di Raffaella Pessina
PALERMO - Il presidente della Sicilia torna all’attacco sulla sua
candidatura. “Ho già detto che sono candidato di nuovo a presidente
della Regione. Qualcuno mi dovrebbe spiegare come nelle condizioni in
cui io ho trovato la Regione si poteva fare di meglio. Se me lo
dimostrerà sarò disponibile a rivedere la mia candidatura”.
Queste dichiarazioni le ha rese ieri nel corso di una sua visita a
Messina. “ Noi di fronte ad una programmazione europea - ha aggiunto -
che viaggiava al 2,5% abbiamo realizzato il 100% in due anni. Il
bilancio che era in perdita adesso è in pareggio, l’indebitamento era
terrificante, c’era una sanità che era al penultimo posto in Italia e
che adesso funziona meglio e si spende meno. La formazione era quella
del malaffare e abbiamo fatto una battaglia contro la corruzione. Ho
trovato sui rifiuti un modello totalmente sbagliato finalmente
cominciamo ad ingranare. Non era facile insomma fare meglio”.
Il parlamentare di Area popolare Giampiero D’Alia ha chiesto al ministro Calenda di intervenire urgentemente per fare chiarezza e ristabilire la necessaria trasparenza nella costituzione della Camera di commercio di Catania, Ragusa e Siracusa e della Sicilia Orientale, dove si sono registrate troppe anomali”. “Ho presentato - prosegue D’Alia - un’interrogazione scritta al ministro Calenda per chiedere una seria ed approfondita attività ispettiva da parte del ministero dello sviluppo economico che, per quanto e dato sapere, si è fin qui limitato ad attribuire la responsabilità dei controlli alla Regione siciliana, che ha fatto altrettanto nei confronti del Ministero”.
I sindacati intervengono invece sulla vicenda di Riscossione
Sicilia: “Liquidare Riscossione Sicilia con il contestuale transito
delle funzioni attualmente svolte al nuovo Ente nazionale di riscossione
e con le garanzie per i lavoratori di trattamento giuridico ed
economico che saranno previste per il personale di Equitalia”. Lo
chiedono la Fisac e Cgil regionali che vedono nel decreto fiscale
nazionale la “possibilità concreta ultima di dare un assetto definitivo e
unitario al sistema di riscossione, nell’interesse della regione
Sicilia, dei cittadini e dei lavoratori del settore”.
“Le forze politiche e istituzionali regionali e nazionali -
scrivono Cgil e Fisac regionali e il coordinamento Riscossione tributi
in un documento - devono attivarsi affinché si creino le condizioni per
attivare questo processo, rispetto al quale non esiste alternativa
valida”. Il sindacato ricorda la “situazione difficile di un’azienda
attualmente allo sbando, da un anno e mezzo senza guida autorevole e
competente, in pieno caos gestionale e con la continua penalizzazione
dei lavoratori”. Fisac e Cgil rilevano che “Riscossione Sicilia è una
società strutturalmente in perdita come lo sarebbe qualunque agente
della riscossione che si trovasse a operare in una qualsiasi regionale
del Mezzogiorno, al di là degli errori gestionali, anche per le
oggettive difficoltà di riscossione in un’area povera”.
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I dati macroeconomici siciliani secondo Rosario Crocet
EXPORT: Lunedì scorso il presidente Crocetta ha
diffuso una nota in cui, citando i dati dall’1 gennaio 2015 a oggi
elaborati dall’Ufficio statistica della Regione Sicilia, parlava di
“Ulteriore incremento ulteriore dell’export”.
OCCUPAZIONE: Nella stessa nota, il presidente
della Regione, Rosario Crocetta ha parlato di nuova crescita: “per
quanto riguarda gli occupati, nel 2014 erano un milione 322mila. A
giugno del 2016 il numero registrato è un milione 372mila unita, cioè
50mila lavoratori in più”.
CRESCITA: Il presidente continua: “è un dato di
fatto che la Sicilia stia crescendo. è finita la fase calante
dell’economia e, nei prossimi anni, grazie anche all’attivazione di
nuovi programmi europei, al Patto per la Sicilia (...) i processi di
crescita saranno ancora più forti”. (va)
“L’Economia della Sicilia”. Tutti i numeri di Bankitalia
EXPORT: “Nel primo semestre del 2016 le
esportazioni di merci siciliane a prezzi correnti hanno continuato a
ridursi (-18,6%o su base annua, -12,4 nel 2015) a fronte di una
sostanziale stabilità nella media nazionale e nel Mezzogiorno. Al netto
dei prodotti petroliferi l’export regionale è tornato a contrarsi del
6,7% dopo l’aumento dell’11,4 registrato nel 2015”.
OCCUPAZIONE: Secondo Bankitalia i 25.000 occupati
in più registrati nel primo semestre 2016 incidono poco a maggior
ragione se consideriamo che nei dati del lavoro vengono inclusi anche
voucher e strumenti di aiuto all’occupazione giovanile.
CRESCITA: 1. “Dopo essersi stabilizzata nel corso del
2015, nel primo semestre dell’anno, l’attività industriale dell’Isola ha
mostrato nuovi segnali di debolezza”;
2. “la spesa per investimenti, ridottasi ininterrottamente dall’inizio della crisi, segnerebbe un ulteriore calo”
3. Edilizia al palo.
2. “la spesa per investimenti, ridottasi ininterrottamente dall’inizio della crisi, segnerebbe un ulteriore calo”
3. Edilizia al palo.
(va)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
11 Novembre 2016
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