Finanziaria, previsto l'esodo di 7000 regionali
La norma prevede la fuoriuscita di 754 dirigenti, 1770 dipendenti e 3800 forestali oltre un centinaio dipendenti dei consorzi di bonifica e dell'Esa e circa 500 del Corpo forestale
di GIOACCHINO AMATO
Nel comparto agricoltura prevista non solo la fuoriuscita a 63 anni di circa 3800 operai forestali secondo le norme pre Fornero e un contributo di accompagnamento alla pensione. Si taglia anche di 1500 unità il contingente degli "antiincendio" destinandoli a manutenzione di foreste e falde acquifere ed entro il 2019 si tagliano della metà i 1250 agenti del Corpo forestale. Si sopprime l'agenzia per l'agricoltura Arsea ma in cambio la Resais rinasce come l'araba fenice per occuparsi della gestione di tutti i forestali riuniti in un'unica graduatoria. Tagli del 10 per cento quest'anno ai contributi per i consorzi di bonifica, del 30 nel 2016 fino all'azzeramento nel 2020. In compenso si cerca di far partire la "Banca della terra" per la quale, invece di un regolamento, basteranno le linee guida: 10 mila ettari di terreni da affidare ai giovani con 1000 nuovi posti di lavoro.
In finanziaria anche le norme sul personale regionale che verranno emendate solo se il confronto con i sindacati in Aran Sicilia porterà risultati. Al momento tagli e adeguamenti al contratto degli statali rimangono e con le finestre per la fuoriuscita, da qui al 2020, potranno andarsene in 2400 fra dirigenti e funzionari. Ma spariscono anche altre "poltrone", non solo quelle dei consiglieri comunali. I dieci istituti autonomi case popolari (Iacp) si accorpano nell'Agenzia unica Aspa, il Consiglio regionale dei beni culturali passa da 50 a 13 membri, spariscono i collegi dei revisori dei parchi archeologici, cancellati e accorpati agli altri, gli uffici per le gare d'appalto (Urega) di Trapani, Siracusa e Agrigento.
Nasce la centrale unica degli acquisti che secondo le stime di Baccei porterà già quest'anno al dimezzamento della spesa per i farmaci e ad un calo del 10 per cento di quello di dispositivi medici e del cinque per cento di beni e servizi (15 per cento entro il 2017). Si rafforza anche l'assessorato Economia con un nuovo dipartimento che controllerà gli "effetti economici" di spese e entrate controllando, in pratica, la gestione della ragioneria generale. Una serie di norme, invece, rendono più semplici autorizzazioni ambientali e iter burocratici e coinvolgono i Comuni e le ex Province, come "organismi intermedi" nell'utilizzo dei fondi europei.
Per le autolinee in attesa della gara pubblica di assegnazione del servizio di trasporto si stanziano per quest'anno 74 milioni di euro per le varie ditte dei quali 19 milioni per Ast. Altri 94 milioni per
il trasporto urbano in 87 Comuni. Altri due milioni e mezzo andranno al Comune di Comiso per lo "startup" dell'aeroporto. Si confermano, in via transitoria ma al ribasso, i contributi a teatri e orchestre ma si crea il fondo unico per lo spettacolo (Furs) da cinque milioni di euro. Per accedere al fondo tutti i teatri, dal Massimo di Palermo al Bellini di Catania, dovranno rinunciare ai contratti integrativi dei dipendenti, circa 1000 persone.
21 Marzo 2015
e qua finisce la storia.................................... salvo.s
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