30 aprile 2015

RECUPERO DEGLI ANTICHI PERCORSI E VALORIZZAZIONE DEI PAESAGGI DELLE CAVE NEL VAL DI NOTO (SR): MENZIONE SPECIALE PER IL PROGETTO REALIZZATO DALLA REGIONE SICILIANA. IL PROGETTO HA ATTUATO IL RIPRISTINO DI 12 KM DI PERCORSI E IL RESTAURO DEI MURI IN PIETRA A SECCO, VITALIZZANDO COMPETENZE E BUONE PRATICHE ANCORA PRESENTI NELLE MAESTRANZE STAGIONALI, PER I LAVORI FORESTALI



Ricevo e volentieri pubblico
Dal Dott. Antonino Attardo

Dirigente dell’Ufficio Servizio per il Territorio 
già Azienda Foreste Demaniali di Siracusa



Recupero degli antichi percorsi e valorizzazione dei paesaggi delle cave nel val di Noto (Sr): menzione speciale per il progetto realizzato dalla Regione Siciliana



Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha premiato giorno 28 aprile 2015 a Roma la Regione Siciliana – Ufficio per il territorio di Siracusa del Dipartimento sviluppo rurale e territoriale  per il progetto “Recupero degli antichi percorsi e valorizzazione dei paesaggi delle cave nel val di Noto”, assegnandole una menzione speciale “ per la qualità dell’intervento, particolarmente distinto per l’integrazione di vari a spetti di salvaguardia e di valorizzazione sostenibile dei paesaggi naturali, rurali, storici applicati ad un tema particolare: le Cave di pietra in un territorio pregiato. Gli interventi sono stati realizzati con l’obiettivo di ri-naturalizzare i contesti e tutelare la biodiversità ma anche consentire una fruizione turistica , mettendo in sicurezza la viabilità storica nelle valli di Noto Antica, compresa in ambiti forestali di proprietà pubblica (Demanio Regionale). Il progetto ha attuato il ripristino di 12 Km di percorsi e il restauro dei muri in pietra a secco, vitalizzando competenze e buone pratiche ancora presenti nelle maestranze stagionali, per i lavori forestali. Il paesaggio particolare delle cave è stato integrato nell’ambito dell’importante compendio turistico e culturale del Val di Noto, anche con l’organizzazione di numerosi eventi (tra i quali die importanti manifestazioni escursionistiche, con il coinvolgimento di oltre 40 Enti).” Il riconoscimento è stato consegnato  dal Capo di Gabinetto e  dal Direttore del Ministero nell’ambito della cerimonia di presentazione della candidatura italiana al premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa. L’Italia concorre al premio proponendo come candidatura il progetto del “Parco Agricolo dei Paduli”, attuato dall’associazione Lua in provincia di Lecce.
“Quello che arriva oggi - dichiara il Dirigente  Dott. Antonino Attardo referente del progetto - è un riconoscimento importante che ci riempie di orgoglio ed è la migliore conferma che il nostro modello di gestione e promozione di un Demanio Regionale, attraverso azioni di valorizzazione e tutela del paesaggio, possa essere un esempio vincente da riproporre anche in tante altre aree della Sicilia e del nostro Paese. Per questo dedichiamo la menzione ricevuta oggi dal Ministero ai tanti funzionari regionali ed operai forestali , impegnati nella gestione del demanio forestale e delle riserve naturali gestiti dall’ Ufficio Provinciale di Siracusa, che ogni giorno lavorano a favore dell’ambiente attraverso azioni di qualità: dagli interventi di  rinaturalizzazione ai progetti di conservazione , dal recupero dei sentieri alla regolamentazione dell’accesso oggi esclusivamente pedonale. Interventi resi possibili grazie anche alla collaborazione di tutte le Associazioni ambientaliste e culturali che operano nel territorio ,  dei tanti visitatori e delle comunità locali.










Notizie correlate:






Rinnovo le congratulazioni all'Ufficio per il Territorio di Siracusa del Dipartimento Sviluppo Rurale e Territoriale e ai lavoratori forestali









ULTIM'ORA. L'ON. BALDO GUCCIARDI CAPOGRUPPO DEL PD: FORESTALI, RIMANE TUTTO INVARIATO COME L'ANNO SCORSO!




Domenico Menadì

Ricevo e volentieri pubblico 
da Mimmo Menadì
Calatafimi Segesta (TP)






Ultim'ora

Forestali, rimane tutto come l'anno scorso!


Il collega e amico Mimmo Menadì ci informa che è stato approvato un emendamento governativo che lascia tutto invariato come l'anno scorso. La notizia è stata data dall'On. Baldo Gucciardi, Capogruppo del PD, che a sua volta ha anche detto di dare la massima diffusione

Quindi:

Niente blocco del turn-over;
Niente riduzione del 20% antincendio;
Niente taglio all'indennità chilometrica.




Nota
Resta il dubbio sulla fuoriuscita del 20% dei lavoratori antincendio. Da premettere che in questi minuti sta prendendo forma che non sarà il limite d'età a farli uscire. Ci sono troppe sentenze al riguardo!
Torneremo con una breve analisi quando avremo il quadro completo, critiche comprese.










GUCCIARDI: QUESTA MANOVRA CONTIENE BUONE NORME CHE DANNO RISPOSTA A TANTE ISTANZE. A COMINCIARE DALLA RAZIONALIZZAZIONE DEL COMPARTO DEI FORESTALI



Gucciardi: «Sulle pensioni e sui consiglieri ora la Sicilia si allinea all’Italia»
 

