Riforme, avanti tutta con o senza sindacati
Il Pd con Crocetta attendendo il bilancio
Mano tesa, ma non troppo. Confrontiamoci ma senza toccare i tagli e la finanziaria. Sembra essere un diktat più che una apertura quella del governatore che si rivolge ai sindacati dopo la lettera aperta che suona come una chiamata alle armi.
Il tentativo è quello di disinnescare lo sciopero del 20 marzo contro le norme sui regionali inserite nella manovra finanziaria. “Riprendiamo il confronto – dice Crocetta – lo sciopero non ha senso, è una finanziaria di sviluppo, non capisco la protesta”.
Ed è proprio questa seconda parte che suona come una sfida più che una apertura anche perché arriva dopo il vertice con il Pd dal quale è uscito un compatto “Avanti tutta con la manovra finanziaria”.
Qualche aggiustamento sarà fatto quando la manovra, dopo il via libera della giunta, arriverà all’Ars, fanno sapere fonti di area Pd. L’incontro fra il governatore e i democratici si è svolto ieri. oltre a Crocetta e al segretario del Pd Fausto Raciti c’era una parte consistente dei deputati regionali e l’assessore all’Economia Alessandro Baccei e gli altri componenti della giunta espressione Pd.
“Un clima sereno e di dialogo - dicono le medesime fonti di area Pd. Soddisfatto anche il governatore soprattutto dopo che il renziano Faraone sabato ha preso il fuoco con le proprie mani, per la prima volta, attaccando i sindacati e ‘gettando la maschera’ a nome di tutti i renziani:
“E’ stato un incontro importante – dice Crocetta – siamo d’accordo sull’impostazione della manovra, non solo misure di austerità ma anche sviluppo e interventi sul sociale, oltre che norme sulla sburocratizzazione, come il limite di 120 giorni per le valutazioni dei Piani regolatori generali dei comuni”.
Qualche dubbio c’è sui tagli ai compensi dei consiglieri comunali, che, in base alla norma così come è scritta, non potranno ricevere più del 30% dell’indennità di un assessore; nel Pd c’è chi, fatto salvo il principio, spinge per l’applicazione della normativa nazionale sia sulla riduzione del numero dei consiglieri sia sia sulla diminuzione dei gettoni, con una sforbiciata più lieve di quella finora prevista.
L’argomento sarà al centro, probabilmente, di un dibattito interno al partito che rappresenta ormai la maggioranza relativa in regione e la maggioranza assoluta della coalizione
Nel pomeriggio, intanto, torna a riunirsi la giunta per la terza volta sempre sulla manovra economico finanziaria nella speranza che sia la volta buona per il varo e la trasmissione all’Ars e dunque il documento possa iniziare il suo percorso che dovrà concludersi obbligatoriamente entro il 30 aprile.
Per il governatore tutto procede bene: “Non parliamo più soltanto di tagli, la nuova finanziaria sarà uno sblocca-Sicilia” ma per la manovra restano 44 giorni utili senza che il percorso d’aula sia ancora iniziato.
16 Marzo 2015
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