La Regione paga la pensione a duemila cinquantenni
di ANTONIO FRASCHILLA
Mentre a Roma il presidente dell'Inps Boeri lancia l'allarme sulle pensioni delle future generazioni, in Sicilia la Regione scopre di pagare 2mila pensioni a ex dipendenti che oggi hanno ancora meno di 59 anni e tra questi ben 800 hanno meno di 54 anni. In tutto la Regione paga ben 16 mila pensioni con assegno superiore all'ultima busta paga. Una zavorra di privilegiati, insomma, che rischia adesso di affossare le già disastrate casse di Palazzo d'Orleans. Rispetto ai contributi versati da chi è in servizio, come racconta "Repubblica Palermo" oggi in edicola, la Regione deve mettere dal suo bilancio quattro volte di più per pagare queste pensioni.
Tra queste pensioni ci sono quelle di duemila ex dipendenti regionali che oggi ricevono un assegno di quiescenza pur avendo meno di 59 anni. Tra questi, 800 hanno meno di 54 anni, 150 meno di 49 anni, 50 meno di 44 anni. Insomma, baby pensioni garantite da leggi e leggine abolite soltanto in epoca recente. Ma che continuano a gravare in maniera pesantissima sul bilancio della Regione. Pensioni, queste, che costano molto di più dei contributi versati e che riguardano soprattutto gli assunti prima del 2004. I numeri sono impressionanti. Oggi la Regione paga 16.248 pensioni con un assegno medio di 35.954 euro. Si tratta di assegni dorati, perché calcolati con un sistema privilegiato che prevede "il 50 per cento dell'ultimo stipendio, più il 2,5 per cento per ogni anno di servizio". Risultato? In media questi pensionati ricevono il 105-115 per cento dell'ultimo stipendio. E tra questi, oltre duemila hanno oggi meno di 59 anni di età. Altro che legge Fornero.
13 Maggio 2016
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