Palermo
Forestali e lavoratori della formazione in piazza
Governo assediato dalle emergenze
di SEFY AIELLO
I forestali protestano per la riduzione delle ore di lavoro. La Cisl chiede lo sblocco reale dei pagamenti delle spettanze arretrate per i lavoratori degli enti di formazione. Sul piede di guerra anche i trattoristi dell'Esa.
L'immagine portata in piazza da uno dei manifestanti
PALERMO - Non sono bastate le proteste della scorsa settimana. Ottobre si apre con un sit-in a piazza Indipendenza organizzato dai sindacati Cisl Scuola con Snals Confsal e Cobas, e Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil. I forestali e la formazione professionale, stamattina, sono scesi in campo per rivendicare il proprio diritto: ricevere le mensilità. Circa un migliaio di persone davanti a palazzo D'Orleans, puntuali alle 10 come da appuntamento, hanno cominciato a riempire dapprima il giardino, poi l'intera strada. "Manca la copertura finanziaria e per questo motivo non ci vogliono far svolgere tutte le giornate lavorative - dice Biagio Passanante, della Forestale - Siamo divisi in tre gruppi in base alle ore lavorative in un anno: 151, 101 e 78 ore, e adesso vorrebbero scendere a 101, 58 e 27. Come si può vivere così?
E ancora, preferiscono non fare lavorare noi, ma arrivare i canadair da Roma. Siamo arrabbiati anche con i sindacati che non ci stanno tutelando". Insomma, a piazza Indipendenza non ci vuole tanto ad intuire il malessere collettivo di tutti i manifestanti. Chi più, chi meno, lo stipendio non lo percepiscono da mesi. "Coma si fa? E' possibile fare credito anche per la benzina?- chiede Giusepina Pace, di Marianopoli - Senza il nostro lavoro, tutto il paese è in crisi, perchè la moneta non gira. Non è giusto, anche per quanto riguarda la spesa acquistiamo lo stretto necessario. Ma come si può non comprare neppure una barretta di cioccolato ai nostri bambini?". "La situazione è molto semplice - spiega Francesco Paolo Guida, segretario generale UILA Calatanissetta - Tutte le promesse fatte da un pò di tempo dal governo regionale non hanno trovato attuazione. Siamo qui per vedere cosa fare". Forestali e Formazione insieme per uno scopo comune. "Non possiamo sempre dire di fare tavoli e riunioni per non concludere nulla - dice un portavoce della Formazione, Rosario Passari - Ci viene promessa la luna, ma alla fine non c'è mai neppure il pane da mettere sotto i denti. Vogliamo atti concreti, si parla di circa 8000 famiglie nei guai".
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La nostra diretta
Ha preso il via a Palermo la manifestazione dei lavoratori forestali e della formazione professionale. Circa mille lavoratori stanno dando vita a un sit-in di protesta contro il governo regionale in piazza Indipendenza, davanti alla sede della presidenza della Regione. "Manca la copertura finanziaria e non ci garantiscono le giornate lavorative - dice Biagio Passanante, uno dei lavoratori forestali in piazza -. A noi dimezzano i turni e poi prendono i canadair da Roma. non ci stiamo".
Insieme con gli operatori della formazione professionale e i forestali ci sono anche i dipendenti dell'Esa: la protesta culminerà sabato 18 ottobre con la manifestazione regionale Cisl sui temi del lavoro, sempre davanti a Palazzo d’Orleans. Al momento nessuna delegazione dei sindacati è stata ricevuta dal governo. Due i presidi permanenti montati in piazza: dei forestali e dei formatori. Il primo è stato promosso dalla Cisl Scuola e hanno aderito Snals Confsal e Cobas; l’altro organizzato da Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil siciliane. “Gli oltre 8 mila operatori della formazione professionale sono alla fame”, afferma Giovanni Migliore, responsabile Formazione per la Cisl Scuola. “Al governo della Regione chiediamo atti concreti che diano soluzione alla vertenza, su pagamenti e ricollocazioni”.
Il sindacato chiede dunque "soluzioni immediate sulla ripresa delle attività e dei servizi con la relativa ricollocazione dei lavoratori; lo sblocco reale dei pagamenti delle spettanze arretrate e correnti; le risorse e gli strumenti di garanzia del reddito e del lavoro per i lavoratori in attesa ricollocazione per tutti i lavoratori licenziati e sospesi che continuano a rimanere in attesa di risposte per il loro reimpiego".
Quanto alla protesta dei forestali, ricorda Fabrizio Colonna, segretario della Fai Cisl Sicilia, che è scattata "dopo che ci è stato comunicato, nonostante le reiterate rassicurazioni, che mancano all'appello i 25 milioni necessari a dare garanzie occupazionali minime. Non permetteremo che i lavoratori perdano anche un solo giorno".
© RIPRODUZIONE RISERVATA
07 Ottobre 2014
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