ANTINCENDIO CATANIA. AD OGGI NON È STATA FATTA ALCUNA MANUTENZIONE NÈ AGLI AUTOMEZZI, NÈ AI D.P.I.

Ricevo e volentieri pubblico



Antincendio Catania. Ad oggi non è stata fatta alcuna manutenzione nè agli automezzi, nè ai d.p.i.

Stamattina, in qualità di delegato FLAI, ho partecipato ad un incontro informale fra le organizzazioni sindacali ed il capo dell' ispettorato forestale di Catania. Dall'incontro è emerso che non è stata fatta alcuna manutenzione agli automezzi, né ai d.p.i., delle squadre di antincendio boschivo. Ciò significa che, così come l'anno passato, nel momento in cui entriamo in servizio non saremo idonei ad intervenire sugli incendi. Si ripeterà, perciò, la vergogna di una nostra condizione di inettitudine forzata, utile soltanto a giustificare ed amplificare quell'immagine di "nullafacenti", sparsi per i boschi, che già una superficiale (quanto interessata) campagna massmediatica ci ha fatto pesare e ci fa pesare ancora.
Questa è una condizione drammatica in cui il rischio dei disastri ambientali, dovuti agli incendi, si somma ad un sentimento di "inutilità" e precarietà di noi tutti che da un trentennio abbiamo avuto l'onore e l'onere di batterci contro le fiamme che vorrebbero distruggere i nostri territori.
A ciò si aggiungerà la riduzione del venti per cento del personale a.i.b., seguita dalla beffarda ed irresponsabile raccomandazione regionale che recita: <<tenuto conto della salvaguardia del patrimonio forestale>>.
Credo che questa gente che ci amministra sia di un altro mondo, un mondo così distante da noi che ritiene che il fenomeno dell'abbandono dei territori agricoli, montani e collinari, in un clima estivo, arido come il nostro, che favorisce l'innesco e l'espandersi degli incendi, si combatta soltanto aumentando l'aria condizionata negli uffici.
In questa situazione appare sempre più evidente l'idea sotto la quale viene letta la nostra attività ed il suo futuro.
Il fatto è che questa nostra attività non è una attività qualsiasi, nelle condizioni che ho esposto significa, da subito, un aumento esponenziale dei rischi alla nostra stessa incolumità.
So che la gran parte di noi (purtroppo a differenza di chi ci amministra) ama il proprio territorio e la propria dignità di lavoratore, ed alla vergogna di sentirsi inutile e parassita preferisce il rischio e l'orgoglio.

Un forte abbraccio a tutti i miei compagni e agli uomini di buona volontà.
Agli altri, senza reticenza, auguro quanto più presto possibile una veloce estinzione, tale che liberi la nostra Terra non dalla loro inutilità ma dalla loro dannosità.
Antonino Lomonaco

Congratulazioni Antonino!