CORPO FORESTALE: SCIPIO (UGL), ENNESIMO ASSALTO MEDIATICO NEL CONFRONTI DEL CFS DA PARTE DI GILETTI
(AGENPARL) – Roma, 27 ott – Ieri
abbiamo assistito all’ennesimo assalto mediatico nei confronti del
Corpo Forestale dello Stato: la confusione creata ad arte tra Corpo
Forestale dello Stato, Corpo Regionale della Sicilia ed Operai
forestali della Sicilia nel corso della rubrica condotta da Giletti su
RAI1, che più che un’arena assomigliava ad un pollaio, era stata
preceduta dall’intervista su SKY al Ministro della pubblica
amministrazione On. Marianna Madia, chiamata ancora una volta a
pronunciarsi sulla riorganizzazione delle forze di polizia. È evidente
che le nostre argomentazioni hanno costretto il Governo a cambiare
strategia; adesso la priorità non è più “risparmiare” ma razionalizzare
le competenze per offrire un servizio migliore ai cittadini! Quel che
non è chiaro alla Madia – e leggendo alcune dichiarazioni, anche a
qualche sindacalista nostrano – è che l’unico modo per rendere un
servizio migliore al Paese sulla tutela ambientale, è potenziare il
Corpo Forestale dello Stato attraverso l’accorpamento delle polizie
provinciali e dei Corpi Forestali delle Regioni autonome e lasciandolo
dov’è, presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e
forestali. Il Ministero dell’Interno e la Polizia di Stato in
particolare, non hanno né la cultura né una coscienza ambientale atte a
poter garantire piena autonomia nello svolgimento delle nostre
tradizionali attività a tutela della natura, mentre avrebbero un forte
interesse a mitigare la disastrosa situazione dei propri organici,
dovuta al blocco del turn-over, proprio attraverso il passaggio del
personale del CFS. Ma una cosa giusta il Ministro Madia l’ha detta: sarà
il Parlamento a indicare la strada! E di emendamenti a quell’articolo 7
della proposta di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche che
vanno nella direzione auspicata dall’U.G.L., fortunatamente, ve ne sono
moltissimi!! Alcuni ci accusano di fare terrorismo psicologico nei
confronti dei colleghi… perché invece di sparare fesserie sui
notiziari, non chiedono in giro? Perché non si fanno raccontare da chi
vive certe realtà, cosa succede nei Centri di Accoglienza per
Immigrati, dove sempre più spesso vengono chiamati in supporto dei
poliziotti anche artificieri, cinofili o altro personale specializzato?
“Sparare” slides sul minor numero di operatori di polizia di altri
paesi europei dimenticando strumentalmente di citare realtà italiane
come mafia, ‘ndrangheta, camorra e sacra corona è il modo peggiore per
dare una corretta informazione. Non bisogna mentire ai Cittadini ed ai
Forestali: l’unico modo per salvaguardare la professionalità e
l’esperienza acquisita nel tempo è restare dove siamo! In maniera
senz’altro differente, passando attraverso una riorganizzazione
complessiva e profonda delle strutture e dei compiti, ma non certo
transitando nella Polizia di Stato! Abbiamo il dovere di fare quello che
l’Italia ci chiede, non quello che ci piace o che vorremmo fare,
questo è vero. Ma è altrettanto vero che il progetto che stanno
portando avanti il Premier Renzi ed il Ministro Madia, di ridurre da 5 a
4 le forze di polizia, oltre a non essere frutto di un mandato
specifico dei cittadini, visto che non stati eletti, non soddisfa
neppure criteri di risparmio e di razionalizzazione delle competenze. E
non è neppure vero che siamo l’unico Paese Europeo ad avere 5 polizie,
perché la Germania ne ha addirittura una – statale – per ciascun
Länder, mentre in altre realtà la custodia dei detenuti è affidata alla
vigilanza privata. È vero invece che siamo lo Stato con più deputati,
dopo l’Inghilterra, e che spende di più per pagarli, sia che si tratti
di quelli italiani che di quelli del Parlamento Europeo!
Dall’accorpamento del C.F.S. alla Polizia di Stato si risparmierebbero
circa 20 milioni di Euro all’anno, l’equivalente di un solo mese di
stipendi e benefit dei nostri politici nazionali ed europei! In tutto
questo bailamme di contro informazione e proposte irrazionali, c’è chi
ci sguazza alla grande. E la domanda sorge spontanea: perché ancora
oggi, con il testo della legge di stabilità che sancisce
inequivocabilmente la rimozione del blocco stipendiale, costoro ancora
sollevano molti dubbi sulla questione ed invece apprezzano le parole
della Madia a scatola chiusa, pur non avendo nessuna garanzia sulle
modalità e sui compiti che andremmo a svolgere a seguito dell’eventuale
quanto deleterio passaggio nella Polizia di Stato? Come fa l’On.
Rosato ad utilizzare (pretestuosamente) per il raggiungimento del suo
obbiettivo di “toglierci di mezzo”, informazioni molto dettagliate di
situazioni magari al limite, che però non sono una costante o la
normalità, ma solo situazioni contingenti derivanti anche dai buchi
d’organico creati proprio dalle scelte politiche infelici? Chi è
l’infame “gola profonda” che prende pubblicamente per i fondelli tutti i
forestali e poi passa sottobanco le notizie, strumentalizzate ad arte,
a chi vuole solo la nostra soppressione?
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