di Riccardo Vescovo


Sicilia, La Regione così


«Questa manovra produce risparmi per 200 milioni di euro e contiene norme che consentiranno di allineare il pubblico impiego a quelle del resto d’Italia»: lo afferma Baldo Gucciardi, capogruppo del Pd all’Assemblea regionale siciliana.
Doveva essere una finanziaria all’insegna dei tagli: qual è il suo giudizio sulla manovra che è arrivata in Aula?
«È una finanziaria che contiene circa 200 milioni di tagli, anche se io parlerei più di razionalizzazione della spesa più che di tagli. In sostanza si tratta di un riallineamento alla normativa nazionale in diversi settori. Avevamo detto di voler intervenire su settori vitali della pubblica amministrazione, dei comparti produttivi, e lo abbiamo fatto. Questa manovra contiene buone norme che danno risposta a tante istanze. Dalla razionalizzazione del comparto dei forestali a interventi sulle pensioni dei regionali fino a modifiche a compensi e numero degli amministratori locali. Insomma, abbiamo generato risparmi senza incidere sulla carne viva delle persone».
Sui precari, su bacini storici come quello degli ex Pip, cosa è cambiato?
«Sui precari abbiamo confermato quella che è stata la spesa degli anni precedenti, non c’è alcun taglio. Del resto parliamo di redditi di sostegno alle famiglie. In questo ambito più che tagliare si deve razionalizzare e in questi anni il governo ha individuato alcuni soggetti che non rientravano più nei criteri di assegnazione di provvidenze e sono stati esclusi. Nel caso specifico degli ex Pip rimane il tetto dei 40 mila euro di reddito Isee per poter percepire il sussidio e restano comunque esclusi i precari che hanno commesso reati gravi».
Sulle norme che interessano il personale regionale cambierete qualcosa dopo lo sciopero? 
«Non stiamo facendo altro che recepire in pieno la norma nazionale per altro in maniera graduale, più morbida. C’è infatti anche una finestra di pre-Fornero, cosa che non è attribuita a nessun altro comparto. A nostro avviso si tratta di una norma ragionevole. Poi nessuno di noi, neppure i sindacati, ha la verità nelle mani, ma di certo è giusto avviare un allineamento progressivo e graduale di tutti i comparti del pubblico impiego in Sicilia a quello nazionale».
Stesso discorso sul taglio a consiglieri comunali e sindaci?
«Il ddl è stato incardinato in Aula e sarà trattato a seguire la legge finanziaria. Anche in questo caso ci sono diversità che vanno modificate nell’ottica di un ad allineamento alla normativa nazionale. Non è possibile, per fare un esempio, che in una città come Palermo ci siano più consiglieri di Roma piuttosto che di Milano».
Per fare quadrare i conti servono comunque aiuti da Roma. È certo che le somme arriveranno?
«Certamente. Sapevamo che sarebbe stata una manovra lacrime e sangue vista la condizione di recessione che sta incidendo sui redditi delle famiglie. Per questo abbiamo salvaguardato i redditi e optato per una razionalizzazione della spesa. In questo Roma ci ha dato una mano accettando finalmente di interloquire con la Sicilia e dandoci quello che ci era dovuto da tantissimi anni. Non è vero che il governo ha rinunciato a grandi contenziosi, si tratta solo di una piccola parte delle risorse rispetto a quello che ci viene riconosciuto. L’ultima sentenza della Corte Costituzionale vale ad esempio 230 milioni e nel quadriennio la somma cui il governo ha rinunciato è inferiore a quella che ci debbono. Parliamo di più o meno 400 milioni contro gli oltre 500 milioni che ci saranno dati».
In questa trattativa con Roma è sembrato che Pd e Crocetta fossero in competizione per attribuirsi i meriti del successo. Come stanno le cose?
«Il merito è di tutti coloro che si sono battuti per questo obiettivo. Il rapporto tra governo nazionale e Crocetta è sano, corretto, trasparente. Crocetta resta un dirigente nazionale del Pd e un deputato del gruppo che presiedo. I meriti del Pd sono i meriti di Crocetta e viceversa».
Quindi a questo punto l’ipotesi del commissariamento sollevata più volte da Roma è esclusa?
«Noi abbiamo sempre detto che l’ipotesi del commissariamento era inesistente, qualcosa di assolutamente campato in aria. Il lavoro fatto è quello del risanamento e dello sviluppo quindi penso proprio che il rapporto con Roma dopo questa manovra è stato consolidato».
Ma cosa chiedeva il governo nazionale, quali riforme?
«Chiedono semplicemente l’allineamento della Sicilia al resto del Paese. Le pensioni dei regionali si avviano ad essere uguali a quelle degli altri comparti pubblici, il numero dei consiglieri sarà uguale a quello delle città delle altre regioni. Roma è fortemente interessata allo sviluppo della Sicilia perché farebbe da traino all’intero Paese».
In che modo favorire lo sviluppo della Sicilia?
«Stiamo lavorando per costruire la nuova programmazione dei fondi comunitari. Per il resto la legge di stabilità contiene l’impalcatura su cui fondare i nuovi atti di governo. A cominciare ad esempio dal progetto sulle partecipate che nei prossimi giorni il governo porterà in commissione Bilancio e assieme al contributo dei deputati consentirà di intervenire su settori fonte di sprechi e inefficienze. Abbiamo fatto poi grossi investimenti sul turismo e sui beni culturali che riteniamo strategici e inserito tante piccole misure che riguardano ad esempio il settore del marmo, che ha una voce pesante nel’economia siciliana in termini di Pil, esportazione e occupazione potendo contare su migliaia di addetti».
Ma qual è lo stato di salute della maggioranza? Tra riforma delle Province e voto su alcuni emendamenti della finanziaria, il governo è andato più volte ko. 
«Sono situazioni fisiologiche, anche il governo più blindato attraversa questi momenti. Per quanto riguarda la riforma delle Province alla fine è stato bocciato per una distrazione un solo articolo, ma la legge tornerà in Aula subito dopo la finanziaria e si continuerà a lavorare sul testo così come era stato presentato. Purtroppo il nuovo fa paura, ma le riforme si conquistano anche con sofferenza e qualche inciampo».


30 Aprile 2015
http://gds.it/2015/04/30/gucciardi-sulle-pensioni-e-sui-consiglieri-ora-la-sicilia-si-allinea-allitalia_349094/









FORESTALI, A PALERMO SIT- IN DEI LAVORATORI DEL COMPARTO DELL’ UGL, E DELLA FEDERAZIONE AGROALIMENTARE SICILIA. COMUNICATO STAMPA



