Salta il tavolo con Baccei, sciopero generale dei regionali il 29 aprile
Il Cobas: "Non è accettabile che solo per demagogia e sudditanza alla politica romana si debbano calpestare diritti acquisiti e principi costituzionali"
Salta il tavolo Regione siciliana-sindacati sulle norme pensionistiche e contrattuali del personale regionale. Tutte le sigle (Cgil, Cisl, Uil, Cobas/Codir, Sadirs Cisas, Ugli, Siad e Dirsi), dopo la definitiva fumata nera, ritrovano l'unità e proclamano lo sciopero per giorno 29. La rottura del tavolo negoziale, segna anche quella all'interno del governo Crocetta. L'assessore all'Economia Alessandro Baccei, infatti, ha subito abbandonato l'incontro non condividendo le linee guida precedentemente concordate dall'Aran su indicazione del governatore Rosario Crocetta. Il supertecnico inviato da Roma per rimette in sesto i conti della Regione, ha posto il veto su alcune parti "che avrebbero peraltro prodotto un maggiore risparmio e, cosa più grave, ha abbandonato l'incontro, soltanto pochi minuti dopo l'inizio dei lavori", accusano il segretario generale della Cisl Fp Gigi Caracausi e il segretario di categoria Paolo Montera che parlano di "siparietto insopportabile".
L'assessore alla Funzione pubblica Ettore Leotta ha provato a mettersi in contatto con Crocetta, per comunicargli la sua posizione, ma era irraggiungibile. Per il governo, aggiungono, Gianni Borrelli della Uil Sicilia e Luca Crimi della Uil Fpl, l'esecutivo "ha perso tempo e ha fatto emergere posizioni contrastanti al suo interno". Affermano Enzo Abbinanti della Fp Cgil: "Abbiamo assistito a un incontro surreale in cui due esponenti del governo regionale sono riusciti a litigare sulle loro stesse proposte soltanto tre minuti dopo l'inizio; "l'epilogo, a questo punto, non poteva che essere la ritrovata unità sindacale e l'indizione di una nuova giornata di sciopero il 29 aprile". I sindacati hanno ribadito la necessità di rivedere l'intero corpo della manovra che il governo vuole inserire in finanziaria che sarà votata dall'Ars nei prossimi giorni, stralciando le norme inerenti l'organizzazione ed il personale "per confrontarci su un disegno di legge ad hoc fuori dalla manovra".
"Oggi abbiano assistito a un teatrino della politica poco edificante - dichiarano Dario Matranga e Marcello Minio, segretari generali del Cobas Codir - in cui uno degli assessori ha smentito il suo stesso impegno sottoscritto nel protocollo d'intesa con i sindacati. Non è accettabile che solo per demagogia e sudditanza alla politica romana si debbano calpestare diritti acquisiti e principi costituzionali. Anche per questi motivi abbiamo indetto insieme agli altri sindacati lo sciopero della categoria dei regionali per mercoledì 29 aprile 2015".
17 Aprile 2015
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