«Madonie, forestali inoperose chiaccheravano e fumavano»

Petralia Sottana. Questa mattina per l'ennesima volta gli operai forestali scenderanno in piazza a Palermo per chiedere le garanzie minime. Questa è una faccia della medaglia che propone dall'altro lato un sistema di «lavativismo» che fa male all'intera categoria. L'ultimo caso ci viene segnalato tra Piano Zucchi e Isnello nel cuore del Parco delle Madonie dove un gruppo di turisti si è imbattuto in un «variopinto gruppo di operaie forestali turniste». Una ventina di persone che «chiacchieravano e fumavano. Tutto facevano tranne che lavorare» e alla vista degli escursionisti «hanno preso in mano il rastrello e senza troppa lena hanno iniziato a sarchiare le canalette poste ai margini del sentiero».
Accuse pesanti che non possono essere giustificate dal meccanismo clientelare che questa gente ha subito nel corso degli anni da parte della politica che li continua a tenere in uno stato di precarietà perenne. Ed infatti neanche Nicola Gervasi, operaio forestale di Isnello e dirigente della Flai-Cgil, giustifica un tale comportamento, ma allo stesso tempo non accetta che un gruppo di vacanzieri che non conosce l'organizzazione del lavoro che spesso è carente punti il dito contro una categoria di lavoratori che soffre. Sicuramente di tutta l'erba non si può fare un fascio, ma diventa difficile per chi osserva fare distinzioni. Basterebbe fare il proprio dovere per non incorrere in spiacevoli commenti.
g. l. p.

07 Ottobre 2014

Nota

Come al solito, sparare sui forestali ormai è diventata una moda che tutti ne parlano, più o meno a sproposito. Bisogna verificare bene come sono andate le cose, c'è anche da tener presente, che avvolte le piccole notizie vengono ingigantite e diventano anche insormontabili. Succede spesso nel giornalismo, ma anche da chi la comunica.
Agli insinuatori, i forestali se usati bene sono una grandissima risorsa per l'ambiente e non un problema o la causa della crisi! Quindi sono le vere sentinelle del territorio...