Ricevo e pubblico 
Dal Segretario Regionale
Franco Arena


FORESTALI, A PALERMO SIT- IN DEI LAVORATORI DEL COMPARTO DELL’ UGL, E DELLA FEDERAZIONE AGROALIMENTARE SICILIA




Comunicato stampa

Si è tenuto il 29 aprile, il piazzale di Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea regionale siciliana a Palermo, il sit-in dei lavoratori forestali dell’’Ugl, e della Federazione Agroalimentare Sicilia.
Una delegazioni sindacale di Ugl Agricoli, Forestali e Pesca, composta dal segretario regionale, Franco Arena, e dai segretari provinciali di categoria, Vincenzo La Rosa di Siracusa, Nino Mulè di Agrigento, Gianbattista Fricano per Palermo, Angelo Ferrara per Caltanissetta, Valentino Balbo per Enna, supportata dal reggente di Ugl Sicilia, Giuseppe Messina, ha incontrato  la deputazione regionale di diversi gruppi parlamentari per sensibilizzarla del problema della categoria.
In tal senso, il capo di gabinetto dell’assessorato regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca mediterranea, Antonino Parrinello, ha comunicato alla delegazione sindacale che al bilancio regionale mancano circa 80 milioni di euro per completare le giornate di garanzia, oltre alla riduzione del chilometraggio, alla riduzione del contingente dei lavoratori addetti al servizio di prevenzione incendi nella misura pari ad almeno il venti percento.
E’ stato inoltre precisato dal rappresentante del Governo regionale che sarà necessaria una finanziaria bis per rimpinguare gli 80 milioni di euro.
“Il sindacato esprime forte preoccupazione per la decisione, confermata dal capo di gabinetto Parrinello, di perseverare nella direzione dei tagli al settore – afferma Arena - ed abbiamo provveduto, si da ieri pomeriggio, a sensibilizzare parte della deputazione regionale per tentare di porre un argine a tale inaccettabile proposito del Governo Crocetta”.
“Abbiamo chiesto a dottore Parrinello  - aggiunge - di rivederci subito dopo l’approvazione della finanziaria per approfondire e completare la bozza di riordino del settore per rendendo produttivo tale comparto, e allungare il periodo di utilizzo dei lavoratori a tutto l’anno”.
IL SEGRETARIO REGIONALE  
Franco Arena













FINANZIARIA, LA CISL ATTACCA CROCETTA “ASSENZA DI STRATEGIA PER LO SVILUPPO”



DOMANI LA MANIFESTAZIONE DI CGIL, CISL E UIL A POZZALLO

Finanziaria, la Cisl attacca Crocetta
“Assenza di strategia per lo sviluppo”



Mimmo Milazzo



“Mance elettorali, emendamenti-sanatoria, commi-omaggio della ditta. Tutto come da copione in questi giorni all’Ars, in attesa del varo, oggi, delle leggi di Bilancio e di Stabilità. Ma un nodo resta irrisolto: l’assenza di una visione che possa dirsi tale, di sviluppo della Sicilia”. Così Mimmo Milazzo, segretario della Cisl nell’Isola, in vista dell’approvazione a Sala d’Ercole dei documenti contabili. Milazzo interviene sui temi dell’economia e della politica regionali alla vigilia della manifestazione per il Primo maggio che Cgil, Cisl e Uil nazionali hanno deciso, quest’anno, di tenere a Pozzallo (Ragusa), porto assunto come simbolo degli sbarchi di migranti.
“La scelta di Pozzallo, per un verso testimonia dell’impegno del mondo del lavoro in direzione dell’integrazione sociale e dello sviluppo come valorizzazione delle differenze”, dice il segretario. Per l’altro è un indice puntato contro la Regione che chiuderà pure, tra una maratona e l’altra, la discussione finanziaria. Ma nella quale “checché ne dica qualcuno, il sistema economico e sociale continua a franare”, denuncia il segretario Cisl. In Sicilia, afferma, “attendiamo una riforma del welfare mentre il 32,5%, cioè un terzo delle famiglie, versa in condizioni di povertà”. Manca un piano regionale dei trasporti per governare l’emergenza e andare oltre l’emergenza, in un’Isola drammaticamente divisa in due che avrebbe bisogno, più che di toppe, di “un piano complessivo di collegamento rapido, non solo tra l’ovest e l’est”. Inoltre, la farraginosità del sistema politico-istituzionale fa sì che per realizzare un’opera pubblica finanziata dalle politiche di coesione ci vogliano 7 anni contro i 3,8 appena dell’Emilia. E un freno a mano allo sviluppo, incalza Milazzo, è pure la mancata riforma degli enti di area vasta: “presidi territoriali, in particolare in materia di viabilità secondaria e di edilizia scolastica”. Dunque, “il ddl va ripreso, tirato fuori dalle secche della commissione dell’Ars e tradotto in norme di legge”. “Va archiviato – insiste Milazzo – il poltronificio della logica commissariale”.
Quanto al Primo Maggio, tema della manifestazione di Pozzallo è “La solidarietà fa la differenza. Integrazione, lavoro, sviluppo. Rispettiamo i diritti di tutti, nessuno escluso”. “Vogliamo – spiega il segretario della Cisl Sicilia – affermare la centralità della persona umana, sempre e comunque”. Per questo “chiediamo all’Ue di rivedere le politiche inadeguate fin qui seguite, nel segno dell’integrazione e della coesione sociale. A partire dalla sospensione del regolamento di Dublino così da consentire l’accoglienza sostenibile dei profughi”. E “ci auguriamo – affermano alla Cisl – che il pentimento manifestato ieri da Jean Claude Juncker traduca in fatti la risoluzione del Parlamento Ue sulla ripartizione per quote dei richiedenti asilo, tra gli Stati membri”.
A Pozzallo l’appuntamento, domani, è in piazza delle Rimembranze, alle 9. La manifestazione prenderà le mosse con la lettura di poesie sui temi dell’immigrazione, del Mediterraneo come spazio di pace, della lotta alla marginalità sociale e alle nuove e vecchie povertà. Seguirà la testimonianza di immigrati e lavoratori di diversi settori. Per le 10 sono previsti i comizi dei leader nazionali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Gli interventi dei segretari generali saranno trasmessi in diretta su Rai3. Diretta pure su Radio1 Rai a partire dalle 8,30.
Ai comizi seguirà il lancio in mare, da un pontile tra il porto e il lungomare, di una corona di fiori e di 400 garofani, 200 bianchi e altrettanti rossi. “Un gesto di cordoglio – spiegano alla Cisl – in memoria dei tanti disperati morti per inseguire invano un sogno di libertà e di una vita migliore”.

Manifestazioni si terranno anche in tante piazza italiane. A Roma nel pomeriggio, a partire dalle 15 quando avrà inizio l’anteprima, piazza San Giovanni ospiterà il tradizionale concertone offerto da Cgil Cisl e Uil.
A Pozzallo la Cisl Sicilia sfilerà con lavoratori, delegati e con i vertici provinciali e regionali del sindacato, guidati da Milazzo.

30 Aprile 2015
http://palermo.blogsicilia.it/finanziaria-la-cisl-attacca-crocetta-assenza-di-strategia-per-lo-sviluppo/295036/









FINANZIARIA, OK TAGLI FORESTALI. MENO 20% ADDETTI ANTINCENDIO




L'Istituto ippico di Catania si fonde con Palermo

Finanziaria, ok tagli forestali
Meno 20% addetti antincendio


forestali

Va avanti la maratona per l’approvazione della Finanziaria della Regione Siciliana. L’Ars ha approvato la norma che riduce la della spesa nel comparto agricolo e forestale e che prevede tra l’altro il riordino degli enti vigilati, la fusione per incorporazione dell’Istituto per l’incremento ippico di Catania e dell’Istituto sperimentale zootecnico di Palermo nell’ente per lo sviluppo agricolo (Esa) che dovrà valorizzare i beni.
Il personale del servizio antincendio boschivo viene inserito in un’unica graduatoria distrettuale assieme a tutti i lavoratori forestali, con una riduzione del contingente degli addetti al servizio di prevenzione incendi nella misura pari ad almeno il 20% di quello impiegato nel 2014.

