Previsti tagli per centinaia di mln in cinque anni
Eventuali ballottaggi nei Comuni il 14-15 giugno
Rosario Crocetta
Lillo Miceli
Palermo. Il governo regionale ha concluso ieri sera l'esame del disegno di legge di stabilità, ma il voto finale è stato rinviato alla prossima settimana per consentire agli uffici di riscrivere alcune norme che hanno subito qualche modifica. La giunta, presieduta da Crocetta, ha fissato inoltre per il 31 maggio-1 giugno prossimi la tornata amministrativa. Si voterà in 51 Comuni che potrebbero diventare 53 se il ministero dell'Interno darà il via libera alle elezioni ad Augusta e a Mascali, commissariati per presunte infiltrazioni mafiose. Gli eventuali ballottaggi si svolgeranno il 14-15 giugno. Tra i Comuni che torneranno alle urne, i più popolosi sono Agrigento, Enna, Gela, Marsala, Licata, Milazzo, Carini.
Tornando al disegno di legge di stabilità, la giunta regionale, nel corso di una seduta fiume, ha ultimato l'esame dei circa 75 articoli che comprendono una serie di riforme: nell'arco di un quinquennio, dovrebbero alleggerire il bilancio della Regione di parecchie centinaia di milioni di euro. Risparmi che si otterrebbero attraverso il contenimento della spesa della funzione pubblica, ovvero stipendi e pensioni dei dipendenti che dovranno, comunque, scendere di numero. Solo il comparto non dirigenziale della Regione è composto da 14.452 dipendenti più 1.251 del corpo forestale. A questi occorre aggiungere 1.736 dirigenti. Ovviamente, non mancano le resistenze, soprattutto da parte dei sindacati che hanno indetto uno sciopero per il 20 prossimo. Si tratta di misure da portare sul tavolo romano per dimostrare la buona volontà della Regione d'invertire la marcia, tagliando sprechi e privilegi.
«Con questa manovra finanziaria - ha detto il presidente, Crocetta - cominciamo un processo virtuoso che consentirà, nei prossimi anni, il recupero di risorse a copertura dei debiti. Con Roma non c'è alcun do ut des: condividiamo la stessa logica finanziaria che per me è ineccepibile. Conti in ordine, basta sprechi e privilegi. serve sviluppo». Rispetto alle trattative in corso con palazzo Chigi sulla riduzione della compartecipazione alla spesa sanitaria e sulle materie fiscali, Crocetta afferma: «I confronti sono ancora in corso».
Il disegno di legge di stabilità prevede, a partire dal 2016, l'esodo volontario dei dipendenti che hanno maturato il diritto alla pensione. Si dà la possibilità di fare domanda a coloro che questo diritto lo matureranno entro il prossimo quinquennio; mentre chi, pur avendone i requisiti, non farà istanza, avrà una pensione analoga a quella dei dipendenti statali.
I braccianti della forestale che hanno compiuto 63 anni, fino al compimento dei 65 anni, avranno un sussidio pari al salario base, mentre il contingente dell'antincendio sarà ridotto di almeno il 20%. La benzina sarà rimborsata fino a venti chilometri.
Tra le misure di contenimento della spesa, previsto il blocco delle promozioni; lo scioglimento dell'Arsea, agenzia che avrebbe dovuto erogare i pagamenti diretti (Pac) agli agricoltori. Pagamenti che continuerà a fare l'Agea. Per agevolare gli agricoltori, anche a causa dell'ondata di maltempo che ha provocato ingenti danni alle colture, le cambiali agrarie in scadenza quest'anno, saranno spalmate in cinque anni tramite l'Ircac.
Tra le norme più attese, la semplificazione amministrativa o sburocratizzazione. Con il disegno di legge di stabilità sarà introdotto il criterio del silenzio-assenso in tutte le materie in cui la Regione dovrà dare un'autorizzazione.
Il governatore ha ribadito l'importanza della riduzione dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali che non potranno avere un'indennità superiore al 30% di un assessore del proprio Comune, ma non ha nascosto neanche il timore che l'Ars bocci la norma: «Quella che abbiamo - ha aggiunto Crocetta - è un'occasione storica per dire basta agli abusi. Occorre porre un limite alle spese perché non sono dettate assolutamente da esigenze. Cosa diversa sono i compensi dei sindaci, degli assessori e dei presidenti dei consigli comunali, impegnati a tempo pieno. Dire che un consigliere deve guadagnare quasi quanto un assessore, dunque percepire uno stipendio, è inaccettabile e il governo non può rinunciare a portare all'Ars la norma che evita l'affossamento degli enti locali».
Ma il costo dei consiglieri comunali non si limita al gettone di presenza. Per i lavoratori dipendenti l'amministrazione deve rimborsare alle aziende la giornata di lavoro. Chi un lavoro non ce l'ha, solitamente trova sempre un'impresa, o una cooperativa, compiacente che lo assume appena eletto consigliere comunale. Ma questa non è una novità. Anzi, è una pratica che risale ai tempi del Pci: i funzionari di partito che venivano eletti nei consigli comunali o provinciali, subito dopo venivano assunti in una delle tante società che orbitavano nel mondo della cooperazione rossa.
«Avevamo ragione - ha commentato il capogruppo di Fi, Falcone - nel dire che era tecnicamente impossibile chiudere il Bilancio 2015 in equilibrio, la fumata nera della Giunta, riunitasi ieri per redigere il Bilancio, ne è la prova.
14 Marzo 2015
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