Pantelleria dopo le fiamme si pensa al futuro, petizione dei giovani
Quattomila firme per chiedere a Renzi di intervenire. Faraone: "In contatto con il premier, il governo sta già lavorando per il Parco nazionale". I residenti: "Continuate a venire, l'isola rimane un tesoro di bellezza"
di GIORGIO RUTA
L’incendio si sta spegnendo e a Pantelleria si pensa al futuro. 600 ettari di terreno andati in fumo e la necessità di rimettersi in moto. Associazioni e operatori del turismo lanciano un appello: “Quest’Isola resta piena di bellezza, continuate a venire”.
I giovani dell’associazione Agorà hanno lanciato una petizione su Change.org. Chiedono al presidente del Consiglio Matteo Renzi di intervenire, sono già state raccolte più di 4mila firme e la causa è sostenuta anche dall’attrice Isabella Ferrari che trascorre le sue vacanze a Pantelleria. “Rimane un’isola splendida, ma serve una mano per ripartire. Speriamo che ci aiutino anche i vip che sono sempre stati accolti con grande ospitalità”, dice uno dei ragazzi, Angelo Casano.
Una prima risposta alla petizione arriva dal sottosegretario Davide Faraone: "La risposta Pensare che l’incendio nell’isola di Pantelleria sia un fatto circoscritto che riguarda solo i panteschi è assolutamente sbagliato. Chi ha volontariamente danneggiato il patrimonio ambientale e naturalistico dell’isola ha fatto un danno a tutto il Paese. E deve pagare. Abbiamo il dovere di salvaguardare e valorizzare la nostra biodiversità. Per questo è fondamentale che l’isola venga riconosciuta parco nazionale. Il governo Renzi sta già lavorando con la Regione Sicilia per far sì che questo bene prezioso, che il mondo ci invidia, entri a far parte della rete dei parchi nazionali. Il risultato? Non una mera attribuzione ma maggiore rispetto e maggiore tutela di questo gioiello nel Mediterraneo. Fatti come quelli accaduti oggi, ci impongono di accelerare le procedure di questo riconoscimento per evitare che si possa tornare a distruggere un patrimonio dell’umanità con la stessa facilità".
Il sindaco Salvatore Gabriele fa la conta dei danni ma continua a promuovere il suo territorio: “Noi ripartiamo dalle bellezze e dalle tipicità del territorio che non sono state toccate dall’incendio. Guardiamo quindi alle zone agricole dei nostri terrazzamenti, alla coltura della vite ad alberello patrimonio UNESCO, alle zone archeologiche di grande valore, ai sentieri di trekking ancora percorribili, ai percorsi archeosub, alle zone balneari, ai siti termali”. Insomma, Pantelleria non si vuole piegare ai criminali che sabato hanno appiccato l’incendio a Montagna Grande. La situazione ormai è sotto controllo, anche oggi i Canadair hanno lavorato. La magistratura ha aperto un’inchiesta.
Il 3 giugno a Trapani è convocato il Comitato di pubblica sicurezza e nella stessa giornata a Pantelleria ci sarà un consiglio comunale straordinario in contrada Sibà, proprio dove è partito l’incendio. “Non ci fermiamo, i criminali vanno isolati, è una sfida che va vinta”, conclude il sindaco. Intanto, il Movimento 5 stelle punta il dito contro il presidente della Regione, Rosario Crocetta. “C’è un'isola in ginocchio e il governatore dov'è? Nessuna dichiarazione, nessun intervento straordinario previsto, e nemmeno una richiesta di stato di calamità, adesso avanzata direttamente dal sindaco", attacca la deputata Valentina Palmeri.
L'incendio visto dai bambini ha i colori cupi del disastro. Gli alunni della scuola elementare di Pantelleria hanno appeso alle reti del campo di calcio, dove oggi c'era la festa dello sport, dei disagni che raccontano le fiamme che da sabato inghiottono la parte est dell'Isola. Il nero è il colore che domina. C'è chi disegna le montagne in fiamme con i Canadair che volano sopra in un cielo azzurro scuro. C'è chi racconta il disastro utilizzando soltanto il nero e il grgio, lasciando un po' di spazio al rosso del fuco. E poi c'è chi divide il disegno in due: il prima e il dopo. "Insieme contro i primonai. Il bosco è un bene prezioso", scrivono in un cartello. (di Giorgio Ruta, foto di Pantelleria internet)
31 Maggio 2016
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