Forestali, pasticci burocratici ritardano la regolare attività
Caltagirone. Pasticci burocratici e contestuali ritardi legati agli avviamenti dei lavoratori forestali, si sono registrati sinora sul piano organizzativo in piena stagione antincendio, rischiando di compromettere lo stato di salute del patrimonio boschivo siciliano e di favorire la piaga degli incendi. La segreteria regionale di Legambiente, alla luce di una recente ordinanza, emanata dal Cga di Palermo (406 del 25 luglio scorso), teme che si possa inceppare la macchina organizzativa delle squadre antincendio: questa, nella sintesi, la posizione espressa da Angelo Dimarca, responsabile regionale del Dipartimento conservazione natura che, in un documento, ha ravvisato alcune contraddizioni: «E' davvero singolare che alcune Asp abbiano appaltato all'esterno il servizio e, di contro, non abbiamo compreso il perché non avrebbero potuto continuare a farlo i Dipartimenti della Forestale». Da qui, dunque, emergerebbe una delle prime chiavi di lettura del cosiddetto pasticcio burocratico in cui si sarebbe andata a cacciare la Regione che, agendo nella logica della spending review, avrebbe complicato ulteriormente la situazione allungando i tempi degli avviamenti. Tutto avrebbe insomma a che fare con l'espletamento delle visite mediche d'idoneità dei lavoratori, che venivano prima effettuate più celermente, poiché coordinate, come nel caso di Catania, dagli uffici delle Aziende forestali. Con l'affidamento del servizio avvenuto ad alcune Asp si sarebbe determinato un meccanismo di ritardi e di contestuali dispendi di energie finanziarie, in quanto, gli operai avviati al lavoro, beneficiando sia dell'indennità chilometrica, sia del riconoscimento della giornata lavorativa, hanno compiuto spostamenti non indifferenti, con l'ulteriore aggravante di tornare due o più volte nelle Asp, per effettuare i test medici d'idoneità. «Non entriamo nel merito dell'ordinanza del Cga - afferma il dirigente dell'Azienda forestale di Catania, Ettore Foti - Auspichiamo che, d'ora in poi siano garantite le risorse finanziarie per garantire le giornate lavorative agli operai».
GIANFRANCO POLIZZI
05 Agosto 2014
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