REGIONE. La bozza è già all'esame della giunta
Prepensionamenti e posto fìsso ai precari nella Finanziaria 2017
Un piano per stabilizza circa 15 mila dipendenti degli enti locali.
Previsto pure lo sfoltimento del personale delle partecipate con
congedi anticipati
Fondi a scuole e Università
È pronta la bozza di finanziaria e include anche il piano per il
personale in attesa di un posto fisso. Previsti poi i prepensionamenti
di enti e partecipate
Saranno i Comuni a dare stabilità ai precari
Tramonta l'ipotesi Resais peri5/i6 mila contrattisti degli enti locali: lo Stato modificherà i paletti per le assunzioni
Subito sarà decisa la proroga fino al 31 dicembre 2018. Nel triennio una
buona fetta dei precari troverà spazio subito nei Comuni. E lo stesso
avverrà per una parte degli ex dipendenti delle Province.
Giacinto Pipitone
PALERMO
C'è la stabilizzazione dei precari, ci sarà un piano di prepensionamenti
in enti e partecipate regionali, non mancano i finanziamenti a scuole e
università. La Finanziaria 2017 prende forma: la giunta ne ha iniziato a
discutere martedì sera, anche se il testo messo a punto dall'assessore
all'Economia, Alessandro Baccei, per ora è una bozza in continua
evoluzione. Di sicuro nella manovra, che Crocetta e l'assessore
vogliono approvare all'Ars entro fine anno, c'è già il piano per i 15/16
mila precari degli enti locali. Un piano che viaggia su un doppio
binario: alcune norme verranno inserite nella legge di Stabilità
nazionale, poi la Regione completerà il quadro nella propria
Finanziaria. Le prime indiscrezioni filtrate lasciano intendere che
non sarà più la Resais (o non sarà solo la Resais) il vagone a cui
agganciare i precari in viaggio verso il posto fisso. A Roma infatti
Baccei e l'assessore agli Entìlocali Lui sa hanno ottenuto
rassicurazioni sul fatto che lo Stato modificherà i paletti economici
entro cui autorizzare le stabilizzazioni: cambierà il parametro delle
cosiddette risorse assunzionali individuate nel bilancio. Significa che
mentre oggi, in base alle somme utilizzabili, i Comuni possono
stabilizzare al massimo 1.500 persone, a legge di Stabilità approvata
questa quota potrebbe crescere fino a 6 mila, forse qualcosa in più. Nel
frattempo però per tutti scatterà la proroga fino al 31 dicembre 2018.
Ottenuta la proroga, una buona fetta dei precari troverà spazio subito
nei Comuni. E lo stesso avverrà per una parte degli ex dipendenti
delle Province. I contratti saranno uguali a quelli attuali. Chi resterà
fuori troverà spazio entro il triennio alla Resais che nel frattempo la
giunta modificherà dal punto di vista statutario. Costo del piano: 190
milioni all'anno, più una piccola quota a carico dei Comuni. Crocetta
vorrebbe anche inserire una norma che spinge gli altri precari (Asu,
Puc) a lasciare il bacino garantito in cambio dell'equivalente di 5
annualità di stipendio. È una norma che il presidente e Baccei stanno
valutando e che dovrà essere discussa anche con l'assessore Antonello
Cracolici per estenderne gli effetti ai forestali. L'obiettivo della
Regione in questa fase resta lo sfoltimento del personale che grava sul
bilancio: a cominciare da enti e le partecipate. La norma allo studio
prevede una sorta di prepensionamento applicando gli stessi parametri
della pre-Fomero. Si tratta di misure normalmente non applicabili a enti
e partecipate e per questo motivo Baccei starebbe pensando a una norma
che funziona così: la Regione si accollerebbe il costo dell'assegno che
andrebbe erogato a chi lascia il posto fino al raggiungimento dell'età
pensionabili, momento dal quale interviene l'Inps. L'assegno, sotto
forma di sussidio, avrebbe lo stesso importo che garantirebbe la
pre-Fomero, cioè circa il 75% del vecchio stipendio. Sempre per
snellire il settore degli enti Baccei ha inserito in Finanziaria un
articolo che riprende un disegno di legge che da tempo giace in
commissione Bilancio senza arrivare al voto: la norma prevede la
liquidazione di tutti gli enti che da anni risultano in deficit. E una norma
che ricalca una analoga previsione statale. Le liquidazioni verranno
affidate a liquidatori che avranno un compenso di 5 mila euro. Già
inseriti in Finanziaria anche i finanziamenti a scuole e università. C'è
una riforma dei consorzi universitari: cambia il consiglio di
amministrazione (5 membri di cui 3 indicati dalle università, 1 dalla
Regione e uno dal territorio in cui ha sede il consorzio), e cambia il
finanziamento. Le università pagheranno per intero i docenti, la Regione
sosterrà le spese di trasferta e in questo modo risparmierà circa2,5
milioni che verranno reinvestiti in borse di studio nel territorio. Il
piano di Baccei avrebbe già il via libera dei rettori. In arrivo anche
finanziamenti alle scuole per l'informatfzzazione legata soprattutto
alla banda larga: sono fon di indirizzati agli istituti che hanno già
attrezzature multimediali e che si trovano in zone disagiate o
svantaggiate. Infine, pronto un aumento dei finanziamenti (fra 5 e 10
milioni) destinati agli aeroporti di Comiso e Birgi.
10 novembre 2016
Giornale di Sicilia
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