Esposto in Procura presentato dal Sindacato Forestali Uniti per la Stabilizzazione
«Il patrimonio boschivo è a rischio»
ESPOSTO
IN PROCURA presentato dal sindacato forestali uniti per la
stabilizzazione «II patrimonio boschivo è a rischio; Un monito alla
politica, al Governo e all'Assemblea regionale che conterrebbe, come
temuto per l'estate in arrivo, il rischio altissimo di incendi a danno
del patrimonio boschivo e forestale siciliano. E' questa l'ipotesi che
preoccupa molto il Segretario generale del sindacato forestali uniti per
la stabilizzazione "Sifus/Confael", Maurizio Grosso, il quale
sull'avvertito pericolo ha presentato un circostanziato esposto alla
Procura della Repubblica di Catania. «Il rischio degli incendi - scrive
il dirigente sindacale - non può essere sottovalutato. C'è il fondato
rischio che anche per il 2015 si ripeta il film già visto lo scorso
anno. Giacché, senza alcuna programmazione legata al rispetto del ciclo
biologico delle piante, i procrastinati interventi di manutenzione dei
boschi adottati dalla Regione Siciliana nel 2014, determinarono una
stagione con l'800% di incendi in più rispetto all'anno precedente,
sterminando una grossa fetta il patrimonio boschivo siciliano». Una
situazione analoga sembra delinearsi per l'anno in corso. La preoccupa
zione dei rappresentanti sindacalisti forestali è gravata da diversi
fattori. «Tra cui, ci tengono a far sapere:
1) gli interventi di
manutenzione ordinaria, a partire dai viali parafuoco, non sono stati
ancora realizzati o sono in fase embrionale;
2) la campagna antincendio
stenta a partire ed in ogni caso, sarà monca del 20% di personale
abitualmente utilizzato e pertanto, non potrà garantire il servizio
efficiente ed efficace che abbiamo conosciuto negli anni, a maggior
ragione, se il servizio medesimo, non dovesse essere attivo H 24 (giorno
e notte);
3) i fondi che la legge finanziaria ha destinato al comparto
agroforestale sono inferiori di almeno 70/80 milioni rispetto a quelli
spesi nel 2014».
E' necessario che Governo regionale e Ars definiscano
in tempi brevi, modalità e strumenti operativi, misure d'intervento a
difesa e cura del sistema ambientale naturalistico. «Allo stesso
tempo, prima che si entri nella fase di emergenza - avverte il movimento
Sifus - è indispensabile che la Regione utilizzi tutte le risorse
disponibili destinate, senza sottrazioni, al settore, avviando al
lavoro tutti i braccianti forestali in forza al comparto
(centocinquantunisti, 101 isti, 78isti). Ma il piano non potrà essere
ancora completo, se attraverso una "finanziaria bis" non si faranno
confluire altre risorse le risorse necessarie a assicurare i livelli
occupazionali spettanti per legge».
CARMELO LOIBISO
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