La giunta regionale siciliana ha prorogato di un mese l’esercizio provvisorio. La gestione in dodicesimi del bilancio slitta dunque al 30 aprile. Il provvedimento dovra’ avere adesso il via libera dell’Assemblea regionale siciliana. La Giunta ha anche nominato direttore generale del dipartimento Urbanistica Carmelo Frittitta. Al Corpo Forestale va Fabrizio Viola, direttore dell’Irsap Roberto Barbieri. Rinviate le altre nomine.
La decisione del governo non giunge inaspettata. Ieri è stata convocata una riunione del gruppo parlamentare del Pd da parte del Presidente, Alice Anselmo. Routine, naturalmente. I numeri permetterebbero al gruppo di dettare legge in Assemblea, ma per condurre ad unità e al rispetto delle scelte di maggioranza occorrerebbe il Mago Merlino in servizio permanente, con bacchetta magica e con intrugli alchemici da somministrare in pozioni personalizzate: una diversa composizione per ogni deputato.
Il laboratorio siciliano, finalmente, darebbe prova della sua esistenza.
Fra coloro che partecipano, per disciplina di gruppo, alle riunioni di gruppo, si respira scetticismo e delusione. Fuori dal Pd le cose non stanno meglio. Molti distinguo fra alleati strutturati e cespugli. Il Ncd ha avvertito, in particolare, che non approverà il bilancio fino a che il governo non cambierà atteggiamento e, soprattutto, i numeri.
Come il governo intenda uscire dal vicolo cieco non è dato capirlo, al momento. Accanto al bilancio, ci sono altri elementi oggetto di conflitto, come le nomine, sulle quali Crocetta nega che ci siano tensioni. Gli incarichi negli enti, ha ricordato in una nota, sono decisi dalla giunta, mentre quelli delle partecipate sono di competenza del Presidente. Scontato. Non sono regole ignote ai gruppi che sostengono la maggioranza. Quando mai le norme hanno impedito una “equa” distribuzione degli incarichi?
La distanza fra governo e Assemblea, quindi, si allunga ogni giorno di più. E’ una corda tesa, potrebbe spezzarsi. La tensione si taglia a fatte, dopo il caso Fiumefreddo, che ha schierato il Presidente dell’Ars decisamente dall’altra parte della barricata, rispetto a Crocetta.
L’ultimo bilancio della legislatura da quando è nato il Parlamento regionale, tra l’altro, è il più faticoso. Arriva alla vigilia della campagna elettorale e concede le ultime chances di portare a casa qualcosa di concreto nel collegio.
Per queste ragioni si naviga a vista. Nella tolda di comando si sceglie la rotta migliore per raggiungere l’approdo, che per Crocetta è la ricandidatura e il bis alle urne.
Nella gerarchia delle volontà, sono gli obiettivi dei singoli a guadagnare le priorità nell’agenda delle cose da fare. La tentazione di un governo del Presidente a fine legislatura pare tramontata definitivamente, ma mai dire mai. In primo piano ci sono le nomine. Brandare alli’Irsap, Sami el Abdalali all’Ircac e Fiumefreddo a Riscosssione e Ingroia a Sicilia e Servizi. Crocetta prepara il fortino elettorale, insieme al senatore Beppe Lumia, l’ultimo “cavaliere” del cerchio magico, il consigliere più ascoltato e lo stratega più dotato della compagnia. E’ sua la scelta di Michele Emiliano alla segreteria del Pd, sua la scelta di mandare in prima linea con Emiliano Giuseppe Antoci , il Presidente del Parco delle Madonie che s’è guadagnato stima e prestigio sul campo.
La sorte del bilancio?
Nemmeno il mago Merlino può prevederla. C’è altro cui pensare…
23 Marzo 2017
Ma dello stipendio di dicembre non se ne parla....siamo nella cacca �� qui e non se ne parla...barbara Bosisio
RispondiEliminaMa per caso pensano che prima di darci i soldi che ci spettano dobbiamo prima dargli il voto...????no perché alla follia non c'è mai fine.....fermiamo questo scempio perché peggio di cosi non si può barbara Bosisio
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