«Realizzato solo un viale parafuoco lungo tre km, gli altri possono attendere»
Un gruppo di lavoratori stagionali che rischiano di perdere il posto
Foto lasicilia.it
La delusione è dipinta nei loro volti. Sono i forestali, "centunisti" e soprattutto "settantottisti" addetti alle manutenzioni (realizzano i viali parafuoco), licenziati per mancanza di fondi dopo avere effettuato appena sei giornate di lavoro. Inequivocabile il loro atto d'accusa. Sul banco degli imputati, manco a dirlo, la Regione siciliana, ritenuta rea di non avere ancora previsto le risorse necessarie per garantire il monte - giornate riconosciuto loro per legge e di navigare a vista.
«Si va di male in peggio - afferma
Rossana Castronuovo - L'anno scorso pensavamo di avere toccato il fondo e, invece, quest'anno è veramente terribile. Siamo davvero molto amareggiati e stufi di questo stato di cose assolutamente penalizzante per tutti noi».
«In passato - ricorda
Nicola Cusumano - noi settantottisti abbiamo lavorato persino per 100 giornate. Invece adesso va tutto a rotoli. Eppure le giornate di lavoro alla Forestale sono, per noi, un importante mezzo per tirare avanti».
Michele Crescimone si dice «profondamente deluso da questo andazzo" e si augura "un'inversione di rotta per mettere fine alle tante disillusioni».
Per Franca Annaloro «quest'anno va veramente male. Sinora abbiamo lavorato solo per sei giorni e adesso c'è stato un brusco e inatteso stop. Che senso ha farci lavorare a fine anno? È adesso che serviamo, e molto, per prevenire gli incendi ed è adesso, quindi, che devono mandarci nei cantieri».
Teresa D'Antonio parla di "situazione insostenibile" e ipotizza disparità di trattamento «fra noi che, nel cantiere di Santo Pietro, siamo stati chiamati per sole sei giornate e ora rimandati a casa, e i nostri colleghi che, alla Montagna Ganzaria, stanno totalizzando un maggior numero di giornate».
«Non vorremmo, a questo proposito - afferma Francesco Saraniti - che ci fossero figli e figliastri. Nei sei giorni di lavoro abbiano realizzato un viale parafuoco di quasi tre chilometri nel bosco di Santo Pietro, ma adesso il licenziamento ci costringe allo stop. E i tanti altri viali parafuoco, indispensabili per fronteggiare le fiamme - conclude Saraniti -, possono purtroppo attendere". Secondo Carmela Di Fini "quanto sta accadendo è assurdo e vergognoso. Anziché fare altre, legittime conquiste dopo una lunga militanza nella Forestale, siamo obbligati a pericolosi passi indietro. Eppure per noi questa occupazione, sia pure per 78 giornate, è un'importante fonte di sostentamento".
Mariano Messineo
31 Luglio 2014
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