BENICULTURALI
Sicilia - Trovati 200 mln i siti archeologici saranno puliti dai forestali Sifus: «E i boschi?»
PALERMO. L'intenzione del governo Crocetta è quella di utilizzare i lavoratori forestali siciliani per la pulizia dei parchi archeologici e per la salvaguardia del territorio che in questo periodo di alte temperature si traduce nella messa in sicurezza dei boschi. Ma per far sì che dalle parole si passi ai fatti servono programmazione e risorse economiche. Sembra che a partire dalla fine di questa settimana i primi operai potranno entrare in servizio per ripulire i siti archeologici e culturali delle province di Palermo, Siracusa, Trapani e Messina sommersi dalle erbacce. A monte ci sarebbe un finanziamento dell'assessorato ai Beni culturali di 200 mila euro. Soldi che bastano solo per pochi giorni di attività, ma l'assessore regionale Carlo Vermiglio assicura che si tratta di un primo intervento a cui ne seguiranno altri. «È una prima tranche di risorse che ci ha permesso di partire con la pulizia dei luoghi di interesse turistico. La prossima settimana, una volta intercettate ulteriori risorse economiche - ha aggiunto l'assessore Vermiglio - ulteriori interventi saranno previsti nelle province di Catania e Ragusa». Scettici i sindacati, per i quali il comparto forestale rischia di finire nel caos. «Con questi soldi si potranno effettuare solo poche giornate lavorative - ha detto Maurizio Grosso del sindacato autonomo Sifus - e ancora non sappiamo quali saranno i criteri di selezione dei lavoratori. Morale della favola ha aggiunto Grosso - in queste condizioni finanziarie precarie credo che i parchi non saranno completamente ripuliti». Il comparto dei forestali da un lato si complimenta per l'impegno dell'assessore ai Beni Culturali, ma dall'altro continua ad avere dubbi sul reale avvio delle attività. Inoltre, in un comunicato invita il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ad avviare al lavoro gli operatori che si occupano della prevenzione incendi. «La Regione - recita la nota del sindacato Sifus - faccia presto a far partire gli addetti alla manutenzione nei boschi per ripulirli, qualora voglia sottrarli dal rischio incendi, invece di tenerli a casa per avviarli dopo che le aree verdi saranno state decimate dalle fiamme, favorite dalle alte temperature estive. Si preannuncia pertanto un anno difficile per i nostri boschi - continua la nota sindacale - per queste ragioni, il sindacato mette le mani avanti e declina qualsiasi responsabilità di tutti i lavoratori forestali rispetto ai danni che potrebbero subire i boschi a causa della mancata prò grammazione». Dalla Regione intanto fanno sapere che si stanno avviando tutti gli iter necessari a rispettare le date di avvio degli addetti alla manutenzione che dovranno mettere in sicurezza il patrimonio boschivo prima della partenza del servizio antincendio, prevista per il 13 giugno.
ONORIO ABRUZZO
12 Maggio 2016
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