Ormai il governo con il suo Assessore all'Agricoltura è uscito allo scoperto: si accinge a riformare il comparto forestale. I lavoratori però la definiscono una delle più grandissime porcate di tutti i tempi
di Michele Mogavero
Questo significa che ogni operaio forestale sarà impegnato a spezzatino durante l'anno. Es. cinque giorni quà e cinque giorni là, da gennaio a dicembre, in sostanza si è impegnati tutto l'anno senza nessun giorno in più. Mi spiego meglio, i 78isti faranno solamente 78 giorni essendo impegnati tutto l'anno e cioè da gennaio a dicembre, così anche i 101isti e i 151isti. Se per puro caso venisse approvata questa mitica legge, si dovrebbero solamente vergognare e andarsene a casa. Punto.
Adesso ditemi voi, ma questa non vi sembra la più grande porcata del secolo?
I circa 23 mila lavoratori forestali, lo dicono in ogni incontro che bisogna invertire i fattori e cioè: bisogna mettere al centro l'aumento delle giornate, non le attività. Su quest'ultime ci si accorda senza grossi problemi.
Si riempiono la bocca quando dicono che i lavoratori forestali saranno a servizio della Sicilia: valorizzazione produttiva dei boschi, gestione delle riserve e dei siti a finalità turistico ambientale, istituzione del servizio di prevenzione civile per monitorare il nostro territorio a rischio dissesto. Precisiamo, forse non ci siamo capiti, a noi tutto questo ci può stare pure bene, ma il problema principale che non può essere barattato, sono proprio le giornate che non si vogliono aumentare. Nessun passo indietro, quindi due soli contingenti che possono essere: 151/181 e Oti!
L'Assessore dice che la legge sarà concertata con i sindacati che costituiscono gli interlocutori principali.
Noi riteniamo che la proposta dei Confederali è da condividere in toto. Però il nostro auspicio è quello che abbandonino ogni tavolo di trattativa se il governo continua a discriminare i lavoratori più anziani non stabilizzati.
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