29 gennaio 2016

LO SCONTRO. LA MAGGIORANZA CONTRO CROCETTA: "RISCRIVA IL PATTO PER LA SICILIA". LA NOTA DEL BLOG


LO SCONTRO

La maggioranza contro Crocetta:
"Riscriva il Patto per la Sicilia"


di Accursio Sabella

Braccio di ferro tra Ars e governo. La commissione bilancio ha approvato all'unanimità una risoluzione che impegna l'esecutivo a revocare la delibera che ha destinato 2,5 miliardi ai Comuni siciliani. Critiche durissime anche dai deputati alleati del governo. Patto per la Sicilia, pioggia di soldi a Gela  TUTTI I CONTRIBUTI  I politici gelesi: "Polemiche strumentali"


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PALERMO - Una rivolta. La Commissione bilancio, senza alcuna differenza di colore e di partito, ha chiesto formalmente al governo di “rimangiarsi” la delibera del Patto per la Sicilia. La distribuzione, cioè, di circa 2,5 miliardi di euro ai Comuni siciliani. Una suddivisione di fondi che, come ha raccontato Livesicilia, ha favorito alcuni centri (a cominciare da Gela, città del governatore), a discapito di altri.

Così oggi i deputati hanno convocato l'esecutivo di Crocetta per chiedere spiegazioni. Per conoscere, cioè, i requisiti alla base dell'attribuzione dei finanziamenti. In commissione bilancio si è dapprima presentato l'assessore all'Economia Alessandro Baccei, che avrebbe però, stando al racconto dei commissari presenti, in un certo senso disconosciuto la paternità del documento. All'Ars è poi giunto il responsabile del Territorio Maurizio Croce. Che ha spiegato il motivo della maggior parte degli interventi, cioè di quelli destinati al dissesto idrogeologico. Spiegazioni che però non hanno convinto i deputati.

“Abbiamo chiesto – spiega il presidente della Commissione Vincenzo Vinciullo – quali fossero i criteri alla base della distribuzione degli interventi. E le risposte non ci hanno convinto. Inoltre, c'erano errori marchiani: interventi finanziati due volte, altri che non erano allo stadio in cui venivano descritti. Infine, - conclude Vinciullo - molti territori erano stati completamente dimenticati. Per questo motivo abbiamo chiesto di riscrivere la delibera”.

Un documento che porta in calce le firme praticamente di tutte le forze politiche all'Ars. A sottoscrivere la risoluzione, infatti, oltre al presidente Vincullo (deputato di Ncd), quelle di Riccardo Savona (Forza Italia), Claudia La Rocca e Giancarlo Cancelleri (Movimento cinque stelle), Santi Formica (Lista Musumeci), Roberto Clemente (Cantiere popolare), oltre a diversi deputati di maggioranza come Giovanni Di Giacinto (Pse, ex Megafono), Mimmo Turano (capogruppo Udc), Giovanni Panepinto, Mario Alloro e Luca Sammartino (Pd).

Insomma, buona parte della maggioranza si è schierata contro il governo. E ai firmatari se ne aggiungono altri. A cominciare dal deputato di Sicilia Futura Michele Cimino: “Chiedo con forza – ha detto - che nel Piano per il Sud vengano stanziate le risorse necessarie per superare le criticità dovute al dissesto idrogeologico in Sicilia e che tra gli stanziamenti per l'emergenza ci siano anche le risorse necessarie per il recupero del centro storico e per i lavori nella Cattedrale di Agrigento. Per Sicilia Futura un altro obiettivo indispensabile sarà varare con l'apporto dell'assessore regionale Croce la legge per il riordino delle coste”. E il Patto per la Sicilia era stato apertamente contestato nei giorni scorsi da esponenti del Pd come Luca Sammartino e Mario Alloro. Quest'ultimo ha parlato di delibera vergognosa. “Del resto – ha spiegato oggi a Livesicilia – quella distribuzione è stata compiuta senza aver discusso con nessuno. Era un atto programmatorio e doveva passare dall'Ars. Senza contare il fatto che alcuni territori, come quello di Enna, sono stati completamente dimenticati”.

E ovviamente va all'attacco l'opposizione: “Così come era stata formulata – dicono i deputati M5S, Giancarlo Cancelleri e Claudia La Rocca - la delibera presentava numerosi aspetti critici, a cominciare dall'assenza dei criteri attraverso i quali si è proceduto all'individuazione dei nuovi interventi e delle rispettive dotazioni finanziarie. Le opere previste, inoltre, non risultavano equamente distribuite su tutto il territorio regionale. “Ancora una volta – commentano i deputati - questa delibera ha messo in evidenza la spaccatura tra Crocetta e la sua maggioranza”. “Il presidente Crocetta – ha rincarato la dose il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone - continua a sottrarsi al confronto in commissione Bilancio sul Patto per il Sud, dibattito che lo vedrebbe soccombere, attesa l’inconsistenza degli interventi previsti della delibera. Purtroppo, ancora una volta, protagoniste sono solo le parole, di fronte ad una totale assenza di fatti. Abbiamo dunque avuto nuovamente  ragione a contestare l’operato di Palazzo d’Orleans, un nulla di nulla che ha addirittura spinto la commissione ad una risoluzione con la quale si invita il governo regionale a ritirare la delibera”. La rivolta dei deputati. La nuova rivolta della maggioranza contro Crocetta.







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