«Riqualifichiamo i dipendenti regionali»
Servono più strumenti e risorse, economiche e umane, per garantire i servizi offerti dai dipendenti regionali, una categoria che negli ultimi anni è stata misconosciuta e vessata. E a testimoniarlo sono anche le recenti emergenze nei Centri per l'impiego e nei boschi siciliani.
La richiesta parte dalla Cisl Funzione pubblica catanese che ha riunito ieri oltre un centinaio di dipendenti regionali in una affollata assemblea dei quadri direttivi regionali in sala Bonaventura.
Erano presenti all'appuntamento Armando Coco, segretario generale Cisl Fp Catania, Marcello Foti, responsabile provinciale Cisl Fp del comparto, Paolo Montera segretario regionale Cisl Fp Sas dipendenti regionali.
Sono circa 1800 i lavoratori regionali della provincia di Catania: aspettano dal 2006 il rinnovo del contratto, ma anche strumenti e risorse per fornire migliori servizi all'utenza cittadina. L'assemblea, voluta dalla Cisl Fp provinciale, è stata organizzata per affrontare i problemi delle varie categorie: personale dei Beni Culturali, precari della Protezione Civile, Corpo forestale, Ispettorato del Lavoro, Agrario, Catalogatori, Eas, Genio Civile, Ufficio regionale per l'espletamento di gare per l'appalto di lavori pubblici (Urega), Motorizzazione, Ersu, Parco dell'Etna, ex Asi, Camera di Commercio.
«Il comparto regionale - dicono Coco, Foti e Mantera - fornisce servizi importanti e delicati alla collettività, come nei Centri per l'impiego, nel Corpo forestale, nella Protezione civile, ma non solo. I recenti problemi sorti, ad esempio col Piano Giovani e il relativo flop e nei Centri per l'impiego o nei boschi siciliani, dimostrano che è necessario avere strumenti, risorse e personale adeguato per fare fronte alle emergenze e alle esigenze crescenti dei cittadini e a quelle di sicurezza dei lavoratori».
«Vogliamo far partire da Catania - aggiungono i tre sindacalisti - un appello per il rilancio dei dipendenti regionali, comparto e dirigenza. Occorre una maggiore riqualificazione della dirigenza e la riclassificazione del personale del comparto per le progressioni di carriera all'interno dei propri dipartimenti per poter rispondere alla aumentata e qualificata richiesta di servizi da parte della cittadinanza.
«La Cisl Funzione pubblica è impegnata - concludono Coco, Foti e Mantera - perché entrambi le componenti, tanto i lavoratori quanto l'utenza, ricevano la dovuta attenzione da parte del Governo regionale».
27 Settembre 2014
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