30 Aprile 2015
http://palermo.blogsicilia.it/finanziaria-ok-tagli-forestali-meno-20-addetti-antincendio/295042/








FINANZIARIA, SÌ AI TAGLI AI FORESTALI. ORE 14.25. L'ARS APPROVA L'ARTICOLO 49 SU FORESTALI E CONSORZI DI BONIFICA


Finanziaria, sì ai tagli ai Forestali - LA DIRETTA

Ore 14.25. L'ars approva l'articolo 49 su forestali e consorzi di bonifica



bilancio, finanziaria, partecipate, regionali, Politica




12.44 Ardizzone: "Riprendiamo dall'articolo 49". Si tratta del discusso articolo che prevede interventi nei confronti dei Forestali e dei Consorzi di bonifica.

12.52 Figuccia (Forza Italia): "I Forestali devono avere il rango e la dignità di lavoratori. Voi del governo state dimenticando intere categorie, migliaia di persone".

13.03 Bocciati gli emendamenti di Figuccia e Cordaro che intervenivano sul rimborso chilometrico e sulla possibilità che i Forestali potessero spingersi non oltre i 20 chilometri dalla sede di appartenenza.

13.22 Il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone chiede di bocciare il comma col quale si prevede che sia la Resais a gestire il trattamento economico dei Forestali. Bocciato.

13.26 Si vota allora un altro emendamento sempre di Falcone che sposta al 2017 il trasferimento alla Resais del trattamento economico dei Forestali. Approvato.


13.28 Fazio chiede l'abolizione della indennità di rischio per i Forestali che non ne hanno diritto e chiede l'applicazione della visita medica preventiva. Approvato con l'ok del governo.

14.25 L'Ars approva l'articolo 49 su Forestali e Consorzi di bonifica

 30 Aprile 2015
http://livesicilia.it/2015/04/30/finanziaria-riparte-la-maratona-la-diretta-oggi-forestali-regionali-ex-pip-e-partecipate_622290/



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FINANZIARIA, VIA LIBERA DELL'ARS AI PRIMI TAGLI PER I FORESTALI. STOP A RIMBORSI CHILOMETRICI E BLOCCO DEL TURNOVER



Finanziaria, via libera dell'Ars ai primi tagli per i forestali. Stop a rimborsi chilometrici e blocco del turnover


Finanziaria, via libera dell'Ars ai primi tagli per i forestali. Stop a rimborsi chilometrici e blocco del turnover


Sala d'Ercole supera il primo scoglio della manovra. Per le giornate dei forestali mancano comunque 80 milioni di euro. Adesso si apre la discussione sui tagli alle pensioni dei regionali
 

di ANTONIO FRASCHILLA

Passa all'Ars la prima norma "pesante" della Finanziaria dell'assessore Alessandro Baccei. Via libera ai tagli sul settore forestale. Sarà creato un elenco unico dei forestali e il contingente complessivo degli addetti all'antincendio, attualmente circa 8 mila sui 25 mila addetti forestali, sarà ridotto del 20 per cento. Questi addetti all'antincendio ricevono una indennità aggiuntiva pari al 20 per cento dello stipendio, e dalla riduzione del numero Baccei conta di risparmiare cifre importanti. Via libera inoltre ai pensionamenti obbligatori di forestali, che non saranno sostituiti. Rimane poi il blocco del turnover complessivo, anche se ci potrebbe essere qualche promozione interna se rimangono posti vaganti nelle fasce superiori. Stop comunque al rimborso chilometrico fino a 20 chilometri e per distanze superiori sarà autorizzato un compenso aggiuntivo solo se vi sono le somme. Al momento rispetto ai 300 milioni di euro spesi lo scorso anno mancano all'appello per garantire le giornate lavorative minime almeno 80 milioni. Soldi che dovrebbero essere recuperati dai fondi Ue e del Piano di azione e coesione. Tutti i forestali, dell'antincendio e della forestazione, verranno inseriti in un unico elenco. Sul fronte dei Consorzi di bonifica, via al recupero dei crediti vantati con gli agricoltori e all'obbligo per gli enti di rimpinguare il bilancio dal 2016 con iniziative autonome a fronte dei tagli ai  trasferimenti del fondi regionali. Passa un emendamento di Forza Italia che salvaguardia gli stagionali.

Questo il testo approvato sui forestali: "I lavoratori forestali vengono, di norma, utilizzati nell'ambito di 20 chilometri tra andata e ritorno. Nei casi in cui sia necessario utilizzarli oltre tale distanza gli uffici provinciali devono chiedere autorizzazione al dipartimento regionale competente ed i rimborsi relativi possono essere oggetto di contrattazione specifica, avendo come base il costo effettivo del carburante [...] Per la rideterminazione dei contingenti dei lavoratori addetti al servizio prevenzione incendi, in un quadro di miglioramento dell'efficienza e di rispondenza alle mutate esigenze della collettività, si procede annualmente sulla base delle effettive e motivate esigenze organizzative e territoriali, garantendo in ogni caso giusti livelli operativi a salvaguardia del patrimonio forestale regionale assicurando comunque una riduzione del contingente dei lavoratori addetti al servizio di prevenzione incendi nella misura pari ad almeno il venti percento di quello impiegato nel 2014. [...] . Il conseguimento, da parte dei lavoratori utilizzati nelle attività di cui al comma 8, dei requisiti per l'accesso ai trattamenti pensionistici, ne determina la fuoriuscita dal bacino delle garanzie occupazionali".

L'aula prosegue ora con un'altra norma difficile, quella sulle pensioni dei regionali.


