11 novembre 2016

STABILIZZAZIONE PRECARI. CROCETTA VORREBBE ANCHE INSERIRE UNA NORMA CHE SPINGE I PRECARI A LASCIARE IL BACINO GARANTITO IN CAMBIO DELL'EQUIVALENTE DI 5 ANNUALITÀ DI STIPENDIO. È UNA NORMA CHE STANNO VALUTANDO PER ESTENDERNE GLI EFFETTI ANCHE AI FORESTALI


REGIONE. La bozza è già all'esame della giunta 

Prepensionamenti e posto fìsso ai precari nella Finanziaria 2017

Un piano per stabilizza circa 15 mila dipendenti degli enti locali. Previsto pure lo sfoltimento del personale delle partecipate con congedi anticipati 
Fondi a scuole e Università

È pronta la bozza di finanziaria e include anche il piano per il personale in attesa di un posto fisso. Previsti poi i prepensionamenti di enti e partecipate

Saranno i Comuni a dare stabilità ai precari

Tramonta l'ipotesi Resais peri5/i6 mila contrattisti degli enti locali: lo Stato modificherà i paletti per le assunzioni

Subito sarà decisa la proroga fino al 31 dicembre 2018. Nel triennio una buona fetta dei precari troverà spazio subito nei Comuni. E lo stesso avverrà per una parte degli ex dipendenti delle Province.

Giacinto Pipitone 
PALERMO
C'è la stabilizzazione dei precari, ci sarà un piano di prepensionamenti in enti e partecipate regionali, non mancano i finanziamenti a scuole e università. La Finanziaria 2017 prende forma: la giunta ne ha iniziato a discutere martedì sera, anche se il testo messo a punto dall'assessore all'Economia, Alessandro Baccei, per ora è una bozza in continua evoluzione. Di sicuro nella manovra, che Crocetta e l'assessore vogliono approvare all'Ars entro fine anno, c'è già il piano per i 15/16 mila precari degli enti locali. Un piano che viaggia su un doppio binario: alcune norme verranno inserite nella legge di Stabilità nazionale, poi la Regione completerà il quadro nella propria Finanziaria. Le prime indiscrezioni filtrate lasciano intendere che non sarà più la Resais (o non sarà solo la Resais) il vagone a cui agganciare i precari in viaggio verso il posto fisso. A Roma infatti Baccei e l'assessore agli Entìlocali Lui sa hanno ottenuto rassicurazioni sul fatto che lo Stato modificherà i paletti economici entro cui autorizzare le stabilizzazioni: cambierà il parametro delle cosiddette risorse assunzionali individuate nel bilancio. Significa che mentre oggi, in base alle somme utilizzabili, i Comuni possono stabilizzare al massimo 1.500 persone, a legge di Stabilità approvata questa quota potrebbe crescere fino a 6 mila, forse qualcosa in più. Nel frattempo però per tutti scatterà la proroga fino al 31 dicembre 2018. Ottenuta la proroga, una buona fetta dei precari troverà spazio subito nei Comuni. E lo stesso avverrà per una parte degli ex dipendenti delle Province. I contratti saranno uguali a quelli attuali. Chi resterà fuori troverà spazio entro il triennio alla Resais che nel frattempo la giunta modificherà dal punto di vista statutario. Costo del piano: 190 milioni all'anno, più una piccola quota a carico dei Comuni. Crocetta vorrebbe anche inserire una norma che spinge gli altri precari (Asu, Puc) a lasciare il bacino garantito in cambio dell'equivalente di 5 annualità di stipendio. È una norma che il presidente e Baccei stanno valutando e che dovrà essere discussa anche con l'assessore Antonello Cracolici per estenderne gli effetti ai forestali. L'obiettivo della Regione in questa fase resta lo sfoltimento del personale che grava sul bilancio: a cominciare da enti e le partecipate. La norma allo studio prevede una sorta di prepensionamento applicando gli stessi parametri della pre-Fomero. Si tratta di misure normalmente non applicabili a enti e partecipate e per questo motivo Baccei starebbe pensando a una norma che funziona così: la Regione si accollerebbe il costo dell'assegno che andrebbe erogato a chi lascia il posto fino al raggiungimento dell'età pensionabili, momento dal quale interviene l'Inps. L'assegno, sotto forma di sussidio, avrebbe lo stesso importo che garantirebbe la pre-Fomero, cioè circa il 75% del vecchio stipendio. Sempre per snellire il settore degli enti Baccei ha inserito in Finanziaria un articolo che riprende un disegno di legge che da tempo giace in commissione Bilancio senza arrivare al voto: la norma prevede la liquidazione di tutti gli enti che da anni risultano in deficit. E una norma che ricalca una analoga previsione statale. Le liquidazioni verranno affidate a liquidatori che avranno un compenso di 5 mila euro. Già inseriti in Finanziaria anche i finanziamenti a scuole e università. C'è una riforma dei consorzi universitari: cambia il consiglio di amministrazione (5 membri di cui 3 indicati dalle università, 1 dalla Regione e uno dal territorio in cui ha sede il consorzio), e cambia il finanziamento. Le università pagheranno per intero i docenti, la Regione sosterrà le spese di trasferta e in questo modo risparmierà circa2,5 milioni che verranno reinvestiti in borse di studio nel territorio. Il piano di Baccei avrebbe già il via libera dei rettori. In arrivo anche finanziamenti alle scuole per l'informatfzzazione legata soprattutto alla banda larga: sono fon di indirizzati agli istituti che hanno già attrezzature multimediali e che si trovano in zone disagiate o svantaggiate. Infine, pronto un aumento dei finanziamenti (fra 5 e 10 milioni) destinati agli aeroporti di Comiso e Birgi.
10 novembre 2016 
Giornale di Sicilia 








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