06 agosto 2016

ADDIO AI VECCHI SCHEMI FORESTALI IN SICILIA


Addio ai vecchi schemi forestali in Sicilia

di Santo Cortese forestalisicilia.com

Il comparto forestale si riordina con il DDL proposto da Cracolici che la giunta regionale ha approvato il 4 agosto 2016. In attesa che in autunno l’ARS approvi il nuovo riordino voglio elencare i lati negativi di questa assurda riforma.

Uno dei lati negativi è il passaggio di pochi lavoratori 151isti a tempo indeterminato solo tramite un’accurata selezione tra gli operai in possesso di qualifiche con formazione professionale, quindi più lavoro e più potere a pochi lavoratori privilegiati e questo penalizza molti lavoratori forestali sulla soglia dei 60 anni privi di formazione professionale ma solo con la qualifica di lavoratore agricolo.

Un altro lato negativo è quello che non tutti i lavoratori forestali saranno impegnati nei boschi della Sicilia, poiché saranno deviati in altre zone, e quindi molti lavori dentro il demanio forestale andranno a buca e nel vuoto con la negatività per il bosco che verrà abbandonato a se stesso. Si arriverà, in pochi anni, ad una vegetazione non guidata dalla mano dell’uomo il cui sottobosco inonderà le cure degli attuali lavoratori forestali.

Trascurare il bosco è cosa negativa
Trascurare il bosco spinge la natura violenta ad un espansivo abbandono delle piante.
Trascurare il bosco porta numerosi incendi dovuti a massa secca e legna sparsa in tutti i boschi, che potrebbe andare in autocombustione nelle ore più calde dell’estate..
Trascurare il bosco mette in discussione il lavoro di numerosi lavoratori forestali.

Noi forestali vogliamo ancora lavorare nella terra dei padri forestali, terra che ci ha nutrito con il suo ossigeno e ci ha dato un lavoro seppur stagionale.
Quindi per una strana e insieme innaturale associazione di idee politiche, in Sicilia, si arriverà ad una grave vegetazione nei boschi, poiché priva della forza lavoro dei forestali.
Noi forestali tutti, noi di forestalisicilia.com, vogliamo aprire una porta di interlocuzione con l’ass. Cracolici e soprattutto con il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, affinché ascolti, anche, e soprattutto, le nostre opinioni e la nostra insoddisfazione verso questa nuova riforma forestale che va a penalizzare molti lavoratori.
Noi non siamo fiduciosi su questa riforma.
Noi non vogliamo questa riforma.
Noi non saremo più lavoratori silenziosi ma lotteremo per salvare e mantenere il nostro bosco e il nostro lavoro.


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