Randello. Il 7 giugno il primo sopralluogo
Il sequestro di ieri mattina non è che l'ultimo di una lunga serie di episodi che hanno riguardato il complesso affair Randello e che hanno contrassegnato l'intera stagione estiva. Era infatti il 7 giugno quando, per la prima volta, i carabinieri hanno effettuato il primo sopralluogo nell'area protetta, a seguito di alcune segnalazioni da parte dei cittadini che nel frattempo cominciava a prendere coscienza di quanto stava accadendo in una delle zone più belle e suggestive dell'intera provincia di Ragusa e dello stesso comitato Randello Libera che aveva già indetto alcune riunioni. Il 10 giugno lo stesso comitato ha presentato un esposto al Comune di Ragusa, supportato da più di 500 firme, nel quale si segnalava, formalmente, la costruzione delle opere. Nella stessa giornata la giunta di palazzo dell'Aquila decideva di non rilasciare alcuna autorizzazione per interventi edilizi nella fascia demaniale del territorio ibleo, fino alla definitiva approvazione del Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo. Nel frattempo i carabinieri hanno iniziato a vagliare l'intera documentazione, specie per quanto riguarda i rapporti tra il resort e la forestale, accertando anche in 400 euro la cifra da corrispondere per una stagione. Tra riunioni del comitato e richieste di accesso agli atti da parte degli stessi cittadini si arriva al 17 agosto quando in cinquecento si sono dati appuntamento sulla spiaggia di Randello. Un raduno popolare a difesa dell'integrità dello spiaggione e del suo territorio dalle brame private. Un segno visibile di protesta per tutti. Associazioni, volontari, attivisti di Fare Verde e altre compagini ambientaliste. E ancora, cittadini e semplici amatori della spiaggia di Punta Braccetto. Ma anche bagnanti che si sono fatti coinvolgere sul momento, travolti dall'entusiasmo degli attivisti. Si arriva al 23 agosto quando il Comitato Randello Libera presenta il "Dependance Resort Randello, capolinea della legalità". Una copertina, quattro capitoli. Il 2 settembre il comitato pro Randello chiama in causa la deputazione regionale, mentre gli ultimi provvedimenti sono relativi alla cronaca di ieri.
M. F.
07 Settembre 2014
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