Terza sfiducia 5Stelle a Crocetta: "Andiamo al voto, Renzi si riprenda lui e Faraone"
Il capogruppo grillino Ciaccio: "Forza Italia e Musumeci sosteranno la mozione. La Lantieri è in conflitto di interessi". Cancelleri: "Maggioranza, giunta e Pd non sono credibili". Capigruppo Ars, il Pd ottiene 48 ore di rinvio
di ANTONIO FRASCHILLA
Il movimento 5 stelle presenta la sua terza mozione di sfiducia al governatore Rosario Crocetta. "Abbiamo cercato di collaborare all'inizio con Crocetta, ma ormai la tanto annunciata rivoluzione è stata tradita - dice il capogruppo Giorgio Ciaccio - ormai da anni si parla solo di poltrone e mancano gli interlocutori. L'obiettivo è quello di stracciare il velo di ipocrisia del presidente Giovanni Ardizzone, di Sicilia futura e di tutti quelli che parlano di dimissioni per chiedere in realtà qualcosa in cambio. Passiamo dalle parole ai fatti e l'unica cosa che possiamo fare è la mozione di sfiducia rivolta a Crocetta e a tutta la maggioranza".
"La Lantieri è in conflitto di interessi - ha aggiunto Ciaccio - noi non avremmo mai proposto un nome con questo conflitto, ma il gioco sui precari c'è sempre, dai forestali all'assessore Gucciardi che gira la Sicilia promettendo assunzioni". Il dem Fabrizio Ferrandelli ha invitato i grillini a dimettersi. Ma Ciaccio replica: "Se mancano 46 firme di deputati dimissionari non avrebbero senso le sole nostre dimissioni, basta a chi la spara più grossa. Noi nei sondaggi siamo avanti, non vogliamo rimanere incollati alla poltrona e dopo mesi di stasi la mozione di sfiducia è l'unica cosa che possiamo fare".
Il 5stelle Giancarlo Cancelleri, il leader del movimento siciliano, rincara la dose: "Ormai Crocetta non esiste più nell'immaginario politico e dei cittadini - dice Cancelleri - ormai non governa più. I dati Istat e lo Svimez disegnano una sicilia povera e ultima in Europa. Il governo Crocetta e la maggioranza in questi anni hanno fatto solo assistenzialismo. Oggi questa mozione di sfiducia è rivolta a tutta la maggioranza che vi annoia. Gravissima le minacce del governo nazionale sui mancati aiuti alla Sicilia. Noi abbiamo fatto le cose: ci siamo tagliati lo stipendio, abbiamo fatto il microcredito, abbiamo aiutato i siciliani ad attraversare l'autostrada Palermo-Catania. Adesso anche gli altri dimostrino i fatti. Ma non lo fanno perché sono solo fuffa. Una maggioranza che non riesce a decidere chi deve essere il capogruppo del Pd, che prende un transfuga da mille partitini come Sammartino e lo candida capogruppo, fa ridere. Il Pd dimostra di non sapere governare. Ormai solo noia in questa maggioranza e in questo Pd che litiga solo su poltrone. Sentire poi le parole del sottosegretario Faraone che minaccia di non far arrivare gli aiuti alla Sicilia se non si va la giunta come dice lui è gravissimo. Lui non ha nulla da insegnare a nessuno, viste tutte le dicerie nelle quali è coinvolto giornalmente e di fronte a un governo nazionale che lui rappresenta che da un lato taglia i fondi alla Sicilia e dall'altro minaccia di non aiutarla. Sono loro che governano. E infine basta alle balle di Crocetta, dipendente Eni che parla di uno sviluppo inesistente. Renzi si prenda questi due bambolotti che litigano e non faccia più vergognare i siciliani di essere siciliani".
Intanto nuova fumata nera per il Pd sulle composizioni delle nuove Commissioni parlamentari all'Assemblea regionale siciliana, previste per la seduta di oggi. Nel corso della conferenza dei capigruppo, appena terminata, il deputato Pd Filippo Panarello, in rappresentanza del capogruppo uscente Antonello Cracolici, nominato assessore, ha chiesto al Presidente Giovanni Ardizzone di rinviare le nomine a giovedì prossimo. Il capogruppo M5S Giorgio Ciaccio si è opposto, mentre il capogruppo di Grande Sud-Pid Toto Cordaro ha accolto la richiesta, seppure "a una condizione": "che il termine delle 48 ore sia perentorio e che entro giovedì vengano resi noti i nomi del Pd". Panarello ha assicurato che il Pd "entro giovedì, 26 novembre, alle 12 renderà noti i nomi". Come deciso nella conferenza dei
capigruppo dell'Assemblea regionale siciliana, la seduta di Sala d'Ercole è stata aperta e subito rinviata a giovedì alle 12.
25 Novembre 2015
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