28 gennaio 2015

CENTRALE DI BIOMASSE AL POSTO DEL BOSCO, L'ASSESSORE CALECA: "PER NOI IL CONTRATTO È NULLO"



Centrale di biomasse al posto del bosco, l'assessore Caleca: "Per noi il contratto è nullo"

 

 Centrale di biomasse al posto del bosco Caleca: "Per noi il contratto è nullo"


La Regione si rivolge all'avvocatura dello Stato. Secondo l'assessorato, l'accordo stipulato con le imprese appaltatrici non sarebbe più valido
di LORENZO TONDO





Centrale di biomasse al posto del bosco, l'assessore Caleca: "Per noi il contratto è nullo""Per noi quel contratto è nullo". Lo ha detto l'assessore all'Agricoltura Nino Caleca nel corso della conferenza stampa di questa mattina a Palermo, spiegando i provvedimenti dell'amministrazione regionale sul caso del "bosco svenduto": quei diecimila ettari di alberi nel cuore della Sicilia, tra Caltanissetta ed Enna, consegnati nelle mani dei privati della Biomasse Spa. Sul banco degli imputati i due contratti stipulati tra la Regione e la società a partire dal 2001. Due accordi finiti sul tavolo dell'Avvocatura dello Stato che ha rilevato "gravi criticità". "Siamo dinanzi alla violazione delle norme sulla concorrenza e sull'evidenza pubblica - ha continuato Caleca - in conflitto anche con le leggi europee, nazionali e regionali. Quel contratto è quindi radicalmente nullo".

L'assessore ha inoltre annunciato la momentanea sospensione della consegna degli oltre 5 lotti oggetto dell'accordo. "Il contratto del 2001 prevedeva solo l'utilizzazione boschiva, l'esbosco e il trasporto degli alberi di eucalipto - ha spiegato Caleca - ma non che questi alimentassero una centrale a biomasse, cosa che invece fa il contratto del 2007. Rispetto al primo contratto del 2001, quindi, quello del 2007, invece di far scattare una semplice proroga da 3 a 9 anni come prevedeva una legge apposita del 2003, è un atto aggiuntivo vero e proprio perché viene modicato l'oggetto del contratto in merito alle quantità, al prezzo e alle penalità in caso di ritardo: dai 516 euro per giorno di ritardo del primo contratto si passa ai 16 del secondo. Praticamente sarebbe stato necessario un secondo bando di gara".

Eppure sulla complessa vicenda del contratto la Regione era già stata messa in guardia nel 2012. In un documento di 18 pagine, un dirigente agli affari legali del Dipartimento Azienda foreste demaniali, aveva sottolineato le enormi "criticità presenti nel contratto tra l'assessorato e i privati" suggerendone la revoca della concessione. Qualcuno però decise di ignorare quel fascicolo e, dopo qualche tempo, il dirigente fu rimosso dal suo incarico.

A rispolverare quel parere ci penserà quasi 3 anni l'ispezione messa in atto dal neo assessore Nino Caleca, determinato a revocare la concessione della Biomassa Spa. Sulla situazione societaria dell'azienda Caleca ha anche richiesto la documentazione antimafia. Il socio unico della Biomassa spa si chiama Pietro Mauriello. E il suo nome non è nuovo alla procura di Palermo. L'imprenditore, che non risulterà iscritto nel registro degli indagati, compare più volte nelle carte delle intercettazioni dell'"Operazione Eolo" che nel 2009 porterà all'arresto di otto persone tra politici e imprenditori accusati di aver stretto accordi con Cosa nostra per la realizzazione di alcuni impianti eolici. Mauriello al tempo era un impiegato della Fri-el Green Power Spa. La stessa società che qualche mese fa ha acquisito il controllo
totale della nuova centrale a biomasse inaugurata lo scorso dicembre a Dittaino, in provincia di Enna (costata 100 milioni di euro), alimentata dalla legna prelevata dai boschi dell'entroterra.

"Per quanto riguarda la legislazione antimafia -  ha sottolineato Caleca - sia nel primo sia nel secondo contratto si è andati avanti con l'autocertificazione. Qualche mese fa abbiamo chiesto alla prefettura di Enna un certificato antimafia ma siamo ancora in attesa"



28 Gennaio 2015
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/01/28/news/centrale_di_biomasse_al_posto_del_bosco_l_assessore_caleca_per_noi_il_contratto_nullo-105980409/




Assessore Lei è stato un grande!

Da ignorante la domanda adesso nasce spontanea: Se la società biomasse è riuscita in questi anni a ricavare 40 milioni di euro l'anno, perchè i forestali rispettando l'ambiente non possono far altrettanto per la Regione Sicilia?



Leggi i contratti di compravendita

Contratto di compravendita tra il Dipartimento Azienda Regionale Foreste Demaniali e la Società Biomasse Sicilia

Contratto Integrativo di compravendita biomasse di eucalitto da eucalitteti demaniali, tra tra il Dipartimento Azienda Regionale Foreste Demaniali e la Società Biomasse Sicilia








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