REGIONE
Indagine sui 23mila forestali in Sicilia: una cinquantina condannati per mafia, in 10 a Palermo per incendio doloso
di Riccardo Vescovo
PALERMO. Una cinquantina di operai condannati per reati di mafia, decine di lavoratori con sentenze in giudicato per incendio doloso. E soprattutto tantissimi stagionali con l’interdizione dai pubblici uffici. È davvero clamoroso il risultato dell’indagine del dipartimento del Lavoro sui circa 23 mila forestali siciliani. Dopo la direttiva del presidente della Regione, Rosario Crocetta, di licenziare i forestali con gravi condanne, è stato chiesto ai lavoratori il certificato sul casellario giudiziale e i carichi prendenti. Il risultato è stato consegnato alla dirigente generale Maria Antonietta Bullara che adesso assieme ai dirigenti della Funzione pubblica, del Corpo forestale e dell’Azienda foreste sta valutando in quali circostanze licenziare i lavoratori.
A Palermo una delle situazioni più difficili: dall’indagine è emerso che ben dieci forestali hanno condanne per incendio doloso, 16 per associazione mafiosa e 29 hanno l’interdizione dai pubblici uffici. A Catania invece sono 12 i condannati su un totale di circa 3.800 lavoratori: di questi 12, tre sono stati condannati per incendi dolosi, gli altri per reati vari contro la pubblica amministrazione.
Su quest’ultimo fronte come detto è in corso un dibattito tra gli uffici sulla possibilità o meno di licenziare i lavoratori. Secondo una sentenza di Cassazione, il rapporto di lavoro tra Regione e forestali è pubblico per cui in caso di interdizione il contratto non può essere rinnovato. L’amministrazione vuole però essere certa di questo meccanismo e ha chiesto un ulteriore parere all’Avvocatura. Domani mattina è atteso un nuovo vertice per capire quali lavoratori escludere dalle graduatorie provinciali già pronte per essere pubblicate ma al momento congelate.
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08 Marzo 2016
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