30 Aprile 2015
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/04/30/news/finanziaria_via_libera_dell_ars_ai_primi_tagli_per_i_forestali_stop_a_rimborsi_chilometrici_e_blocco_del_turnover-113225751/







 

I FORESTALI A PALERMO PER PROTESTARE CONTRO IL TAGLIO ALL'INDENNITA' PENSIONABILE



Oggi sit in dei dipendenti pubblici a Catania

I Sindacati: calpestati i diritti dei laoratori


 



Isabella Di Bartolo
Siti archeologici e musei chiusi per sciopero. Per tutta la giornata di oggi, i dipendenti regionali protesteranno a Catania contro il governo Crocetta reo di calpestare i diritti dei lavoratori. Un sit in sotto la sede della Prefettura che vedrà insieme i sindacati, uniti, della Sicilia orientale mentre a Palermo protesterà l'altra metà dell'Isola.
Oltrepasseranno il confine simbolico dell'A19 sfregiata dal crollo e della mala-gestione, i lavoratori della Forestale per dire no ai tagli dell'indennità pensionabile che saranno sotto Palazzo dei Normanni.
Per fronteggiare l'assenza dei custodi, la Soprintendenza ha dovuto rivedere i turni e le aperture dei siti e delle strutture museali della provincia. In città, resterà chiuso il Castello Eurialo così come il Ginnasio Romano; a Palazzolo, niente visite all'area archeologica di Akrai né al museo archeologico Cappellani. Porte sbarrate anche all'area archeologica di Leontinoi.
Grazie a un'operazione di "razionalizzazione", la direttrice del museo archeologico regionale "Paolo Orsi" ha scongiurato la chiusura assicurando le visite di mattina e solo per i settori A, B e C del pianoterra.
«Ancora una volta - dice il segretario generale della Cisl Siracusa-Ragusa, Paolo Sanzaro - vengono colpiti attraverso la finanziaria i diritti dei lavoratori e si nega la dignità al lavoro pubblico. Lo sciopero è uno strumento che si adotta quando il governo regionale è sordo alle richieste e così adesso di fronte al prepensionamento forzato, alla mobilità dei lavoratori che rischiano di essere trasferito a 50 km dal luogo dove lavorano, alla decurtazione del periodo di malattia e dei congedi parentali e familiari. Il governo riduce la tutela dei lavoratori».
Sanzaro evidenzia come, ancora una volta, il governo Crocetta fa quello che promuove il governo nazionale: «Colpisce le fasce più deboli, i soliti noti».
«Ancora una volta non si riesce a ridurre il costo della politica - dice il segretario della Cisl -; non si toccano i gettoni e si tagliano, invece, i diritti di chi lavora. Oggi le sigle sindacali saranno unite e compatte, segno che la motivazione è non solo condivisa ma importante e non può essere messa da parte. Saremo a Catania, accanto ai lavoratori pubblici che non possono essere abbandonati. L'ultimo sciopero della scuola del 5 maggio dimostra come il lavoro pubblico stia pagando di più lo scotto di una riduzione di diritti di tutela. Siamo pronti a sederci se ci sono le condizioni per farlo, se invece Crocetta vuole andare avanti allora la nostra mobilitazione sarà a oltranza».
Sanzaro evidenzia come la chiusura di siti e musei in un momento turistico qual è quello appena iniziato sia certamente significativo. «Ci auguriamo sempre che questo non avvenga - dice - ma è anche vero che i lavoratori non possono essere gli unici a pagare responsabilità che appartengono alla classe politica».
Gli fa eco Paola Di Gregorio, dirigente provinciale della Funzione pubblica regionale. «L'adesione allo sciopero è di circa il 70% - dice - Interi uffici resteranno chiusi: le condotte agrarie di Carlentini, Lentini, Noto, Palazzolo e Francofonte. E ancora, l'ispettorato del Lavoro e l'ufficio collocamento di Siracusa. La Motorizzazione non sta partecipando mentre i forestali saranno Palermo per protestere contro il taglio all'indennità pensionabile. Notiamo un accanimento compulsivo verso i dipendenti regionali, solo per nascondere tutti gli atti compiuti per difendere privilegi di una casta politica. Un atto che non porterà risparmio ma dimostra solo inefficienza di un governo incapace di ascoltare le istanze del territorio».


29 Aprile 2015








29 aprile 2015

SIT-IN DEL MAB SICILIA CONTRO I TAGLI DELLA LA FINANZIARIA 2015. FOTO E VIDEO



Ricevo su Whatsapp
da Andrea Mogavero



Sit-in del Mab Sicilia contro i tagli della  finanziaria 2015. Foto e video


















LA POLITICA PER BENE DEVE DARE IL BUON ESEMPIO, TAGLIANDO TUTTI GLI SPRECHI E I PRIVILEGI DELLA MACCHINA AMMINISTRATIVA, TUTELANDO INVECE LE MIGLIAIA DI LAVORATORI, FORESTALI IN TESTA, CHE RISCHIANO DI RIMANERE TAGLIATI FUORI



Sicilia, Falcone: Regione tuteli lavoratori e tagli gli sprechi

Deputato FI: Nel Parlamento regionale molte spese da ridurre


Palermo, 28 apr. (askanews) - "La politica per bene deve dare il buon esempio, tagliando tutti gli sprechi e i privilegi della macchina amministrativa, Ars e Giunta regionale in primis, tutelando invece le migliaia di lavoratori, Forestali in testa, che rischiano di rimanere tagliati fuori dal ciclo lavorativo o enormemente penalizzati, per carenza di risorse, con grave danno alle loro famiglie e a tutta la comunità. Gli ordini del giorno presentati oggi da Forza Italia, e accolti come raccomandazione dall'Aula, testimoniano la necessità di procedere in questa direzione". Lo ha dichiarato Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all'Ars.
"Nel nostro parlamento ci sono ancora molte spese che possono essere ridotte - ha proseguito l'esponente azzurro - a partire da quelle relativeall'impiego di collaboratori esterni presso le segreterie particolari dei componenti del Consiglio di Presidenza dell'Assemblea Regionale e al taglio delle auto blu ai membri dello stesso Consiglio, ad eccezione del presidente e del vicepresidente vicario. Forza Italia chiede altresì che vengano assuntiprovvedimenti urgenti per la rimodulazione di tutti i vitalizi degli ex deputati superiori ai 5.500 euro, riducendo del 50% la parte eccedente, e che siano tagliate le doppie indennità. Solo con scelte giuste e trasparenti i cittadini torneranno ad avere stima della politica".
  
