La Sicilia tra i buchi di bilancio e il culo di Crocetta
Così come praticamente siamo abituati a raccontare ci sembrava utile riepilogare a noi stessi quanto sta accadendo o ancora peggio quanto è accaduto in questa lunga e martoriata legislatura regionale.
Sarebbe quasi inutile rendicontare una Sicilia che non è mai partita proprio perché le rendicontazioni si realizzano a consuntivo nello svolgersi delle proprie attività.
Il buco di bilancio non costituisce più un problema economico-finanziario ma è un insieme di azioni non svolte da un governo cieco, incapace e conseguentemente improduttivo.
Recuperare così tanta distruzione economica e sociale sarà quasi impossibile proprio perché le mancanze, le disattenzioni e ancora di più l’incapacità di Crocetta & Co. hanno fatto sì che qualora si volesse recuperare il perso risulterebbe impossibile. Il gentile omaggio, primo fra tutti, dei crediti vantati verso lo Stato da parte del governatore Crocetta non è stato certamente un’operazione oculata da parte di esperti della finanza pubblica bensì una azione di baratto (tu dai una cosa a me, io do una cosa a te) che voleva essere utilizzato da parte di mister Crocetta come deterrente per salvare un bilancio che certamente così non poteva essere recuperato.
Per non parlare del buco della Formazione professionale che ad oggi vede sconfitti non solo chi ha gestito, truffato e detenuto potere ma anche seppellito tutti quegli enti sani e soprattutto i lavoratori degli stessi a cui oggi non è ancora arrivata nessuna conferma sui crediti vantati ma ancora di più nessuna programmazione (presente e futuro) è stata messa in atto.
Il buco dei forestali invece rischia di far incendiare gli animi e non solo le nostre poche foreste rimaste. Ad oggi i quasi 30.000 lavoratori rimangono in attesa di sapere quale fine li aspetta a seguito delle tante promesse fatte dalla politica tutta e ancora di più da questo governo che li ha raggirati e tenuti sospesi tra la vita e la morte.
I buchi continuano: c’è quello della sanità che pur avendo avuto a capo del suo Assessorato una figura come la Borsellino poco è stato fatto , molta pubblicità è stata destinata agli interventi antimafia da parte del governo e della sua assessora ma il buco economico non è stato arginato distruggendo tra l’altro l’intero comparto.
Ma la Sicilia non è solo questo o per meglio dire la Sicilia non è solo buco finanziario ma è anche un altro buco, quello dell’ano sbiancato di Crocetta che non solo ci ha fatto vergognare di essere siciliani e di essere gestiti da un uomo mediocre che, dietro le sue finte proclamazioni di rivoluzionario, ha sconquassato e distrutto quel poco di economia che era rimasta facendoci rimpiangere i suoi predecessori e mortificando una intera collettività con la sua perbenista retorica sull’omofobia offendendo l’immagine istituzionale di un intero paese rendendoci ridicoli agli occhi di tutti.
E così tutti quanti ci auguriamo che con una botta di buco vadano presto a casa per potere rivedere la luce (in fondo al buco), sempreché sarà possibile la rinascita della nostra terra che di buchi ne ha fatto la propria storia.
Per favore non prendeteci più per il culo!
07 Luglio 2015
Nota
Condividiamo la riflessione, ma non il linguaggio offensivo e volgare
Non co sono parole .VERGOGNA
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