CONTRO L'ASSESSORE ALL'ECONOMIA ALESSANDRO BACCEI
L’assessore in missione nel week-endEsposto Cobas alla Corte dei Conti
In missione da Palermo a Roma
ma soltanto nei week-end con tanto di rimborso a carico delle casse
regionali. L’assessore regionale all’economia Alessandro Baccei, l’uomo
di Delrio nel governo della Regione, il fustigatore dei dipendenti
regionali e degli sprechi, nel fine settimana torna a casa, essendo
residente a Roma. Ma per farlo si mette in missione e le spese le pagano
le casse regionali.
E’ quanto sostiene un esposto del sindacato Cobas/Codir che prende spunto anche da un articolo de la Repubblica di oltre un mese fa nel quale si farebbe riferimento a missioni anche dell’assessore alla Formazione nonché vice presidente della Regione Mariella Lo Bello.
Guerra aperta, dunque, fra il sindacato autonomo e l’assessore fustigatore. “Il Cobas/Codir, nell’ambito delle proprie finalità istituzionali e nell’interesse stesso della Pubblica Amministrazione e dei cittadini siciliani – si legge in una nota del sindacato – ha inoltrato un circostanziato esposto/denuncia alla Procura della Repubblica e alla Procura della Corte dei Conti per chiedere di valutare se sussistano eventuali elementi di illegittimità, dolo e danno all’erario”.
“Il processo di moralizzazione della res pubblica – sottolinea la segreteria generale del Cobas/Codir – non può certo, demagogicamente, essere scaricato solo sull’anello debole composto dagli incolpevoli lavoratori regionali, ma deve partire proprio dai comportamenti di chi sta, al momento, al vertice della pubblica amministrazione. Francamente – aggiunge la segreteria generale del sindacato – apprendere che il nostro assessore all’economia vada in missione il venerdi per andare a casa a Roma e la concluda al suo rientro a Palermo il lunedi, desta comunque un certo sconcerto”.
Il sindacato non si limita all’articolo di stampa che è stato solo lo spunto per una analisi della situazione e allega al proprio esposto tre decreti. Si tratta del decreto 502 del 9 marzo, del decreto 564 del 12 marzo e del decreto 693 del 26 marzo decreti che “stanziano le somme per liquidare le missioni a Roma nei week end dell’assessore all’Economia”.
Si tratterebbe solo di una piccola parte delle missioni in oggetto consegnate alla magistratura come esempio per indagare su tutte le altre vicenda analoghe. la palla passa nella mani della Corte dei Conti e della magistratura penale anche se ci saranno certamente giustificazioni presentabili per queste missioni pre finanziaria ed è altrettanto probabile che l’assessore Baccei presenti alla magistratura anche elementi per dimostrare di aver fatto risparmiare la Regione non avendo chiesto rimborsi spese per alberghi. In fondo lui abita a Roma
E’ quanto sostiene un esposto del sindacato Cobas/Codir che prende spunto anche da un articolo de la Repubblica di oltre un mese fa nel quale si farebbe riferimento a missioni anche dell’assessore alla Formazione nonché vice presidente della Regione Mariella Lo Bello.
Guerra aperta, dunque, fra il sindacato autonomo e l’assessore fustigatore. “Il Cobas/Codir, nell’ambito delle proprie finalità istituzionali e nell’interesse stesso della Pubblica Amministrazione e dei cittadini siciliani – si legge in una nota del sindacato – ha inoltrato un circostanziato esposto/denuncia alla Procura della Repubblica e alla Procura della Corte dei Conti per chiedere di valutare se sussistano eventuali elementi di illegittimità, dolo e danno all’erario”.
“Il processo di moralizzazione della res pubblica – sottolinea la segreteria generale del Cobas/Codir – non può certo, demagogicamente, essere scaricato solo sull’anello debole composto dagli incolpevoli lavoratori regionali, ma deve partire proprio dai comportamenti di chi sta, al momento, al vertice della pubblica amministrazione. Francamente – aggiunge la segreteria generale del sindacato – apprendere che il nostro assessore all’economia vada in missione il venerdi per andare a casa a Roma e la concluda al suo rientro a Palermo il lunedi, desta comunque un certo sconcerto”.
Il sindacato non si limita all’articolo di stampa che è stato solo lo spunto per una analisi della situazione e allega al proprio esposto tre decreti. Si tratta del decreto 502 del 9 marzo, del decreto 564 del 12 marzo e del decreto 693 del 26 marzo decreti che “stanziano le somme per liquidare le missioni a Roma nei week end dell’assessore all’Economia”.
Si tratterebbe solo di una piccola parte delle missioni in oggetto consegnate alla magistratura come esempio per indagare su tutte le altre vicenda analoghe. la palla passa nella mani della Corte dei Conti e della magistratura penale anche se ci saranno certamente giustificazioni presentabili per queste missioni pre finanziaria ed è altrettanto probabile che l’assessore Baccei presenti alla magistratura anche elementi per dimostrare di aver fatto risparmiare la Regione non avendo chiesto rimborsi spese per alberghi. In fondo lui abita a Roma
14 Maggio 2015
Fonte. www.codir.it
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