21 giugno 2016

ROMA SBLOCCA 500 MILIONI PER LA SICILIA: SOLDI A COMUNI, PRECARI E RISERVE. FINANZIATI I BACINI DEGLI EX PIP E DEI FORESTALI


Roma sblocca 500 milioni per la Sicilia: soldi a Comuni, precari e riserve

Roma sblocca 500 milioni per la Sicilia: soldi a Comuni, precari e riserve

Finanziati i bacini degli ex pip e dei forestali, via libera anche ai 13 milioni dell’ex tabella H e ai fondi per i principali teatri dell'Isola. Crocetta e Baccei: "Un fatto storico". Faraone: "Fuori da logica dell'emergenza"
di CLAUDIO REALE


Alla fine, l’accordo si è sbloccato nel tesissimo Consiglio dei ministri post-elettorale. Da Roma arrivano i 500 milioni per la Sicilia: i soldi dell’ultima tranche di aiuti fanno parte del decreto-legge Enti locali varato questa sera dal governo e sono dunque immediatamente una legge dello Stato. Secondo fonti romane, i 500 milioni – che sbloccano una parte delle spese dei Comuni, i precari e diversi altri enti, fra i quali le riserve naturali – potranno materialmente essere spesi a luglio.

Il decreto dovrà essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni. La tranche di oggi segue i primi 900 milioni assegnati da Roma alla Sicilia per effetto della riscrittura degli accordi fra Stato e Regione: la Sicilia, da parte sua, dovrà invece approvare una serie di riforme. Nell’accordo c’è anche una revisione dello Statuto che renderà stabili i trasferimenti da parte dello Stato.

Con l’arrivo dei 500 milioni si sbloccano le voci della spesa rimaste bloccate dopo l’approvazione della Finanziaria. La manovra, infatti, conteneva un elenco di spese vincolate a questo accordo: la voce più importante riguarda 240 milioni di spese dei Comuni, per i quali ancora stamattina l’Anci ha manifestato preoccupazione. "Se fossero confermate le indiscrezioni secondo cui l'assessorato alle Autonomie locali sta per notificare ai comuni dell'Isola l'insediamento di commissari per l'approvazione dei bilanci di previsione 2016 – hanno detto in mattinata il presidente e il segretario dell’associazione dei Comuni, Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano - ci troveremmo, ancora una volta, a dover fare i conti con una Regione che ai delicatissimi problemi degli enti locali risponde con un atteggiamento burocratico”.

Ad attendere col fiato sospeso c’erano poi gli altri precari, dagli ex-Pip ai forestali. Ma le risorse, a macchia di leopardo, sbloccano decine di settori. Le riserve naturali, ad esempio: nelle scorse settimane è stato paventato il rischio di chiusura per le oasi gestite dalle associazioni naturalistiche. L'elenco delle spese bloccate in attesa dei 500 milioni da Roma non finisce qui: all’appello mancavano infatti i 13 milioni di euro dell’ex tabella H, i 96 milioni del cosiddetto “allegato 1”, un elenco sterminato di enti finanziati dalla Regione, compresi i principali teatri dell'Isola, e numerose altre spese.

Crocetta e Baccei: "Un provvedimento storico". "E' un fatto storico - affermano Crocetta e l'assessore al Bilancio Alessandro Baccei - l'accordo raggiunto è frutto della cooperazione fattiva con il Governo nazionale e un giusto riconoscimento alla politica di risanamento finanziario che la Regione ha impostato fin dal 2013, con risultati evidenti, confermati anche dal consuntivo del 2015 (+637 milioni di euro di avanzo) a fronte di un disavanzo di oltre due miliardi al 31/12/2012".

"L'accordo rivede il sistema di entrate della Regione - scrive il governatore in una nota - cambiando lo schema vigente fin dal 1965, modificandone le norme di attuazione. Introduce un sistema che permetterà, a regime, di avere certezza delle entrate sulla base del "maturato". A regime, l'intesa riconosce nuove e maggiori entrate, senza trasferimento di ulteriori funzioni da parte dello Stato, consentendo, tra le prime regioni in Italia, la possibilità di realizzare un equilibrio tra entrate e uscite basato sul principio del pareggio di bilancio. Rigore e riqualificazione della spesa a fronte di entrate pluriennali certe.

"Con la nuova fase che si apre - continua il governatore - si dovranno intensificare le politiche di coesione sociale, attraverso il pieno avvio della programmazione comunitaria, con il sostegno alle piccole e medie imprese, attraverso politiche di solidarietà per le fasce più deboli: giovani e disoccupati. Risanati i conti  bisogna ripartire dagli ultimi. Grazie al presidente del Consiglio e al governo nazionale, grazie ai miei assessori che in questi anni - conclude Crocetta - hanno lavorato al mio fianco per risanare i conti della Sicilia".

Faraone: "Ora risorse certe". "#DettoFatto Cdm approva dl enti locali. Risorse certe alla #Sicilia per programmazione seria e uscire da precariato e emergenze". Così su Twitter il Sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone, commenta l'approvazione del dl enti locali. "Grazie a queste risorse - spiega Faraone - l'isola potrà venir fuori da logiche emergenziali che hanno danneggiato negli anni i cittadini e lo sviluppo dell'intera regione. Basta a soluzioni tampone. Basta escamotage dell'ultimo minuto per pagare gli stipendi ai dipendenti precari. Con questi fondi prende sempre più corpo il progetto, quello dell'Agenzia per i precari, al quale stiamo lavorando sinergicamente, con gli assessori Lantieri e Baccei, per garantire ai dipendenti siciliani posti di lavoro produttivi e condizioni occupazionali stabili. E si comincia a delineare l'immagine di una Sicilia non più ripiegata su se stessa ma che guarda a un futuro di ripresa e sviluppo". "Il governo nazionale guarda al Sud con fiducia e mantiene gli impegni presi. Adesso - conclude - non sprechiamo occasioni preziose per l'isola".


21 Giugno 2016
http://palermo.repubblica.it/politica/2016/06/20/news/roma_sblocca_500_milioni_per_la_sicilia-142463369/







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