LA FLAI CGIL LANCIA L'ALLARME
Incendio al bosco Mendola I forestali: “Regione colpevole”
Ieri è andato in fumo il bosco
Mendola di Misilmeri. L’incendio è divampato in venti di ettari di
terreno demaniale, carbonizzando tantissimi alberi ad alto fusto.
La responsabilità di questo incendio – dice la Flai Cgil – è dei
fortissimi ritardi da parte dell’amministrazione regionale e della
politica nella programmazione dell’opera di prevenzione. Il
servizio – che doveva essere attivato per legge tra il 15 maggio e il 15
giugno – non è ancora partito. Ci sono 1.200 lavoratori fermi. E non
sono stati ancora avviati i 78ttisti, coloro che rientrano nelle garanzie delle 78 giornate lavorative, che devono realizzare i viali parafuoco.
Con le previsioni meteo che annunciano l’arrivo dello
scirocco, la Flai lancia l’allarme per la sicurezza del patrimonio
boschivo nella provincia di Palermo, notoriamente ad alto rischio incendi, e punta il dito sulla Regione “fuorilegge”. “Ancora oggi non si sa quando il servizio antincendio sarà attivato. Ci sono dei ritardi burocratici enormi.
Stanno ancora espletando le gare per le visite mediche, per il servizio
buste paga, per verificare i dispositivi sulla sicurezza – dichiara il
segretario della Flai Cgil di Palermo Tonino Russo – Per la
prima volta nella storia della forestale siciliana, il settore
dell’antincendio rischia di iniziare l’attività a fine luglio, se tutto
va bene. Quando invece esiste una legge regionale, come la 6
del 96, ma anche leggi dello Stato, che obbligano a effettuare la
campagna prevenzione antincendi dal 15 giugno al 15 ottobre. La Regione
siciliana è dunque fuori legge. Il termine ultimo del 15 giugno per
l’inizio attività è già passato da tempo”.
Quest’anno la Regione ha ridotto la spesa e ha tagliato il 20
per cento degli addetti all’antincendio. A Palermo, del servizio di
prevenzione si occuperanno 1.200 forestali: gli altri 350 sono passati
ai servizi di manutenzioni. Uno sfoltimento della pattuglia
contestato da Flai, Fai e Uila: le segreterie regionali dei sindacati
per manifestare contro il taglio del personale mercoledì 1° luglio alle
10 terranno un sit in davanti alla presidenza della Regione.
“Nel ribadire la nostra ferma condanna nei confronti dei piromani e
di compie atti criminosi ai danni del patrimonio ambientale – aggiunge
Russo – non possiamo che affermare che politica e burocrazia alla
Regione hanno le loro responsabilità nei ritardi con i quali si stanno
realizzando i viali parafuoco e nell’incertezza sulla data della
riapertura della campagna di prevenzione antincendio. I forestali sono
additati come uno spreco ma quando servono, non li si mette nelle
condizioni di lavorare”.
L’esclusione dei 350 lavoratori è decisamente contestata dalla Flai
Cgil di Palermo. “Il provvedimento progettato nella finanziaria
regionale fa sì che rimarranno fuori dal servizio coloro che sono ultimi
nella graduatoria, ovvero i più giovani. E questo non lo possiamo
accettare – osserva Tonino Russo – La campagna antincendio sta partendo
con più di un mese ritardo. Il risparmio sulle indennità, circa 2
milioni di euro, si è già ottenuto con un mese di lavoro in meno per
tutti i forestali. A questo punto, il 20 per cento di coloro tagliati
dal servizio antincendio, potrebbe rientrare”.
(foto di repertorio)
29 Giugno 2015
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