“Cinquecento milioni alla Sicilia per tappare il vergognoso profondo rosso, contro due miseri milioni, senza alcuna garanzia di poterne avere altri, per il tornado che ha devastato la Riviera del Brenta. Il fondo è stato toccato, ammesso che un fondo ci sia nelle scelte scellerate di questo Governo che, da un lato blatera quotidianamente di una non meglio precisata lotta agli sprechi, dall’altro mette una barca di soldi, per quota parte anche dei contribuenti veneti e di quelli che sulla Riviera del Brenta hanno perso tutto, per coprire un buco che degli sprechi è un pesante esempio”. E’ la rabbia del governatore veneto leghista Luca Zaia per lo stanziamento alla Sicilia del Governo centrale di 500 milioni di euro, in itinere al Senato, che serviranno a rimettere a posto il bilancio della Regione e fare ripartire lo sviluppo nell’isola.
“Alle parolesi fanno seguire fatti – sottolinea Zaia – di segno diametralmente opposto come questa vergognosa elemosina, che suona come vero e proprio insulto per la gente, come i Veneti, che fa sacrifici, paga le tasse, accetta collaborando le riorganizzazioni dei servizi nel tentativo di spendere meno e meglio, si rimbocca le maniche per rialzarsi dalle calamità”.
“Di fronte a situazione come questa – incalza Zaia – vien da chiedersi se valga ancora la pena. Sono amareggiato e disgustato, ma ora più che mai risoluto a mettere di fronte alle proprie responsabilità su tutti i tavoli romani chi continua impunemente a perpetuare ingiustizie come questa”.

27 Luglio 2015 
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