Un fondo unico per i forestali perché possano operare, oltre che nel settore ambientale, anche in quello della gestione e della pulizia dei siti culturali. L’on. Ragusa lancia la proposta al governatore Crocetta e ai tre assessori al ramo Baccei, Caleca e Purpura
“Non
è possibile che i forestali continuino ad essere presi di mira. E’
inaccettabile la generalizzazione che se ne fa come di gente che non
vuole adempiere i propri compiti. Io conosco bene questa realtà. E so
che non è così. Ecco perché lancio una proposta. Si crei un fondo unico,
all’interno di un apposito capitolo del bilancio, per utilizzare queste
persone, che restano un patrimonio della nostra Regione, oltre che nel
settore ambientale anche in quello legato alla gestione e alla pulizia
dei siti culturali. E tutti sappiamo quanto ce ne sia di bisogno”. E’ il senso della lettera aperta che l’on. Orazio Ragusa
ha inviato al governatore siciliano, Rosario Crocetta, all’assessore al
Bilancio, Alessandro Baccei, all’assessore alle Politiche agricole,
Nino Caleca, e all’assessore ai Beni culturali, Antonio Purpura. “In
queste ultime ore, in alcune trasmissioni tv – spiega l’on. Ragusa – è
emerso che le nostre aree di pregio, dal punto di vista archeologico e
culturale, sono sottoutilizzate o addirittura chiuse per mancanza di
personale. Dall’altro lato, abbiamo un esercito di forestali (alcuni di
loro, 600, sono stati collocati in prepensionamento) che non attendono
altro se non di essere messi nella condizione di potere operare al
meglio. Si tratta, quindi, del semplice incontro tra domanda e offerta.
Abbiamo queste persone che, dopo avere sostenuto un adeguato corso di
formazione, potrebbero senz’altro fornire il proprio contributo alla
causa, parlo della valorizzazione delle bellezze monumentali dell’intera
isola. Ma non solo. Potremmo aiutare anche quei Comuni che, pur
avendone richiesto l’operato, spesso e volentieri sono costretti a
bloccare le proprie procedure perché non possiedono le adeguate risorse
finanziarie per pagare l’operato dei forestali. Lo strumento tecnico
potrebbe essere proprio quello della creazione di un fondo unico che ci
permetterebbe di supportare nella maniera migliore questa entusiasmante
sfida. Non dico che sia un percorso facile. Ma vale la pena di provarci.
Anche perché attraverso la valorizzazione dei nostri beni culturali,
ambientali e turistici possono nascere occasioni di sviluppo che il
territorio siciliano insegue nelle maniere più disparate. Perché,
dunque, non cogliere questa occasione e fare in modo che, al contempo, i
forestali possano avere una soddisfazione professionale da ciò che
fanno? Questa è la proposta. Occorre studiare la formula tecnica più
adeguata per portarla avanti. Sono certo che i tre assessorati regionali
a cui mi sono rivolto, se ci sarà l’assenso del governatore, sapranno
trovare la strada migliore per attuare il progetto”.
11 Febbraio 2015
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