2016 anno di grandi sfide
Il Segretario della FLAI-CGIL di Catania, Alfio Mannino, nel suo messaggio augurale di fine anno traccia il bilancio 2015 dell'attività sindacale e guarda agli appuntamenti del 2016
Care compagne, cari compagni,
eccoci giunti alla fine di un anno che per le categorie che la FLAI rappresenta è stato alquanto complicato. La crisi ha continuato a manifestarsi in maniera drammatica, soprattutto nei confronti delle classi lavoratrici, e le scelte di politica economica operate dal governo sono state in perfetta continuità con quelle dei governi che lo hanno preceduto.
La Legge di Stabilità approvata in queste ore è la fotografia più rappresentativa di questo scenario: nessun provvedimento redistributivo della ricchezza, nessuna attenzione verso il mondo del lavoro, nessun sostegno a lavoratrici e lavoratori; di contro, risorse a pioggia a favore della finanza e delle imprese. Addirittura si compiono scelte che io definisco provocatorie, come i 7 Euro proposti per il rinnovo del contratto nel pubblico impiego: questa è la dimostrazione del fatto che le lavoratrici e i lavoratori vengono relegati ai margini delle scelte di politica economica. Inoltre la finanziaria taglia tasse, anche ingenti, ai grandi patrimoni come dimostra l’abbattimento dell’IMU anche sulle case di lusso.
A tutto ciò dobbiamo aggiungere il fatto che il governo non affronta nodi importanti come il superamento della Legge Fornero: una riforma pensionistica va fatta e questo perché continua a essere preoccupante il tasso di disoccupazione che riguarda le giovani generazioni. Mettere mano alla previdenza è necessario perché se non si favorisce l’uscita dal mercato del lavoro di quanti hanno compiuto 63 anni, difficilmente si riuscirà ad immettere nel mondo del lavoro le giovani generazioni. Risulta, dunque, inderogabile per il 2016 la riforma della Legge Fornero per favorire il turn over. Inoltre mi sembra irrazionale mantenere al lavoro, in certi settori, chi ha più di 67 anni.
Fra tante ombre segnalo anche qualche luce: da Catania è partita, nello scorso mese di marzo, una grande iniziativa di contrasto al lavoro nero ed al caporalato, “Terranera”, il docufilm prodotto da CGIL e FLAI di Catania, ha avuto il merito di far accendere i riflettori su questo fenomeno che riguarda tante lavoratrici e tanti lavoratori in agricoltura. Su nostra iniziativa è partita una mobilitazione che ha raggiunto alcuni risultati importanti, seppur parziali: abbiamo ottenuto un inasprimento delle pene in alcuni settori ed è stato presentato, proprio in questi giorni di fine anno, un disegno di legge di natura governativa che favorisce l’incrocio fra domanda e offerta di lavoro agricolo attraverso un controllo pubblico.
In Sicilia i settori della forestazione e dei consorzi di bonifica nel 2015 hanno perso molte giornate lavorative. Auspichiamo l’apertura di un confronto con il governo regionale per consentire il recupero delle giornate e una riforma organica di questi settori.
In particolare, nel settore forestale è necessaria una riforma organica per rendere il settore produttivo, mettendo a reddito alcuni servizi come la filiera bosco-legno, sviluppando il settore energetico con le biomasse e, più in generale, sfruttando ciò che attiene i beni prodotti dal sottosuolo. Il tutto cercando di garantire la qualità del lavoro e i livelli occupazionali, tenendo comunque presente che la valorizzazione e la tutela dell’immenso patrimonio boschivo siciliano, il contrasto al dissesto idrogeologico, quanto mai attuale, la desertificazione, richiedono un costo sociale, per cui l’idea che investire nella forestazione significa destinare risorse all’assistenzialismo è fuori da ogni logica.
Un’altra riforma che appare necessaria e urgente è quella dei consorzi di bonifica siciliani, in quanto non si deve assolutamente sottovalutare la funzione che essi svolgono al servizio dell’agricoltura.
Questione di primaria importanza è la spesa del PSR (Piano di Sviluppo Rurale). L’unione Europea ha stanziato 2 miliardi e 200 milioni di Euro che devono essere spesi nel migliore dei modi: bisogna aggredire le criticità che attanagliano l’apparato agricolo siciliano, e le risorse non devono andare nelle mani degli imprenditori che sfruttano i lavoratori e utilizzano caporalato e lavoro nero. Le risorse devono essere destinate per superare la frammentazione dell’offerta produttiva, per sviluppare una politica di marketing – tutt’oggi assente – e per riuscire a chiudere la filiera.
Come categoria dell’agroindustria siamo chiamati ad affrontare diverse questioni: la previdenza, soprattutto, e la riforma organica di settori importanti come quello forestale e della bonifica e riuscire a favorire l’utilizzo oculato delle somme del Piano di Sviluppo Rurale.
Siamo coscienti del fatto che è un programma ambizioso, ma solo con la sua attuazione possiamo dare risposte alla gente che siamo chiamati a rappresentare.
Il 2016 sarà un anno di sfide importanti per la FLAI, ma siamo sicuri che, con l’impegno di tutti, le riusciremo ad affrontare.
A tutte le lavoratrici e i lavoratori, ai nostri rappresentanti sindacali, ai dirigenti della FLAI di Catania, il mio personale augurio di Buon Natale e di un anno nuovo che sia portatore di positivi cambiamenti per i lavoratori che rappresentiamo.
Alfio Mannino
Segretario Generale FLAI-CGIL Catania
24 Dicembre 2015
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