Giuseppe Bianca
PALERMO. La Sicilia guiderà un progetto sperimentale, finanziato dall'Unione europea, sull'impiego delle biomasse come fonti energetiche rinnovabili nelle aree naturali protette. Il budget complessivo ammonta a 2.048.847.50 euro, e la risorsa assegnata alla Regione è di 309.280,00 euro. Si tratta di uno dei 49 progetti che hanno superato il secondo ed ultimo step di valutazione tra le 400 proposte presentate. Ad essere interessata sarà la gestione produttiva delle aree boschive attraverso l'utilizzo delle biomasse come fonti di energia rinnovabile. La sperimentazione, sviluppata dal Dipartimento Sviluppo Rurale, vede la Sicilia come regione capofila di un progetto inedito che punta ad incrementare processi di innovazione nella gestione del patrimonio forestale. Tra le biomasse ci sono gli scarti dei boschi che verranno riutilizzati, con una produzione annuale stimata che, a regime, potrebbe generare un indotto di 11 milioni di euro nelle aree demaniali. I costi della trasformazione sarebbero sostenuti dalle aziende che andrebbero a valorizzare le biomasse. Il progetto pilota si svilupperà all'interno del Parco delle Madonie. L'assessore regionale all'Agricoltura, Cracolici, annunciando il finanziamento da parte deir'UE, ha dichiarato: "L'obiettivo principale del progetto 'Forbioenergy' è quello di sviluppare processi di semplificazione tecnica, amministrativa e gestionale per definire criteri modulari per la progettazione di filiere bioenergetiche sostenibili nelle aree protette". Tra i partner il Comune di Petralia, EnviLand srl per l'Italia, l'Istituto forestale e l'Agenzia di Sviluppo Regionale per la Slovenia, l'Associazione di Comuni forestali della Comunità Valenciana e la Camera di Commercio di Valencia per la Spagna, la Contea di Zara e il Parco Naturale di Velebit per la Croazia.
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