31 ottobre 2014

SIFUS: PREOCCUPAZIONE PER I BRACCIANTI



Sifus
Preoccupazione per i braccianti

 


 Foto lasicilia.it



La protesta dei braccianti forestali, rappresentati dal "Sindacato forestali uniti per la stabilizzazione", non si ferma. Ad annunciarlo è lo stesso Maurizio Grosso, nel suo ruolo di capofila dell'organizzazione sindacale. Il malcontento, neanche a dirlo in periodo di spending review, sono le coperture finanziarie da trovare. Vi è il rischio concreto per cui la maggioranza degli operai forestali siciliani non arrivi a completare, entro l'anno, il numero delle giornate previste dalla legge per l'occupazione nel settore. La preoccupazione è mitigata da un sia pur moderato ottimismo arrivato, lunedì scorso, da parte del Presidente della Regione in ordine a un prolungamento di 5 giorni lavorativi per i braccianti del comparto. «Non possiamo che cogliere la notizia - ha detto il segretario generale del Sifus, Maurizio Grosso - come un fatto positivo. Tuttavia, conoscendo i precedenti impegni del presidente circa le garanzie delle giornate di legge per i forestali, qualche riserva la nutriamo. Infatti, se è vero che ieri mattina in provincia di Palermo e Trapani i lavoratori hanno ripreso a lavorare, è altrettanto vero che, lo stesso meccanismo non è successo in tutte le province dove i lavoratori, disillusi dalle rassicurazioni, stanno insorgendo, organizzando sit-in di protesta in alcuni distaccamenti (vedi ad esempio Vizzini) dell'Azienda foreste».
«Non sappiamo come si evolverà la congiuntura - intercala il segretario provinciale del Sifus, Michele La Porta - ma anche quando si dovessero rendere disponibili tutte le coperture economiche il 31 dicembre è talmente vicino che sarà quasi impossibile raggiungere le garanzie occupazionali». Ma non solo per il perdurare dei gravi ritardi, la certezza dei diritti contrattuali ed economici dei lavoratori stagionali dovrà passare - è sottolineato in una nota del sindacato di categoria - attraverso il reperimento 89 milioni così distribuiti: 70 milioni dai fondi Pac e 19 milioni dal disegno di legge che speditamente dovrebbe essere votato all'Ars, ma che si renderanno disponibili tra 20 giorni. I 70 milioni sono cosi combinati: 14 milioni già disponibili e si stanno utilizzando per la provincia di Agrigento e parte si renderanno immediatamente gestibili per alcuni cantieri di Catania; 20 milioni sono fermi all'assessorato al Territorio e devono passare dalla Giunta regionale per sortire effetto. Sui 36 milioni, fermi in Ragioneria (all'assessorato all'Agricoltura) deve ancora essere espresso parere favorevole dall'assessorato al Bilancio.
CARMELO LOIBISO


30 Ottobre 2014






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