SARA' INCARDINATA DOMANI IN AULA
Via libera alla mini finanziaria
Pioggia di soldi ma solo sulla carta
Pioggia di soldi ma solo sulla carta
di Manlio Viola
Taglio agli stipendi degli alti
burocrati regionali, sì al finanziamento delle sturt-up per 10 milioni
di euro, ok all’emendamento per gli ex sportellisti, alla riforma dei
consorzi di bonifica. Accantonate e spostati tutte le altre questioni
La Commissione Bilancio dell”Assemblea
regionale siciliana, presieduta da Vincenzo Vinciullo, ha liberato la
‘legge omnibus’ approvando un disegno di legge stralcio della stessa
mini-finanziaria, che dovrebbe approdare presto in aula in tempi
brevissimi.
“Abbiamo dato seguito a quanto richiesto
dalla conferenza dei capigruppo – ha detto in aula il Presidente
Vinciullo – sarebbe stato opportuno qualche approfondimento ma non è
stata la commissione ad essere imprudente. casomai lo è stata la
conferenza dei capigruppo”
Vinciullo si è, però, astenuto dal voto.
La mini finanziaria è stata approvata con sette voti a favore, cinque
astenuti e uno contrario. Il ddl è stato approvato con l’articolato ma
senza emendamenti aggiuntivi. La Commissione, che ha approvato gli
ultimi due articoli della manovrina, ha esaminato gli emendamenti
strettamente correlati agli articoli della mini-finanziaria, inviando il
resto delle norme alle commissioni di merito che, successivamente, le
trasmetteranno nuovamente al Bilancio. Nei prossimi giorni i deputati
lavoreranno sugli emendamenti aggiuntivi raggruppandoli in vari ddl. Tra
le norme contenute nella manovrina ci sono quelle sulla liquidazione
delle Asi e il passaggio dei dipendenti nella pianta organica Irsap.
“Stiamo approntando alcuni stralci che
riguardano la vicenda Ipab, ma anche il Cerisdi, Sicilia e-Servizi e il
personale collegabile alla Regione – aggiunge Vinciullo -. Abbiamo
convocato per domani mattina il Presidente della Regione Rosario
Crocetta – dice Vinciullo – in modo che ci dica cosa vuole fare delle
società partecipate”.
L’Ars sta, invece, discutendo la mozione relativa alla “disdetta dell’accordo finalizzato alla rinuncia ai ricorsi in materia di legittimità costituzionale promossi innanzi alla Corte
Costituzionale”, presentata da Toti Lombardo (Pds-Mpa). La mozione si
riferisce all’accordo Stato-Regione del 2014, con la quale la Sicilia ha
ricevuto 500 milioni di euro da Roma impegnandosi al tempo stesso a
rinunciare agli eventuali effetti positivi dei ricorsi alla Consulta per
il periodo 2014/2017.
“Con questa mozione – ha detto Lombardo –
invitiamo il governo regionale a non farsi del male. Non possiamo
rinunciare a miliardi di euro proprio in questo momento. Se non si
recide questo nodo, questa classe dirigente sara’ ricordata anche
fra vent’anni per aver fatto piegare la Sicilia allo Stato”.
Col voto contrario del M5s,
la commissione Bilancio ha poi approvato stamani una risoluzione con la
quale si chiede al governo di salvare la società in house Sviluppo
Sicilia, che ha chiuso gli ultimi bilanci in perdita e per la quale si
prospetta la chiusura e i dipendenti del Cerisdi in liquidazione.
Il disegno di legge verrà incardinato
domani in Aula, secondo quando deciso dal presidente dell’Ars, Giovanni
Ardizzone. “Da un primo esame – spiega Ardizzone – il testo è
rispondente ai criteri di buona qualità legislativa, pertanto è stato
dichiarato ammissibile a eccezione dell’articolo riguardante la
disciplina dei legali. Si tratta, infatti, di materia di competenza
statale, già prevista dalle norme deontologiche forensi. Mi auguro –
conclude il presidente dell’Ars – che il disegno di legge non venga
appesantito, inutilmente, da emendamenti che ne rallenterebbero
l’approvazione”.
19 Aprile 2016
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