SICILIA NAZIONE scopre grave errore nel bilancio provvisorio regionale. Chiesta la sfiducia per Baccei
L’assessore all’economia Alessandro Baccei
di Sicilia Nazione
SICILIA NAZIONE HA FATTO UNA SCOPERTA CLAMOROSA CHE HA OGGI DIVULGATO IN UN COMUNICATO STAMPA NEL QUALE SI RENDE NOTO CHE L’ESERCIZIO PROVVISORIO DELLA REGIONE E’ IN CONTRASTO CON LE NORME DI CONTABILITA’ PUBBLICA. ESSENDO LA QUESTIONE MOLTO TECNICA; ABBIAMO DECISO DI FARLA PRECEDERE DA UNA BREVE SINTESI PER I NON ESPERTI.
SINTESI DELCOMUNICATO
La questione è un po’ complicata e richiede particolare attenzione. In sintesi e per spiegarlo ai profani: il bilancio non è stato approvato dall’Ars in tempo utile e quindi si è dovuto ricorrere all’esercizio provvisorio per due mesi. Questo esercizio provvisorio è stato votato dall’Ars su proposta di Baccei (assessore all’economia) e del Governo Crocetta. Ma invece di rispettare le regole che impongono di spendere ogni mese un dodicesimo del bilancio già approvato l’anno precedente, si è deciso di spendere ogni mese un dodicesimo del bilancio proposto quest’anno dal Governo. E questo è molto diverso, oltre che essere in contrasto con la legge. Il rischio è quindi che si blocchino anche le spese obbligatorie della Regione se non si risolve questo “papocchio” combinato da Crocetta e Baccei.
TESTO DEL COMUNICATO
L’esercizio provvisorio del bilancio votato dall’Ars è in contrasto con le norme di contabilità pubblica!
La proposta del Governo regionale, su indicazione dell’assessore Baccei, relativa a due mesi di esercizio provvisorio viola la ratio del Dlgs 118 del 2011.
Il suddetto Dlgs è stato recepito nei mesi scorsi dall’Ars in applicazione del famigerato accordo del luglio 2014 con il quale Crocetta rinunziava ai contenziosi (anche a quelli vinti) con il Governo italiano davanti alla Corte Costituzionale.
Il 118 del 2011 prevede però per il 2016 che l’esercizio provvisorio si svolga sulla base delle previsioni di entrata e di spesa dell’ultimo bilancio di previsione approvato – nello specifico quindi del bilancio di previsione 2015-2017 relativo all’anno 2016 -. Ma questo bilancio è stato impugnato dal Governo nazionale e questo ha reso quantomeno inopportuno il riferirvisi.
A questo punto l’assessore Baccei, e con lui il Governo regionale, è ricorso ad un escamotage in contrasto con la nuova legge di contabilità, ovverosia chiedere all’Ars di approvare un esercizio provvisorio riferito alle previsioni di entrata e di spesa contenute nella proposta di Bilancio approvata dalla Giunta regionale il 21 dicembre 2015.
Il papocchio è a questo punto quasi inestricabile e all’ARS, e soprattutto nella “competente” Commissione Bilancio, nessuno si accorge della questione e tutto scorre liscio come l’olio.
L’aula approva senza alcun voto contrario e la Sicilia ha adesso un bilancio provvisorio che non rispetta né la ratio, né il dettato della nuova legge nazionale di contabilità pubblica, alla quale avremmo potuto non sottostare se questo Governo regionale avesse saputo difendere le prerogative dell’Autonomia e non ne avesse chiesto il recepimento unilaterale, immediato e tout court.
E’ evidente che questa furberia è stata architettata per consentire al Governo di spendere più risorse di quelle disponibili creando quindi ulteriore deficit.
A questo punto non resta che prendere atto del gravissimo impasse che mette in discussione persino le spese obbligatorie.
Primo responsabile è l’assessore Baccei: aveva detto che non avrebbe mai consentito l’esercizio provvisorio e adesso l’ha proposto in difformità alle vigenti regole di contabilità pubblica.
Sicilia Nazione chiede a tutti i deputati regionali di avviare la raccolta di firme per presentare una mozione di sfiducia individuale all’assessore all’economia per mancato rispetto dell’equilibrio economico e finanziario e mancata attuazione delle norme di contabilità pubblica.
05 Gennaio 2016
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