N.B. La proposta è valida per tutti i lavoratori inseriti nelle graduatorie.
Questa è l'occasione per cancellare definitivamente le tre vergognose fasce di appartenenza e cioè: 78, 101 e 151. Nella società del ventunesimo secolo non hanno più senso logico di esistere.
Deve essere il Governo in concertazione con le OO.SS. come dice l'Assessore Cracolici, a scegliere quella più economica e produttiva, ma possibilmente tra quelle che gli proponiamo noi. Le vere riforme si fanno in questo modo e alla luce del sole, non ci piacciono nè le trappole, nè le brutte sorprese e nè le cose già decise a tavolino qualche anno fà, quelle potrebbero peggiorare ancor di più le condizioni della categoria più anziana non stabilizzata. Noi vogliamo essere chiari e schietti sin dal primo momento, speriamo che lo siate anche Voi del governo.
Senza un aumento delle giornate lavorative, la riforma non merita nemmeno di essere discussa. Parliamone tutti insieme, perchè spesso la mancanza di dialogo è causa di conflitto nei rapporti sociali.
Più di un anno fà avevamo lanciato una petizione online, raggiungibile in questo link: http://firmiamo.it/i-lavoratori-forestali-chiedono-due-soli-contingenti. La petizione è sempre valida, quindi l'invito è quello di firmare. Nel frattempo abbiamo migliorato la proposta: giornate lavorative non inferiore a 181. Sulle attività lavorative invece ci fidiamo del Governo.
Concludo sputando un grosso rospo, non ci piace affatto l'idea dell'agenzia unica trapelata qualche mese fa dove andrebbero a confluire tutti i lavoratori forestali. Questa cosa merita un attenzione particolare, potrebbero essere in pericolo quei pochi diritti che ancora ci rimangono. Soprattutto quelli previdenziali!
Anche io la penso cosi!Mi rivolgo a tutti i colleghi che seguono con attenzione questo momento con molta speranza nel cuore ma non credo che possa bastare, aspettare che ci servano questo piatto freddo, ma assieme questa volta potrebbe essere la volta giusta se sapremo chiedere quella dignita' che ci spetta ,ormai non piu in eta'di attendere, anche per consegnare ai nostri figli un settore e una sicilia migliore, per cui se ci sara'la necessita'di far vedere in quanti siamo e non aspettare che sia il nostro collega a sacrificare la famiglia ,la giornata ed ecc.. per il bene di tutti in massa a palermo a formare una catena umana attorno al parlamento siciliano mentre discutono di noi del nostro futuro e quello dei nostri figli. Ciao a tutti..
RispondiEliminaMichele, concordo in pieno!
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