Vizzini e Mineo, chiudono anche i Centri per l'impiego.
Ecco la spendig review che non fa risparmiare un euro
Dal prossimo mese saranno soppresse le due sedi distaccate dell'ex Ufficio di collocamento e gli impiegati saranno trasferiti a Grammichele. Disagi in vista per migliaia di utenti e per 300 lavoratori forestali.
Se di spending review si dovesse trattare, quella che dal prossimo mese colpirà le sedi distaccate di Vizzini e Mineo del Centro per l'impiego di Grammichele sarebbe la più bizzarra mai fatta finora. Se non altro, perché si tratterebbe della prima a non produrre un euro di risparmio, ma solo disagi.
Ufficio a costo zero per la Regione - Nelle due città, infatti, gli ex uffici di collocamento sono sopravvissuti alla maxi riduzione risalente a oltre un decennio fa, grazie all'impegno delle amministrazioni comunali, che si sono finora fatte carico di tutti i costi di funzionamento, mettendo a disposizione locali idonei, utenze, attrezzature e servizi necessari. Uno sforzo che, però, a quanto pare non sarà sufficiente a garantire la permanenza dei due uffici.
Attualmente i disoccupati vizzinesi hanno come punto di riferimento locale, per tre giorni a settimana, l'ufficio di largo Archimede, mentre quelli menenini possono recarsi al municipio, in piazza Buglio, dal lunedì al venerdì. Ma una direttiva firmata dalla dirigente del Dipartimento regionale del Lavoro, Anna Rosa Corsello, impone la chiusura, con tanto di ordine di sgombero dei locali, di tutti i recapiti dei Cpi. A Vizzini la sede del Cpi è stata finora in largo Archimede, a Mineo in municipio.
Trasferimento a Grammichele - Dal prossimo 3 luglio, dunque, anche i due impiegati in servizio a Vizzini e quello che opera a Mineo saranno assorbiti dall'ufficio di Grammichele, costringendo l'utenza a recarsi nella cittadina esagonale per il disbrigo di tutte le pratiche. Un disagio non di poco conto per le migliaia di iscritti ai due Cpi e, in particolare, per gli oltre 300 operai forestali di Vizzini (circa il 10 percento degli utenti censiti), i più assidui fruitori del servizio. Come se non bastasse, la chiusura si inserisce nel bel mezzo del piano Garanzia Giovani, che coinvolge proprio i Cpi per l'adempimento di tutti gli aspetti burocratici. A Grammichele, inoltre, gli spazi non sarebbero adeguati ad accogliere altri tre impiegati, oltre all'inevitabile aumento dell'utenza.
Anna Aloisi, sindaco di Mineo, si è detta «intenzionata a difendere con le unghie e con i denti il servizio». Dal municipio è già partita una nota indirizzata alla Regione, in cui si chiede il mantenimento della sede locale del Cpi. Ancora non rese note, invece, le intenzioni dell'Amministrazione comunale di Vizzini.
Anche i disoccupati che partecipano al piano Garanzia Giovani dovranno spostarsi per istruire le pratiche.
21 Giugno 2015
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