24 ottobre 2016

REGIONE, SOLDI E ASSUNZIONI, 5 MILIARDI SUL PIATTO DEL VOTO. PROMESSE DI STABILIZZAZIONE ANCHE PER I FORESTALI


Dai cantieri del Patto per il Sud ai fondi europei, dai corsi di formazione alla stabilizzazione di legioni di precari Scontro in giunta sui vertici dell'Irtis


ANTONIO FRASCHILLA
Un fiume di denaro, pari a quasi cinque miliardi di euro di fondi impegnati, e promesse di stabilizzazione per cinquantamila persone tra precari degli enti locali, forestali, medici e infermieri. Il governo Crocetta, i suoi assessori e la maggioranza che lo sostiene all'Ars, composta da Pd, Udc, Ncd e Sicilia futura, sono pronti a mettere cifre a sei zeri sul piatto della campagna elettorale che nei prossimi dodici mesi porterà al rinnovo di Sala d'Ercole: soldi, almeno sulla carta, che coinvolgeranno Comuni, enti, imprese, lavoratori e migliata di famiglie siciliane. Il tutto nel tentativo di dare una sterzata nell'ultimo anno di questa esperienza a Palazzo d'Orléans e giocare una partita a tutto campo in vista del voto. Non passa settimana nella quale in giunta non si annuncino provvedimenti e finanziamenti, in alcuni casi dal sapore elettorale, ma che creano comunque aspettative. Ha iniziato a fine settembre il governatore Rosario Crocetta con i «mille cantieri» del Patto per il Sud, che da qui al 2018 vale circa 2,3 miliardi di euro. Nessuno sa quanti di questi fondi potranno essere spesi subito e quanti ne arriveranno davvero nelle casse di Regione e Comuni. Nel frattempo si scopre comunque che sono stati finanziati ben 338 Comuni e 130 parrocchie: sì, tra i fondi ci sono anche 103 milioni di euro che serviranno a ristrutturare chiese, canoniche e campanili. Al gruppo del Partito democratico circola poi una scheda, molto dettagliata, con bandi dal valore complessivo di 600 milioni di euro che si potranno avviare nei prossimi dodici mesi grazie ai fondi europei. Nell'elenco c'èdi tutto: dai 102 milioni per potenziare i consorzi fidi ai 50 per la banda ultralarga, dai 30 milioni per l'edilizia scolastica ai 26 per gli asili nido. E poi più case per tutti: agli ex Istituti autonomi per le case popolari è stata inviata una circolare per richiedere progetti, una voce sulla quale la Regione e l'Europa metteranno 42 milioni. Fra i progetti da far partire subito ci sono anche 260 milioni per lo sviluppo. Ma i movimenti in giunta non finiscono qui: un settore da sempre bacino di voti importante è quello della formazione professionale. L'assessore Bruno Marziano ha impegnato la Regione a garantire i corsi fino al 2020 con una copertura complessiva finanziaria di 440 milioni tra fondi regionali, europei e statali. E a questa cifra va aggiunto l'accordo che l'assessore sta firmando con lo Stato per avere una carta da 80 milioni, tra fondi regionali e statali, per avviare 2.700 prepensionamenti. A queste cifre va aggiunta poi la manovra di assestamento, che da tecnica è diventata politica. Prevista una spesa in più da 221 milioni per dare fondi a ex Province, Comuni (in entrambi i casi per pagare i precari) e poi a vari enti, dalla Kore al Brass Group, e per una miriade di altre iniziative care agli assessori, compreso il rinnovo del contratto dei 18 mila regionali. Una partita delicatissima si gioca poi all'Irfis, l'istituto trasformato in finanziaria con un capitale da cento milioni di euro che potrà garantire prestiti alle imprese per un miliardo di euro. All'Irfis si annuncia la corsa di molti imprenditori siciliani in cerca di sostegno: non a caso m giunta è già scoppiata la guerra delle nomine per indicare il nuovo cda dell'istituto. Il governatore è stato chiaro: «Voglio un presidente di garanzia, non posso accettare che gli imprenditori facciano la fila nelle segreterie dei partiti per avere un finanziamento». Ma la pressione dei partiti è fortissima perché in ballo ci sono cifre importanti. E un ruolo di mediazione con le aziende che sarà fondamentale in vista del voto. Intanto tra promesse di stabilizzazione dei forestali in un'agenzia e dei precari degli enti locali in un altro ente esterno, tra promesse di assunzione di 700 tra medici e infermieri e di 6 mila ex Asu, si cerca di blandire una platea di almeno 60 mila persone. Il lungo anno elettorale è iniziato.









4 commenti:

  1. Grazie presidente si puo fare di tutto anche l imposibile tutto adesso e aposto crediamo a tutto pure a questo grazie presidente voglio proprio vedere dove arriva,,,,,, a.i.b salvatore distretto 2 catania

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  2. Vergogna vergogna vergogna. !ora il sig.Crocetta si ricorda dei forestali ? Non sono piu sprecati i soldi per queste persone ?certo i forestali sono utili in campagna elettorale per assicurarsi i voti di questi 24000 lavoratori. Passate le elezioni diventano solo un numero di troppo ai quali calpestare la propria dignità. Che schifo!!!!

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  3. Caro Presidente dimostra con i fatti cosa fai a favore dei forestali PRIMA DELLE ELEZIONI. Autista. Salvatore Claudio Proietto da Capizzi (ME)

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  4. Ci sono i voti......bla blablabla i forestali non devono essere inseriti in una agenzia..e neanche i precari negli enti local...dopo tanti anni meritano un posto di lavoro dignitoso.non sono marionette...Sara..distr.3 Ct.

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