28 Aprile 2015
http://www.askanews.it/regioni/sicilia/sicilia-falcone-regione-tuteli-lavoratori-e-tagli-gli-sprechi_711491735.htm
Notizia correlata:

TRA I MANIFESTANTI DI OGGI ANCHE IL MAB SICILIA, CHE TRAMITE IL PRESIDENTE SI DICONO PREOCCUPATI DELLA RIDUZIONE DEL 20%. GLI OPERAI CHIEDONO INOLTRE DI TORNARE SOTTO LA COMPETENZA DELL’ASSESSORATO ALL’AMBIENTE E TERRITORIO



CONTRO IL GOVERNO


Regionali in piazza contro Ars e Crocetta:
"Questo governo non vuole ascoltarci"


Nel mirino le norme della finanziaria che prevedono tagli alle voci accessorie della retribuzione ma soprattutto l'adeguamento al sistema pensionistico degli statali anche per circa 6 mila regionali.

di Miriam Di Peri


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PALERMO-  Uffici deserti, traffico in tilt. Nella Sicilia spaccata in due dall’autostrada, i regionali si fermano per un giorno e si radunano a Palermo e Catania, date le condizioni proibitive che collegano le due maggiori città dell’Isola. I più sono nel capoluogo, davanti il portone chiuso dell’Assemblea regionale siciliana, in attesa che le norme sui dipendenti della pubblica amministrazione venga esaminata a Sala d’Ercole. Contratti, pensioni e assetto organizzativo dei funzionari regionali: questi i temi inseriti in Finanziaria, contro i quali i sindacati confederali al fianco delle sigle autonome (Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Cobas/Codir, Sadirs, Ugl, Siad, Dirsi) sono scesi in piazza per lanciare un appello “al buon senso dei parlamentari regionali”.


Già lo scorso mese Fp Cgil e Uil Fpl erano scese in piazza per dire “no” alla norma che ridimensiona gli stipendi dei regionali. Una manifestazione che avrebbe dovuto vedere tutti i sindacati camminare fianco a fianco per le stesse rivendicazioni, ma che invece aveva registrato il passo indietro della maggioranza delle sigle in vista del tavolo tecnico con l’Aran proposto dal governo. “Quell’incontro - attacca Enzo Abbinanti, della segreteria Fp Cgil - è stato soltanto una passeggiata inutile, per consentire al governo di peggiorare addirittura la norma. Una norma che taglia soltanto diritti, a cominciare dalle pensioni, mentre a Sala d’Ercole si continuano a garantire quelle dei deputati”. Secondo Abbinanti, “i motivi del dialogo con questo governo che non ascolta sono ormai venuti meno, per questo oggi il nostro appello è al Parlamento affinché intervenga contro questo scempio”.

Gli fa eco Salvatore Grigoli, tecnico del Corpo Forestale in servizio da 37 anni, secondo cui “è stata intesa come “privilegio” anche la nostra indennità mensile pensionabile, che è invece parte integrante del nostro stipendio. Se la norma venisse approvata così com’è, ci ritroveremmo con circa 700 euro netti in meno al mese in busta paga. Insomma, il tavolo tecnico con l’Aran è stato un fallimento, senza il quale avremmo avuto 30 giorni di lotta in più, invece di ridurci all’ultimo giorno utile”.

Non soltanto il comparto tecnico del Corpo Forestale tra i manifestanti questa mattina in piazza del Parlamento a Palermo, ma anche una rappresentanza dei 6800 operai forestali della sezione antincendio boschivo, “preoccupati - ammette il loro rappresentante, Salvatore Ferrara - dalla riduzione del 20% del personale. 

Soltanto lo scorso anno in Sicilia 9000 ettari di territorio sono andati in fiamme, per questo chiediamo di mantenere intatto il comparto, per avere tutte le forze a disposizione per arginare gli incendi”. Gli operai chiedono inoltre al governo di tornare sotto la competenza dell’assessorato all’Ambiente e Territorio, proprio al dipartimento del Corpo Forestale. “Circa un mese fa - ammette Vincenzo Bustinto, segretario generale del Siad - non abbiamo aderito allo sciopero perché abbiamo scelto di tentare la via del dialogo col governo. Un governo che si è invece rivelato sordo, che alla fine ha portato in Aula una finanziaria fatta sulla pelle dei lavoratori”.

Ancora, sulle decurtazioni alle pensioni dei dipendenti regionali, Bustinto sottolinea che “la norma vuole intervenire sia sulle somme retributive, che su quelle contributive, arrivando a ridurre anche del 30% le pensioni dei dipendenti regionali. Se questo articolo dovesse essere approvato così com’è, ci sono migliaia di funzionari pronti a fare ricorso”. “Abbiamo già gli avvocati pronti - rincara Gigi Caracausi, segretario regionale della Cisl Fp - contro questa norma che sembra avere il sapore della vendetta, soprattutto nella parte in cui si ridimensionano le pensioni secondo criteri quasi punitivi”.

“Intanto - ammette ancora il segretario della Cisl Fp - non si conosce nemmeno la natura economica di questa riforma, che non è corredata da alcuna relazione tecnica, per quanto ne sappiamo. Insomma, un provvedimento - conclude Caracausi - che rischia di costare alla Regione, di ricorso in ricorso, molto più di quanto potenzialmente vorrebbe risparmiare”.

“Quello della retroattività è un principio incostituzionale, per questo oggi siamo scesi in piazza” attacca Dario Matranga, segretario dei Cobas/Codir. “La verità - aggiunge - è che siamo davanti a una follia politica. Quando ci siamo ritirati dallo sciopero è stato perché Crocetta, insieme agli assessori Baccei, Caruso e Leotta avevano firmato un documento in cui sostanzialmente si impegnavano a superare l’incostituzionalità della norma attraverso il tavolo tecnico con l’Aran. È stato poi il governo a tirarsi indietro. Oggi noi ci auguriamo una presa di coscienza da parte dei parlamentari regionali, anche alla luce del fatto che la giurisprudenza censura, come è noto, le riforme retroattive”. Intanto la piazza del Parlamento è sempre più calda, mentre gli agenti in tenuta antisommossa sorvegliano il portone dell’Assemblea. Lì, oltre le robuste mura del Palazzo, la politica dovrà fare i conti con la piazza. “Mi auguro - conclude Fulvio Pantano, segretario Sadirs - che tutto questo non sia servito al governo soltanto per rifarsi una verginità con Roma, passando sulla pelle dei dipendenti regionali”. 


29 Aprile 2015
http://livesicilia.it/2015/04/29/sciopero-dei-regionali-proteste-a-palermo-e-catania_621633/








FINANZIARIA, ALL'ARS INIZIA LA BATTAGLIA, CHE SI PREANNUNCIA GIÀ COME TERRENO DI SCONTRO E DI POLEMICHE. NEL TESTO, INFATTI, FIGURANO ALCUNE DISCUSSE NORME COME QUELLE RIGUARDANTI I FORESTALI



Palazzo dei Normanni

Finanziaria, all'Ars inizia la battaglia - DIRETTA
E la maggioranza di Crocetta è già spaccata


di Accursio Sabella

Si riparte dai 102 articoli delle legge di stabilità. E dopo i tre scivoloni del governo ieri in occasione della discussione del bilancio, anche oggi gli alleati del governatore danno segnali di malumore. Ferrandelli: "Questa manovra affosserà la Sicilia. Voto contro". Digiacomo: "Si salvi l'aeroporto di Comiso o sarà guerra".

