Ars, al via la sessione di Bilancio 2015 ‘fantasma’, con la Regione che non ha ancora pagato le competenze 2014
Si apre oggi in Assemblea regionale siciliana – ma solo sulla carta – la sessione di Bilancio 2015. Non sappiamo se il Governo di Rosario Crocetta, tra qualche giorno, consegnerà agli uffici di Sala d’Ercole il ‘bozzone’ con l’ipotesi di manovra economico- finanziaria del prossimo anno. Non sappiamo se ottobre passerà in cavalleria e se se ne parlerà a novembre. O se, entro la fine di quest’anno, di tale argomento, non se ne parlerà affatto. Ma sappiamo che, per la prima volta nella storia dell’Autonomia la sessione di Bilancio si apre con mezza Amministrazione regionale che, a ottobre, aspetta ancora le competenze dell’anno in corso.
Il governatore Crocetta dice che non vuole sentire parlare di “Regione fallita”. Intanto ieri sera il parlamentare Pietro Alongi, del Nuovo centrodestra democratico, ha ‘stampato’ un interrogazione (della quale riferiamo in altra parte del giornale) dove si denuncia un fatto grave: i ragazzi disabili che non possono recarsi a scuola perché le ex Province regionali, commissariate, non hanno i soldi per assicurare il servizio.
Le ex Province, per la cronaca, sono state lasciate senza soldi dalla Regione. E viene da chiedersi – e ci auguriamo che se lo ‘chiedano’ tutte le Procure della Repubblica della Sicilia – come mai un servizio sociale così importante sia stato abbandonato e non sia invece stato trasferito agli uffici regionali, visto che le Province, come è noto, sono state soppresse.
Alongi ricorda non soltanto i ragazzi disabili che non possono recarsi a scuola – e già questo è un fatto gravissimo, perché siamo davanti a un servizio pubblico negato a una categoria sociale già provata dalla vita – ma anche il lavoro che si sta perdendo: solo a Palermo e supponiamo in provincia ci sono 450 persone che si occupavano di svolgere questo servizio e che sono rimasti ‘a spasso’.
Non osiamo pensare quale potrebbe essere la situazione in tutt’e nove le ex Province. Magari, provincia per provincia, ce lo racconteranno i deputati dell’Ars che svolgono ancora con coscienza il proprio mandato.
Ma quello dei disabili abbandonati non è il solo problema di una sessione di Bilancio 2015 che chissà per quanto tempo rimarrà ‘fantasma’.
Abbiamo ricordato che, per la prima volta nella storia dell’Autonomia, una sessione di Bilancio si apre con intere categorie sociali che aspettano ancora i pagamenti dell’anno in corso.
La situazione – l’abbiamo scritto più volte e torniamo a scriverlo oggi – è drammatica per gli operai della Forestale e per gli enti che operano in agricoltura. La competenza che manca per chiudere il 2014, stando a quanto stabilito la scorsa settimana, dovrebbe attestarsi intorno a 30 milioni di euro per i forestali e 20 milioni di euro per Esa, Consorzi di bonifica, Istituto Zootecnico, Istituto della vita e dell’olio e via continuando con gli enti che operano in agricoltura.
I dati non sono ancora certi. Tant’è vero che domani è stata convocata la Commissione Bilancio e Finanze dell’Ars con all’ordine del giorno i problemi dell’agricoltura.
Sempre oggi – come riferiamo in altra parte del giornale – a Palermo e in altre province della Sicilia – andrà in scena la manifestazione di protesta dei lavoratori della Formazione professionale. Il problema è sempre finanziario. Ma con una differenza fondamentale: che mentre per Forestali, agricoltura e Province mancano i soldi (che il presidente Crocetta si è fatto ‘derubare’ dal Governo Renzi), per la Formazione – come raccontiamo con dovizia di particolari in altra parte del giornale – i soldi ci sono, ma Crocetta e l’assessore Nelli Scilabra hanno ‘altri progetti’: ovvero scippare i soldi – che ci sono! – a questo settore per consegnarli ai privati.
Questo è il motivo per il quale lo sciopero di oggi dei lavoratori della Formazione non dovrebbe concludersi con la solita marcia inutile, ma, al contrario, dovrebbe aprire una stagione di lotta, bloccando tutto fino a quando i lavoratori del settore non avranno sui propri conti correnti gli arretrati che gli vengono negati. E fino a quando non avranno certezze sul futuro.
Detto questo – e tornando alla sessione di Bilancio ‘fantasma’ del 2015 – non possiamo non rimarcare le responsabilità del presidente della Regione, Rosario Crocetta, che non solo non ha detto nulla al Governo Renzi quando, quest’anno, ha trattenuto alla fonte un miliardo e 150 milioni di euro di accantonamenti, scippandoli dal nostro Bilancio regionale 2014, ma ha anche rinunciato a 5,4 miliardi di contenziosi (oltre 6 miliardi di euro secondo il professore Massimo Costa) con lo Stato, in parte già vinti.
Se oggi i forestali, i lavoratori degli enti che operano in agricoltura e le nove ex Province regionali sono senza soldi, ebbene, la responsabilità diretta è del presidente della Regione e dei suoi alleati politici: e cioè dei cosiddetti renziani siciliani del PD: il senatore Giuseppe Lumia, il parlamentare nazionale, Davide Faraone, il capogruppo all’Ars del PD, Baldo Gucciardi, che a Sala d’Ercole, con motivazioni degne del migliore Protagora, ha difeso lo scippo di Roma alla Sicilia.
E’ a queste persone che forestali, lavoratori degli enti che operano in agricoltura, dipendenti delle ex Province regionali e ragazzi disabili che non possono recarsi a scuola (con relative famiglie) si debbono rivolgere per chiedere conto e ragione dei soldi spariti.
01 Ottobre 2014
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