“Incendi nei boschi? E’ la mafia”:
Crocetta da Giletti, sangue e Arena
“Prima di parlare della Lombardia
devi sciacquarti la bocca”. Reduce dal match di Piazza Pulita con
Rosario Crocetta, Viviana Beccalossi, assessore della Regione Lombardia,
Fratelli d’Italia, “salta” nell’Arena accogliente di Giletti che lascia
nell’Isola la scena del crimine. Destinatario del monito è Paolo
Ruggirello, deputato questore dell’Assemblea regionale siciliana, che aveva messo in dubbio la difesa degli alti stipendi regionali lombardi,
vantati dalla Beccalossi. Più che un talk show, è stata plaza de toros.
Che è poi quel che vuole, forse Giletti, nonostante il fiato che
consuma per arbitrare gli scontri cruenti fra i suoi ospiti.
Tornano nell’Arena gli emolumenti dell’Assemblea regionale siciliana,
perché sono stati tagliati ma non quanto ci si sarebbe aspettato, e i
forestali che restano troppi, mentre gli incendi nei boschi siciliani
aumentano esponenzialmente.
Nel ring scende anche il presidenmte
della Regione siciliana, che dopo avere fatto buon viso a cattivo gioco
perde la pazienza e getta un urlo: “Lo volete capire o no che è la mafia, la speculazione ad appiccare gli incendi”. Poi, abbassato il tono della voce – rischiava l’infarto – aggiunge: “I foredstali non sono 24 mila, ma 7.800,
perché lavorano quattro mesi l’anno, bisogna fare i conti
correttamente. E quanto alla spesa, l’abbiamo tagliata: non più 400
milioni di euro l’anno, ma 200. In più ci sono dquadre di forestali che
si dedicano al riasseto idrpgeologico”.
Ma le buone ragioni di Crocetta non le
ascolta nessuno nell’Arena, perché nel “mazzo”, a difendere la Sicilia,
oltre a Ruggirello, fortemente “indiziato” per il fatto che è un deputato regionale,
c’è il sindaco di Godrano, una città che vive degli stipendi dei
forestali (sono un esercito sterminato da quelle parti), ed un
sindacalista dell’Ugl, che avrebbe dovuto difendere i forestali e non
c’è riuscito, perché l’Arena è diventata una bolgia e Giletti ha
abbassato la saracinesca quando la partita si è incattivita troppo.
Fra gli ospiti c’è anche un professore
di Oxford, che però è calabrese purosangue, e invece che dare una mano
alla Beccalossi, inopinatamente, finisce con il dare ragione a Crocetta-
“Si guarda l’albero e non la foresta – sostiene il prof, contagiato dal
tema– ci sono i forestali ma non le foreste – “i trasferimenti di
risorse statali al nord sono di 14 mila euro per ogni cittadino, mentre
al sud sono di 10 mila euro. Solo che al Sud quei diecimila euro si
spendono male…”.
Una lancia spezzata a favore della Sicilia, indirettamente.
Ma Giletti colpisce duro, non dà tregua sui forestali. “24 mila
forestali”, accusa, e non 7.800. “Miopia, buco di biolancio, furbizie. E
la gente non ha di che vivere…”. Intollerabile, denuncia. E tutto torna
tenebra. Anche perché c’è Pina Picierno, rottamatrice di lungo corso,
renziana della prima ora, che fa salire sul banco degli imputati lo
Statuto speciale della Regione siciliana, la cui innocenza è fuori
discussione, visto che semmai è stato usato malamemente e nono gli si
può addossare colpe che non ha.
Il secondo tempo del’Arena è riservato agli stipendi dei burocrati dell’Assemblea.
Parla un sindacalista della Cisl, Gigi Calacausi, che senza peli sulla
lingua spara a zero. “Abbiamo perso 53 iscritti, perché hanno preferito
costituire un sindacato giallo…”, rivela. “Non potevamo difendere
l’indifendibile, accordi di comodo…”.
E’ vero che l’Assemblea regionale costa
156 milioni di euro l’anno? Chiede Giletti. “No, non è vero”, risponde
Paolo Ruggirello, sono 149 milioni”. E a questo punto il conduttore fa
il gesto di togliersi la giacca per andare via. Resta sempre una cifra
enorme, denuncia. E Ruggirello, sulle difensive: “L’Assemblea lascia nel suo bilancio i vitalizi dei deputati regionali
e dei dipendenti, che in Lombardia sono pagati dall’Inps, sostiene,
mandando in bestia Viviana Beccalossi. Che però subisce la requisitoria
di Rosario Crocetta. “Ho posto io la questione, ma i dipendenti
regionali lombardi hanno stipendi che arrivano a 240 mila euro, mentre i
regionali siciliani si fermano a 160 mila”. Quanto all’Assemblea,
continua, occorre tenere conto che ha iniziato la sua attività nel 1946 e
non nel 1970, i vitalizi sono molto più salati.” Insomma, ammonisce
Crocetta, la Sicilia non è il muro basso, dove riversare tutte i mali del mondo. Le cose torte vanno aggiustate, come le menzogne.
Cala la tela. Una considerazione: gli
scandali padani, dall’Expo al Mose, sono velocemente passati di moda.
Dall’Arena a Piazza Pulita, a Ballarò, per non citare le testate
nazionali, tengono la Sicilia in prima pagina. Eppure costano quanto
cento anni di forestali senza arte né parte.
26 Ottobre 2014
Una trasmissione nauseabonda. Si è parlato della forestale siciliana senza parlare della forestale siciliana, bensì dei pregiudizi sulla forestale siciliana. L'assurdo è che Giletti si permette di fare le pulci sui nostri costi , gridando vergogna per i circa diecimila euro annui (compresa la disoccupazione) che ci riguardano, quando lui ha un reddito con cui potrebbero campare 50 delle nostre famiglie!
RispondiEliminaUn reddito che viene da programmi e attività che non servono ad informare ma, al contrario, a disinformare, confondere le idee, e far passare, nella caciara, i pregiudizi. Mentre nella nostra attività si preservano dalla distruzione interi territori e per far questo si contano persino delle vittime.
L'assurdo è che il maggior esponente attuale delle politica siciliana, quello che dovrebbe risolvere il problema, non capisce e non vuol capire alcunché delle peculiarità della questione forestale, e se ne esce, alla fine, con quella battuta sciocca, superficiale, sempliciotta, ecc. che gli incendi boschivi hanno una origine mafiosa! Senza tener conto, invece, che gli incendi si propagano proprio perchè l'agricoltura siciliana è moribonda ed i territori vengono abbandonati all'incuria.
L' assurdo è che ancora si continua a parlare di un aumento del 400% di incendi rispetto all'anno scorso senza tener conto che l'anno scorso, in Sicilia, vi è stata una intera estate piovosa.
L' assurdo è che si paragona il clima e la vegetazione del Canada, il cui punto più a sud è il 49°parallelo boreale, a quella della Sicilia che si trova al 37° parallelo boreale. Cioè a dire che il punto più a sud del Canada ha lo stesso clima e vegetazione del nord della Francia, o del centro della Germania, mentre da noi c'è un clima subtropicale.
L'assurdo è che anche se qualcuno cercava di spiegare con calma le nostre peculiarità, con meriti e possibili demeriti, neanche lo facevano parlare.
Questa è TV spazzatura, con quale criterio questa "spazzatura" si permette di parlare di noi, vada prima a lavarsi per bene dalle sue sozzure!