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PALERMO - 15.42 Nel piazzale antistante Palazzo dei Normanni salgono i toni della protesta: fischietti e cori accompagneranno la discussione della Finanziaria.
15.18 "Il pasticcio dell'emendamento che stanzia 15 milioni di euro per consentire la fondamentale realizzazione di un bacino da 80 mila tonnellate per i cantieri navali di Palermo è la cifra del pressappochismo della politica siciliana, nonché la conferma del disinteresse verso lo sviluppo dell'Isola" Cosi Simone Di Trapani coordinatore provinciale di SEL Palermo in merito alla vicenda che ha riguardato lo stralcio in commissione bilancio dell'ARS dello stanziamento. "Il Cantiere Navale di Palermo è- continua Di Trapani- l'ultima grande realtà industriale rimasta nel territorio palermitano dopo la chiusura della SicilFiat e la crisi dell'area industriale di Carini, per questo andrebbe fatto ogni sforzo per non aggiungere un nuovo grano al triste rosario di chiusure, dismissioni, ridimensionamenti che ha, in questi anni, desertificato la nostra provincia e la Sicilia. Auspichiamo che oggi si dia il via libera allo stanziamento. Questa vicenda - conclude Di Trapani- è la testimonianza che la finanziaria in discussione, si conferma come un tentativo di tirare a campare e non offre spunti che consentano di dare risposte concrete e reali alla crisi devastante che colpisce i siciliani e le siciliane"
Centodue articoli. Centinaia di emendamenti. Si riparte da qua. Da una Finanziaria che si preannuncia già come terreno di scontro e di polemiche. Nel testo, infatti, figurano alcune discusse norme come quelle riguardanti i Forestali e i dipendenti regionali. Oltre a quelle che affronteranno il nodo delle società partecipate.

La “corsa” versa l’approvazione della manovra dovrebbe teoricamente terminare domani, 30 aprile, ultimo giorno dell’esercizio provvisorio. Ma diventa sempre più probabile lo slittamento ai primi giorni di maggio. Una “proroga” possibile attraverso un escamotage regolamentare.


Si vedrà. Molto dipenderà ovviamente dal clima a Sala d’Ercole. E certamente non rappresenta un buon viatico quanto accaduto ieri, in occasione dell’approvazione del bilancio. Il governo Crocetta, infatti, è andato sotto per ben tre volte. Anche grazie al voto di esponenti della maggioranza, nascosti dietro il voto segreto. Scivoloni che hanno portato all’azzeramento di alcuni capitoli di bilancio direttamente riferibili al presidente della Regione, oltre alla riduzione degli stanziamenti per le auto blu, aumentati dall’esecutivo di Crocetta. L’emendamento del Movimento cinque stelle, grazie appunto al voto delle opposizioni e di parte della maggioranza, ha consentito lo spostamento di quelle somme nel capitolo riguardante le borse di studio sulla lotta alla mafia.

Se il bilancio, insomma, è stato già teatro di guerra politica, la Finanziaria potrebbe far emergere in maniera ancora più evidente le tensioni di Sala d’Ercole. E già qualcuno è uscito allo scoperto. Esponenti di punta del Pd all’Ars che hanno espresso in queste ore il proprio disappunto. È il caso ad esempio del presidente della commissione Salute Pippo Digiacomo: “A chi interessa – ha chiesto - veramente che Comiso vada bene e a chi interessa ancora di più che chiuda clamorosamente e tolga il disturbo? Con quale spirito possono partecipare al bando europeo le compagnie aeree se non hanno certezze sul futuro dell'aeroporto? Sono quesiti che intendo porre urgentemente al segretario regionale del mio partito Fausto Raciti e al ministro Delrio. In assenza di convincenti rassicurazioni mi vedrò costretto a dissotterrare l'ascia di guerra. Io non dispero – ha aggiunto Digiacomo - sul fatto che l'ARS e il governo regionale mettano a disposizione le risorse per assicurare ancora per qualche tempo i servizi Enav: il punto è – conclude il parlamentare del PD - che non si può tirare a campare e giocare sulla pelle di un aeroporto che, contro tutto e contro tutti, ha trasportato 500.000 passeggeri e continua a battere record su record in termini di crescita”.

Ancora più chiaro sulla posizione da assumere in occasione della Finanziaria, Fabrizio Ferrandelli: “È indispensabile che oggi pomeriggio, ad apertura dei lavori d'aula, - ha detto - il presidente della Regione intervenga assumendosi la responsabilità della manovra che porta la sua firma. Si assuma a viso aperto la responsabilità di fronte ai siciliani, cioè a chi gli ha affidato il compito di governare. Si è presidente della Regione sempre e comunque, in ogni istante e non ad intermittenza. Se viceversa, così come ha dichiarato ieri, la disconosce deve spiegarci perché dovremmo votare un documento che probabilmente sconfesserà il giorno dopo all'emergere delle evidenti criticità e contraddizioni. Insomma, oggi mi deve convincere che si tratta di quella che, proprio non molto tempo fa, ha definito la legge 'salva Sicilia'. Se non lo fa, annuncio sin d'ora che non voterò una manovra figlia di nessuno e 'affonda . La verità - continua Ferrandelli - è che si è chiusa una stagione politica e dovremmo prenderne atto. E invece che facciamo? Come i passeggeri del Titanic continuiamo a ballare mentre l'orchestra suona, e non ci accorgiamo che stiamo colando a picco".

"Il testo della finanziaria - sottolinea Ferrandelli - assembla provvedimenti corretti a cose francamente inutili e nocive. Mi sembra in alcuni casi di rivedere, oggi a colori, un film in bianco e nero di parecchi anni fa. Per esempio, l'ennesima riproposizione della centrale unica per gli acquisti senza che nessuno abbia mai spiegato perché non hanno funzionato le tante precedenti previsioni. Lo stesso si può dire per l’ennesima norma sulla riorganizzazione degli enti regionali, o quella per far pagare i servizi nelle aree protette regionali". 


