Isnello, nasce centro astronomico più alto d’Italia. Monte Mufara ospita l'osservatorio Gal Hassin
Desirée Maida
Ci sono luoghi della Sicilia noti per la loro bellezza artistica e paesaggistica, mete di turisti e curiosi che vogliono scoprirne le attrazioni e trascorrervi piacevoli momenti di vacanza. Un esempio tra tanti è Monte Mufara, nelle Madonie, in cui si trova la località di villeggiatura invernale di Piano Battaglia. A breve, però, il monte godrà di notorietà anche per ragioni di natura scientifica: inaugura il Gal Hassin – Centro Internazionale per le Scienze Astronomiche, il sito osservativo più alto d’Italia. Il progetto, promosso dal Comune di Isnello, è stato possibile grazie ai finanziamenti ottenuti dall’amministrazione pari a 13 milioni di euro, che faranno di Monte Mufara uno dei poli di osservazione astronomica più importanti d’Europa.
La scelta di fare di Monte Mufara il sito privilegiato per studiare il cielo risale agli anni Settanta, quando la comunità degli astronomi italiani lo decretò come luogo più adatto per ospitare il telescopio nazionale per la limpidezza del cielo, la lontananza dalle luci della città e dalle fonti estranee e inquinanti.
Con il telescopio gigante – che sarà impiantato sul monte entro due anni – sarà possibile effettuare ricerche avanzate, come l’osservazione di pianeti extrasolari in orbita attorno a stelle vicine, il monitoraggio di stelle variabili e di nuclei galattici attivi, le osservazioni fotometriche degli asteroidi Troiani e della Fascia Principale, il monitoraggio dei detriti spaziali. Inoltre, l’Agenzia Spaziale Italiana ha già espresso la volontà di affiancare al telescopio del Gal Hassin il prototipo dell’innovativo fly-eye, strumento che servirà per dare la caccia agli asteroidi potenzialmente pericolosi per la Terra.
Intanto domenica sarà inaugurato il grande planetario di Fontana Mitri, vicino Isnello, un polo didattico divulgativo aperto al pubblico e alle scuole, dotato di un planetario digitale con una cupola di 10 metri di diametro e di una terrazza osservativa con copertura mobile, dove sono montati 12 strumenti di osservazione, un radiotelescopio, un laboratorio astronomico all’aperto con orologi solari, un mappamondo monumentale, un laboratorio solare in cui, tramite un eliostato, potrà essere proiettato su uno schermo il disco solare in tempo reale per la sua analisi. Il polo consta anche di sale con exhibit interattivi di vario tipo, di un’esposizione dei principali tipi di meteoriti e di due aule didattiche. Un centro che attirerà non solo i ricercatori, ma anche le scuole, che potranno partecipare a laboratori ed esperimenti sotto la guida degli astronomi. Inoltre è stata realizzata una struttura ricettiva da 60 posti, per gli studenti che vorranno visitare il polo.
11 Settembre 2016
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