03.08.2016 – Situazione incendi sempre più grave in Sicilia. Legambiente chiede alla Regione l’adozione di prime misure urgenti
Gli incendi continuano a devastare il
territorio siciliano, a distruggere le aree naturali protette e a
minacciare sempre di più centri abitati ed attività economiche. Gli
assetti organizzativi e logistici in atto nonché le attività di
vigilanza e controllo del territorio mostrano tutti i propri limiti e
non appaiono adeguati a prevenire e reprimere questo fenomeno che sta
assumendo ormai connotati sempre più gravi, con danni incalcolabili per
le comunità ed il territorio.
Sono certamente diverse le cause che
concorrono ma appare evidente che non vi sia una efficace attività di
prevenzione e repressione così come non esistono meccanismi davvero
penalizzanti a dimostrare che l’incendio è un danno e non conviene a
nessuno. Tutto questo è tanto più inaccettabile a fronte di un’ingente
spesa che sostiene la Regione per il settore forestale e antincendio.
Le proposte di Legambiente.
Innanzitutto chiediamo all’Assessore
Regionale al Territorio e Ambiente ed al Comando del Corpo Forestale di
rivedere subito il recente organigramma destinando a funzioni sul campo
ed al potenziamento dei distaccamenti forestali e dei nuclei operativi
regionale e provinciali il personale in divisa che oggi è assegnato ad
uffici le cui mansioni possono essere svolte da altro personale tecnico e
amministrativo della Regione.
Occorre poi dimostrare in concreto che
la distruzione di un bosco demaniale costituisce un danno collettivo,
sperando così di stimolare comportamenti di controllo sociale.
Se è vero che nel breve periodo alla
distruzione di un bosco non segue l’aumento delle giornate lavorative è
invece altrettanto vero che all’aumentare degli incendi le stesse non
diminuiscono. La spesa forestale mantiene lo stesso livello anche se i
boschi continuano ad essere distrutti. Per questo chiediamo al
Presidente della Regione, all’Assessore all’Economia, all’Assessore
all’Agricoltura ed al competente Dipartimento Regionale dello Sviluppo
Rurale di adottare subito una determinazione affinché in ogni distretto
forestale, già nel corso della stagione antincendio, si vada alla
riduzione della spesa per il settore forestale in genere, ed anche delle
giornate lavorative, in ragione della percentuale di boschi percorsi
dal fuoco rispetto alla superficie forestale complessiva.
Infine, chiediamo all’Assessore
Regionale al Territorio di emanare delle linee guida affinché i catasti
comunale delle aree percorse dal fuoco, vengano redatti in modo
tempestivo con procedure non farraginose e con contenuti esaustivi ai
fini dell’applicazione dei vincoli.
03 Agosto 2016
Nota
Una proposta da buttare, vogliono per caso inserire i propri dipendenti, volontari, o associazioni?
Con Angelo Dimarca, attualmente nel direttivo regionale di Legambiente, abbiamo condiviso tantissime cose belle, che non hanno niente a che fare con questa pseudo proposta. Cambiano gli uomini e cambiano i progetti.
Complimenti, davvero arguto, anche se non ho capito se le giornate si ridurranno anche per il dirigente generale del corpo forestale, dei capi ispettorati delle 9 province e dei rispettivi funzionari, del corpo forestale in divisa, e di tutte quelle figure che stanno sopra gli addetti antincendio. Non ho capito se le giornate si ridurranno per quella politica direttamente collegata al territorio e che puntualmente assegna con ritardo le risorse finanziarie ed elude non facendo rispettare le ordinanze e le direttive di prevenzione di campagna antincendio. Non ho capito se legambiente, la struttura che deve avere a cuore il territorio, dopo gli innumerevoli incendi di questo periodo sia andata in procura a denunciare e costituirsi parte civile, contro i soggetti politici che non hanno fatto rispettare dette ordinanze e direttive a tutela dell'ambiente, a me, operaio impegnato in prima linea non risulta, ma vorrei essere smentito. Comunque,il pensiero rimane arguto. Saluti Giuseppe Candela
RispondiEliminaOgni tanto spunta un nuovo cervellone
RispondiEliminaart.4 L.R.16/96-Definizione di bosco-comma 4:
RispondiEliminaI terreni su cui sorgono le formazioni di cui ai commi 1 e 2,temporaneamente privi della vegetazione arborea sia per cause naturali,compreso l'incendio,sia per intervento antropico,non perdono la qualificazione di bosco.
MI PARE CHE CI SIA MOLTO INTERESSE AI PARCHI,AL BOSCO PRODUTTIVO COME AI SUPERMARKET CON LE PICCOLE BOTTEGHE. ALDORIZZA RG.
Vedo più LEGA che AMBIENTE.Aldorizza
RispondiEliminaBuongiorno mi rivolgo a legambiente, vorrei capire qual'è il loro lavoro, per cui attingono ai fondi regionali, se non ricordo male dovrebbero sorvegliare i vulcanelli o mi sbaglio?
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