29 Aprile 2015
http://livesicilia.it/2015/04/29/finanziaria-allars-inizia-la-battaglia-diretta-e-la-maggioranza-di-crocetta-e-gia-spaccata_621844/










FINANZIARIA, C’È L’ACCORDO DI MASSIMA. QUASI 500 EMENDAMENTI RITIRATI, E L’ACCORPAMENTO DI ALTRI 200 EMENDAMENTI FRA DI LORO PER LA TRATTAZIONE UNIFICATA

 

Finanziaria, c’è l’accordo di massima
Ma le opposizioni vogliono Crocetta in aula


seduta ars vacante


Quasi 500 emendamenti ritirati, e l’accorpamento di altri 200 emendamenti fra di loro per la trattazione unificata. C’è l’accordo fra maggioranza e opposizione per giungere entro domani sera all’approvazione della finanziaria regionale. Ma si tratta di un accordo condizionato. Le opposizioni chiedono che il Presidente della Regione non fugga dalle sue responsabilità e si presenti in aula dal pomeriggio di oggi a ‘metterci la faccia’, ad assumersi la paternità di questa legge di stabilità
Si tornerà, dunque, in aula alle 15 con Crocetta presente per iniziare l’analisi degli articoli della Finanziaria dopo che ieri è stato approvato l’articolato del bilancio ma con ben tre stop. Tre voti a scrutinio segreto che hanno mostrato tutta l’inconsistenza della maggioranza andata sotto in tutte e tre le occasioni. Gli emendamenti approvati ieri hanno tolto fondi alle auto blu per darli alle borse di studio antimafia, hanno cancellato i fondi per la comunicazione del Presidente e quasi dimezzato i fondi per esperti e consulenti sempre del Presidente.
Segnali mandati a Crocetta più che fatti concreti.  il presidente annuncia che quei fondi saranno ripristinati perché sono obbligatori, Ci sono contratti da rispettare. In realtà spese obbligatorie non sono ma c’è da aspettarsi che per tali saranno fatte passare per rimettere a posto i soldi del Presidente.
Il clima in aula, però, deve cambiare ieri sera sono state poste le basi perché questo avvenga ma Crocetta deve presentarsi al Parlamento e deve farlo contenendo la sua tradizionale esuberanza se non vuole altri incidenti visto che al voto segreto una decina di franchi tiratori ieri ci sono stati ad ogni occasione nella sua scontenta maggioranza.
Intanto oggi scendono in piazza i regionali. Indiscussione ci sono anche le norme di riforma unilaterale del pubblico impiego e del loro contratto.
Stamani sciopero generale contro le misure del governo su contratti, pensioni e assetti organizzativi del personale. “I regionali – accusano nel documento sindacale confederali e autonomi –  sono diventati un utile strumento per nascondere l’inadeguatezza del governo e della politica. Si toccano diritti maturati condizionando l’opinione pubblica con menzogne quotidiane. La stragrande maggioranza dei dipendenti regionali ha stipendi che vanno da mille a mille e cinquecento euro, altro che privilegi!”.
Due le manifestazioni in programma dopo che il crollo del ponte Himera ha reso difficili i collegamenti nell’Isola. A Palermo a partire dalle 9,30, concentramento e presidio dei lavoratori in piazza del Parlamento. A Catania, invece, alla stessa ora i lavoratori della Sicilia orientale si incontreranno davanti alla Prefettura per muoversi in corteo fino al Palazzo della Regione.
A proclamare lo sciopero, dopo il fallimento della trattativa all’Aran dove il governo si è presentato spaccato, sono state le segreterie regionali di confederali ed autonomi congiuntamente. Annunciati disagi in tutti gli uffici pubblici e negli enti regionali.

29 Aprile 2015
http://palermo.blogsicilia.it/finanziaria-ce-laccordo-di-massima-ma-le-opposizioni-vogliono-crocetta-in-aula/294858/









GRAMMICHELE (CT), FUTURO INCERTO PER I PRECARI. TOTÒ BRIGADECI,HA RIBADITO L'IMPEGNO DELLA CGIL PER RISOLVERE L'ANNOSA QUESTIONE DEI PRECARI DEGLI ENTI LOCALI E FORESTALI



Grammichele

«Futuro incerto per i precari»

Fp Cgil: «Stabilizzazione per i lavoratori degli Enti locali»


L'incontro tenutosi ieri a Grammichele 
e che ha riguardato i «precari»


«Precari Enti locali. Quale futuro?». Questo il tema dell'incontro tenutosi a Grammichele al quale, oltre ad un centinaio di lavoratori del calatino, hanno preso parte i vertici regionali e zonali della Fp Cgil, Abbinanti, Brigadeci, D'Amico e Bufalino e le on. Luisa Albanella e Concetta Raia; presenti i sindaci di Grammichele, Vizzini, Canzoniere e Sinatra e il presidente del consiglio di Ramacca, Nunzio Vitale.
Totò Brigadeci, porgendo il saluto, ha ribadito l'impegno della Cgil per risolvere l'annosa questione dei precari degli Enti locali e forestali. Sono, quindi, intervenuti Francesco D'Amico e Maria Rosa Filetti che hanno ribadito l'ineludibile necessità di procedere alla stabilizzazione dei lavoratori che da oltre un ventennio operano negli Enti locali.
Alfio Bufalino, svolgendo la sua attenta relazione, ha puntato il dito sul fatto che ben 11 milioni e 500 mila euro arrivino dalla Regione ai Comuni che potrebbero cessare se non si arriverà alla stabilizzazione e quindi sollecita i sindaci e la Regione a porre in essere gli opportuni provvedimenti, per porre fine ad una situazione che si protrae da un ventennio e vede i 22 mila lavoratori precari a percepire un assegno mensile di 800-900 euro e non avere alcuna certezza per il futuro.
Intervenendo i sindaci Sinatra e Canzoniere hanno ribadito, malgrado le poche risorse economiche, di essere al fianco dei lavoratori che hanno acquisito competenze e professionalità, per risolvere l'annosa questione.
Le on. Raia e Albanella confermano il loro impegno, ma ribadiscono le difficoltà per trovare le risorse necessarie per stabilizzare i precari.
Forte il dissenso dei precari che, stanchi di essere sfruttati e sottopagati, chiedono la loro stabilizzazione chiarendo: «Siamo chiamati ancora carusi anche se siamo alla soglia dei 50 anni di età e dopo aver svolto il nostro lavoro per oltre 20 anni assumendoci responsabilità e acquisendo competenze, vogliamo adesso che la politica si assume le proprie responsabilità e metta fine al nostro eterno precariato che ci mortifica».
L'intervento finale di Enzo Abbinante, segretario regionale Fp Cgil muove pesanti critiche alla politica e suggerisce la storicizzazione della spesa da parte della regione, deroghe per procedere alla stabilizzazione e invita tutti a partecipare allo sciopero del 13 a Palermo e dopo a Roma.
Nuccio Merlini


28 Aprile 2015