Chiesto dai consiglieri Silvia Terranova e Carmelo Di Martico di Forza Italia
ACATE: CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
I consiglieri comunali di Forza Italia
Silvia Terranova e Carmelo Di Martino hanno chiesto al presidente del
Consiglio, Biagio Licitra, la convocazione straordinaria ed urgente del
consiglio comunale per affrontare il problema occupazionale dei forestali.
Forza Italia propone l’approvazione di una mozione con la quale si impegna l’Amministrazione
a farsi carico della problematica, intervenendo presso le sedi istituzionali
competenti affinché si possano rispettare le garanzie occupazionali e della
durata del contratto, il miglioramento delle aree boschive demaniali del comune
di Acate e si possa anche rasserenare tutte quelle famiglie che vivono nella
paura della perdita delle garanzie occupazionali. Nella mozione i consiglieri
azzurri scrivono: “Premesso che l’Unione Europea, il Governo Nazionale e lo
stesso Governo Regionale, in più occasioni si sono fatti promotori della
salvaguardia del patrimonio boschivo per un migliore rapporto uomo-natura;
visti gli ultimi tragici avvenimenti che ci hanno fatto vedere come il
territorio siciliano rappresenti delle grosse criticità sul dissesto
idrogeologico, vedasi non ultima la frana che sull’autostrada Palermo-Catania;
Visto gli ultimi atteggiamenti assunti dall’azienda forestale, in merito all’assunzione
di operai 78isti del territorio di Acate, a cui non sono state prorogate le
giornate di lavoro, lasciando incomprensibilmente a casa tutti i lavoratori
forestali acatesi; visto l’atteggiamento incomprensibile che l’attuale
dirigenza dell’azienda forestale demaniale di Ragusa sta perpetrando nei
confronti degli operai acatesi; visto che tale atteggiamento antisindacale sta
creando notevoli disagi sia alle
famiglie dei lavoratori forestali che al territorio acatese, in quanto i
cantieri forestali continuano ad essere chiusi ed a causare la mancanza di
tutela ambientale; considerato che gli operai forestali possono essere
impiegati anche al di fuori delle aree boschive demaniali, per il ripristino
dell’assetto idrogeologico, intervenendo per esempio sui solchi di scolo delle
acque piovane che sono spesso causa di frane, nel risanamento di aree franose,
riducendo i costi e non gravando pesantemente sulle casse comunali,
riqualificando quelle aree che potrebbero apportare un ulteriore riscontro
turistico e ricreativo, non dimenticando l’assoluta utilità che i boschi
rappresentano nella vita di tutti noi; considerando che la forte crisi
economica che il nostro territorio sta attraversando, ci fa assistere alla
creazione di una fascia sempre più consistente di nuovi poveri, e che per molte
famiglie il lavoro forestale è ormai l’unica forma di sostentamento si impegna
l’attuale amministrazione a farsi carico della problematica”.
04 Maggio 2015
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