Una nuova Sicilia senza boschi è impensabile e i nostri politici dovrebbero intuire questo nuovo concetto di salvaguardia e rinnovo del sistema del comparto forestale.
Ormai i piani forestali sono vecchi e datati e noi di forestalisicilia.com proponiamo una nuova programmazione per il riordino idraulico forestale in Sicilia.
In primo luogo vogliamo promuovere l’agroforestazione, quindi sarebbe opportuno mantenere e coltivare assieme agli alberi per la produzione forestale, l’allevamento di animali, nei boschi ormai a riposo e in Sicilia ce ne sono molti. Si tratta di un nuovo progetto di agricoltura forestale che tende ad interagire tra animali, alberi, piante selvatiche e piante coltivate che portino produttività nel comparto forestale.
Un altro programma sarebbe l’intervento pioneristico a favore della protezione di tutte le zone demaniali forestali, a favore dell’habitat di specie animali in via di estinzione, a favore di svago per i villeggianti, a favore di nuovi posti di lavoro, a favore del sistema idrogeologico, a favore del mantenimento dell’ossigeno nell’aria.
Sarebbe utile anche creare un nuovo corpo di guardiani per difendere, presiedere, l’ambiente boschivo di montagne e territori rurali forestali e demaniali, dagli incendi svolgendo le mansioni di primo intervento in caso di incendi, furti, frane nelle strade, 24 ore su 24.
Altra cosa utile potrebbe essere la creazione di un nuovo team di agronomi per l’osservazione e la conservazione di flora e fauna in via di estinzione.
Utile anche la presenza di guardia parco, con mansioni di sorveglianza nei parchi, nelle aree attrezzate e nelle riserve naturali.
Mantenere la cultura a norma CEE nei boschi attraverso corsi di formazione e corsi ambientali nelle scuole, nei parchi, nei posti di lavoro forestale con pratica per la salvaguardia dei boschi.
Altro lavoro utile sarebbe la ripresa dei vivai forestali per la piantumazione, coltivazione di nuove specie vegetali.
Garantire la selvaggina nei boschi è cosa utile per il ciclo animale nei boschi.
Proteggere l’acqua potabile nei boschi porterebbe ad un ciclo attivo di sopravvivenza per tutte le specie animali e vegetali nei boschi.
Il bosco è un bene di interesse pubblico da tutelare e deve avere un nuovo interesse politico, programmato dai lavoratori forestali e per dare lavoro a loro, negli interessi di tutto il patrimonio boschivo siciliano.
Speriamo che i politici tutti in Sicilia non si dimentichino di tutto ciò, a prescindere da quale sia la loro volontà politica, a prescindere da ogni forma di lotta per il nuovo potere in Sicilia.
Santo Cortese
Fonte della notizia: www.forestalisicilia.com/
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