SIRACUSA
Degrado al Parco archeologico
La protesta dei forestali
A due giorni dall’inizio delle Rappresentazioni classiche
SIRACUSA - A due giorni dall’inizio delle Rappresentazioni classiche, il parco archeologico della Neapolis con il Teatro greco si presenta a visitatori e turisti nelle stesse condizioni di degrado denunciate un mese fa dalla soprintendente Rosalba Panvini. E questo “nonostante gli annunci e la propaganda del presidente della Regione Crocetta”. A denunciarlo sono gli stessi forestali che da due giorni sono in mobilitazione a Siracusa: ieri hanno manifestato davanti all’ingresso del parco archeologico e oggi davanti all’azienda Foreste perché 700 di loro non percepiscono stipendi da dicembre. “Non vogliamo che dopo gli annunci del governatore Crocetta, dove si è indicato il Corpo forestale come esecutore degli interventi di pulizia nei parchi archeologici, la gente si aspettasse i siti puliti e in mancanza di ciò se la prendesse ancora una volta con noi”, ha spiegato Mimmo Bellavia, segretario provinciale della Flai Cgil, sindacato che sta guidando la mobilitazione. Anche la preoccupazione, dunque, di un ennesimo ritorno negativo di immagine verso la categoria già massacrata dei forestali. Il punto è che dopo l’annuncio di Crocetta (“I forestali puliranno i parchi archeologici della Sicilia”), la circolare emanata ai due dipartimenti, Beni culturali e Agricoltura, la convocazione urgente dei responsabili, quello che ne è nato difficilmente potrà raggiungere gli obiettivi prefissati: “All’azienda Foreste di Siracusa sono stati assegnati 100mila euro”, per tutti i siti della provincia, spiegano gli stessi forestali. Somma annunciata nel meccanismo delle ripartizioni, e dunque di fatto non ancora nemmeno decretata né finanziata: non c’è neanche il progetto. E che in ogni caso non basterebbe a pulire mezzo parco archeologico: “Nel 2013 – ricordano i forestali della provincia di Siracusa - furono spesi per la pulizia della sola zona archeologica della Neapolis 240mila euro”. Il timore dei forestali che ieri hanno manifestato davanti all’ingresso del parco archeologico di Siracusa (che comprende Teatro greco, Anfiteatro romano, Ara di Ierone, Orecchio di Dionisio, Latomie del Paradiso) è che “dopo la denigrazione, sulla pelle dei forestali si faccia anche propaganda politica”. “Noi siamo pronti e disponibili a assumere questo incarico – dicono – ma ci si dica con chiarezza quando, con quali fondi e soprattutto in quali siti”. La richiesta del sindacato dei forestali è che la Regione “metta a disposizione le risorse occorrenti per intervenire in tutti i siti archeologici presenti nella provincia, anche nei siti minori”. Poi alcune precisazioni riguardo al numero di forze lavoro su cui, secondo il Flai Cgil, si è speculato: “I forestali della provincia di Siracusa sono 1343. Solo 500 sono quelli assunti a tempo indeterminato. 700 di quelli stagionali non sono stati ancora pagati per il lavoro svolto a dicembre”. Per quest’ultima ragione, dopo la mobilitazione di ieri al parco archeologico, oggi ne è seguita un’altra davanti alla sede dell’azienda Forestale in via San Giovanni alle Catacombe.
11 Maggio 2016
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