28 ottobre 2015

FORESTALI MADONITI IN AGITAZIONE, CAOS ALLO SVINCOLO DI SCILLATO. FOTO


Sit-in di protesta dei 78isti. A Collesano occupata l’aula consiliare

I lavoratori forestali madoniti si stanno radunando in questi minuti presso lo svincolo autostradale di Scillato per dare vita ad un sit-in di protesta contro la sospensione dei 78isti, operai che hanno iniziato le giornate lavorative il 28 settembre e che, da contratto, dovrebbero terminare il 31 dicembre. Ma la Regione non ha più fondi a disposizione ed ecco che da Palazzo d’Orleans nei giorni scorsi è arrivato lo stop. Niente più lavoro per loro.

Ieri la rabbia degli operai si è scatenata a Palermo. La città è stata letteralmente bloccata per diverse ore a causa dei presidi di protesta messi in atto dai lavoratori. Altre proteste si sono scatenate anche ad Enna, Catania e Siracusa. Una vera e propria bomba che ha indotto il governo regionale a reperire in fretta e furia 12 milioni. Una boccata d’ossigeno che sposta di qualche settimana l’emergenza di cassa ma che comunque non risolve il problema.

Lo sanno bene gli operai madoniti che proprio in questo momento si stanno radunando presso lo svincolo di Scillato. Una folla di lavoratori quanto mai determinata, proveniente dai comuni di Polizzi Generosa, Collesano, Caltavuturo e Isnello, mentre delegazioni di altri comuni madoniti potrebbero aggiungersi nelle prossime ore. Ma già adesso la situazione è tesissima.

Sul posto le forze dell’ordine stanno cercando di mitigare la grave situazione ma gli operai sembrano non avere alcuna intenzione di rinunciare alla protesta.

Questa mattina i lavoratori forestali di Collesano hanno occupato l’aula consiliare mentre lunedì sera si è tenuta un’affollatissima assemblea presso l’aula consiliare di Polizzi Generosa, dove il blocco delle giornate di lavoro per i 78isti rischia di diventare una drammatica emergenza sociale, essendo centinaia gli operai residenti nel comune madonita. Il sindaco Giuseppe Lo Verde esprime grande preoccupazione “Gli operai forestali sono presenti da tre giorni costantemente al municipio, condividiamo minuto per minuto le loro preoccupazioni. Questa sera ci sarà un consiglio comunale nel quale approveremo un documento di solidarietà nei loro confronti. Ci troviamo di fronte ad una situazione drammatica – conclude Lo Verde – speriamo che arrivi al più presto la delibera del CIPE altrimenti sarà emergenza sociale.” Sulla stessa linea il vice sindaco di Collesano Angelo Gargano che afferma "siamo al fianco dei lavoratori e continueremo a pressare costantemente le istituzioni per garantire a ciascuno dei nostri concittadini il diritto al lavoro". Interviene in difesa del comparto forestale anche il presidente dell'Ente Parco delle Madonie Angelo Pizzuto "gli operai madoniti svolgono per il territorio una funzione indispensabile. I nostri boschi, il nostro preziosissimo ambiente non può fare a meno della loro presenza. Questa è una battaglia che coinvolge tutti noi".


I DETTAGLI DELL’EMERGENZA

Solo a Polizzi Generosa sono 239 gli operai forestali, compresi i lavoratori antincendio. 70 se si contano solo i 71siti che, ad oggi, hanno fatto solo 24 giorni di lavoro. La situazione è quanto mai complessa.

Quando nel bilancio regionale si è data copertura finanziaria all’impiego dell’intero comparto dei forestali lo si è fatto attraverso diversi capitoli, fra questi anche la voce derivante dai fondi stanziati dal CIPE ma non ancora trasferiti.

A oggi i 151isti hanno già fatto circa 115 giorni ed, avendo a disposizione altri 2 mesi non avranno problemi a coprire tutte le giornate assegnate. Stesso discorso per i 101sti che hanno già fatto più di 80 giorni.

L’emergenza travolge invece i 71 che, avendo cominciato solo lo scorso 28 settembre hanno all’attivo solo 24-25 giorni. Con il termine del contratto fissato al 31/12 sarà quasi impossibile riuscire a coprire i 78 giorni fissati.

Questa mattina è stato approvato in aula l’emendamento tecnico di 12 milioni di euro, il cosiddetto “salvastpendi”. Una misura tampone nella speranza che, entro il 5 novembre, verranno finalmente liberati i fondi del CIPE. Una data sulla quale le organizzazioni sindacali nutrono forti dubbi, sostenendo che difficilmente il “nodo” CIPE possa risolversi prima del 15 di novembre. Da in cui ormai la “frittata” sarà fatta.

Di fatto per la prima volta dalla loro istituzione gli operai del comparto forestale difficilmente completeranno le giornate loro assegnate. Si aprono quindi 2 strade, o si sacrificano solo i 78isti oppure il governo regionale dovrà procedere ad un taglio orizzontale per ridurre di circa il 20% il dato di tutto il comparto, recuperare dai vari capitoli le risorse risparmiate e redistribuirle equamente.

In ogni caso quel che più preoccupa sindacati e lavoratori è che si creerà un precedente poiché per la prima volta verranno di fatto intaccate le garanzie occupazionali, fino ad adesso considerate un tabù.

28 Ottobre 2015

Fonte: www.madoniepress.it








28 Ottobre 2015








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