«Al lavoro entro una settimana»
Il direttore della Forestale sui distretti di Caltagirone e Vizzini-Militello
Torneranno al lavoro entro questa settimana gli operai forestali 151isti e 101isti addetti alle manutenzioni, vale a dire adibiti alla realizzazione dei viali parafuoco e alle altre attività di prevenzione dei roghi.
A confermarlo è il direttore dell'Azienda forestale di Catania, Ettore Foti. «Sì - dice il dott. Foti - per loro, che erano sospesi, il ritorno nei cantieri è solo questione di qualche giorno».
I 151isti hanno sin qui effettuato 61 giornate di lavoro, mentre i 101unisti ne hanno totalizzate una ventina. Ad attendere ancora notizie certe sono i cosiddetti 78isti, che costituiscono la maggiore fetta di lavoratori e hanno al loro attivo appena sei giornate, dopo le quali sono stati licenziati, tornando a casa con grande, comprensibile delusione. Quanto a loro, il direttore provinciale dell'Azienda forestale etnea non si sbilancia, ma - come asserisce lo stesso dott. Foti - previo reperimento delle risorse attraverso la manovra finanziaria regionale, le procedure per il loro riavvio nei cantieri del Calatino saranno attivate entro la prossima settimana.
Si tratta, nel complesso dei due distretti (quello che fa capo a Caltagirone e quello che comprende Vizzini e Militello), di ben 717 operai, il che la dice lunga sulle attese che, in questo comprensorio, accompagnano l'espletamento delle procedure e, ancora prima, la fase relativa al reperimento delle somme per gli avviamenti.
A esprimere preoccupazione sono i sindacati di categoria. Che chiedono alla Regione - come fa il segretario della Flai - Cgil del Calatino, Nuccio Valenti - di «rendere possibili, con il ritorno nei cantieri di tutti i forestali, i lavori di manutenzione per ridurre il rischio - incendi».
«Questi ritardi - sostiene Angela Tasca, responsabile Fai - Cisl - sono sempre più intollerabili». «I boschi vanno in fumo, il nostro territorio subisce nuovi scempi - affermano i segretari generali di Uil e Uila Catania, Fortunato Parisi e Nino Marino -, a causa dei ritardi della Regione nel consentire la realizzazione delle opere di prevenzione. Sarebbe stato necessario costruire i sentieri tagliafuoco a partire da marzo o aprile».
Mariano Messineo
19 Agosto 2014
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