Cambia il dirigente, Cava Grande resta chiusa
AVOLA ANTICA. È quello dell'Azienda foreste che si deve insediare e ha preso il posto di uno che ben conosceva la vicenda. L'appello di Cannata alla deputazio Cambia il dirigente. Cava Grande resta chius Antonio Dell'Albani
La settimana scorsa, alla vigilia del 1 Maggio, qualche mano ignota aveva lasciato sul posto appoggiato alla ringhiera del cancello d'ingresso del sentiero chiuso un cartello con la scritta " vergogna". Un altro segnale pur se anonimo di protesta contro le istituzioni pubbliche, in particolare la Regione siciliana, che a quasi un anno dalla chiusura dell'ingresso del canyon di Cava Grande del Cassibile, ad Avola Antica, non ha ancora effettuato alcun intervento per la messa in sicurezza dei costoni bruciati dal vasto incendio del 26 giugno dello scorso anno. L'ingresso di accesso ai famosi "laghetti" di Cava Grande, visitati ogni anno da oltre 40 mila turisti non solo italiani, continua a restare "off-limits", fino a quando non verrà finanziato dalla Regione il progetto di bonifica di circa 300 mila euro redatto dall'ufficio provinciale dell'Azienda Foreste di Siracusa. Almeno così ebbe a dichiarare circa un mese fa l'ex dirigente provinciale dell'Azienda Foreste Antonino De Marco, trasferito adesso a Catania, durante un convegno sul futuro di Cava Grande svoltosi al municipio. Con l'arrivo della stagione estiva ad essere maggiormente penalizzati saranno ancora le attività ricettive- turistiche e i commercianti della zona montana. Con il sindaco Cannata che torna a lanciare di nuovo appelli ai rappresentanti istituzionali affinchè la riserva naturale di CavaGrande venga riaperta al più presto: "Prima era un problema di risorse finanziarie, poi si doveva aspettare l'approvazione della Finanziaria alla Regione. Adesso che il bilancio è stato approvato ci sarebbe il problema che si deve attendere l'insediamento nell'ufficio provinciale dell'Azienda Foreste del nuovo dirigente. A questo punto la deputazione regionale siracusana ascolti le ragioni del territorio e si faccia valere nei confronti del governo regionale per riaprire Cava Grande. Con l'auspicio che si evitino di proporre inutili mozioni ali' Ars e si agisca con i fatti." Cannata, tra l'altro, diversi mesi fa ebbe a sollevare il problema direttamente all'assessore regionale all'Agricoltura Nino Caleca, nel corso di un convegno in città perl'Expo 2015. Poi non si è visto niente. "Io e il sindaco di Noto Bonfanti avevamo deciso di fare un sopralluogo per capire lo stato dei fatti ma ci è stato detto che attualmente non è possibile perché si deve aspettare il nuovo dirigente dell'ufficio provinciale. Per noi è indifferente chi sia il nome del dirigente ma è necessario che intervenga per realizzare i lavori. È chiaro che per noi diventa fondamentale la riapertura di Cava Grande, essendo una priorità per l'intero comprensorio, e per il danno che sta causando alle attività della zona e in termini di immagine della città. Infatti presentiamo all'esterno un sito inaccessibile."
05 Maggio 2015
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